Le segnalazioni di Lsdi
 (13 maggio)
– Il giornalista? È sempre più un manager di contenuti
Da unica, o principale fonte di informazioni, i media si stanno trasformando sempre più in custodi e curatori di flussi di contenuti e notizie. È uno dei cambiamenti più evidenti degli ultimi anni; particolarmente accentuato da quando, con l’esplosione dei social media, una parte consistente dell’opinione pubblica si forma e si esprime in Rete.
– Content curation e giornalismo: perché agli editori conviene avere cura del proprio archivio
Per un giornalista o un editore curare l’archivio,  far vivere a lungo i propri contenuti di qualità , ben oltre qualche giorno o al massimo una settimana, non vuol dire soltanto dare maggior valore (anche economicamente) a quei contenuti, significa che si sta cercando di costruire con il lettore un rapporto più solido e duraturo. Ed è proprio quel rapporto (e la sua qualità ) il vero valore sul quale gli editori oggi devono saper puntare.
– One Man Sciò
Quando all’inizio dell’anno Andrew Sullivan aveva annunciato  la sua iniziativa editoriale indipendente il mondo intero aveva guardato con attenzione ed interesse al “freemium-based meter†interpellandosi sulle effettive possibilità del modello proposto. A tre mesi dal lancio abbiamo la risposta. Nonostante i cambiamenti apportati sia sulla quantità di articoli che è possibile leggere che per quanto riguarda le opzioni di pagamento. E’ lo stesso Sullivan a dichiarare che è altamente improbabile che venga raggiunto l’obiettivo di 900mila dollari:
– Hi-tech: crescita esplosiva per i tablet sul mercato italiano. Quasi scomparsi i Netbook
La tendenza registrata da Sirmi non è tanto di una riduzione degli acquisti delle famiglie in ambito tecnologico, anche se la crisi ha abbassato la capacità di spesa, quanto di uno ‘spostamento’ verso prodotti più innovativi come i tablet.
– Testate tricolore e social media: ancora poca interazione
Ben 11,5 milioni di interazioni su Facebook e Twitter indagate da Blogmeter allo scopo di comprendere il modo in cui i principali quotidiani italiani gestiscono i social media. Poco sfruttate le foto e gli altri mezzi ad alta capacità virale
– Twitter, Mentana, la sindrome dell’abitacolo e la lesa maestÃ
I social network sono un ecosistema sociale digitale che riflette la nostra società . E la violenza, seppure verbale, che talvolta si genera nelle interazioni sul web è un problema culturale che va però messo in conto se si possiede un account su Facebook o, come nel recente caso Mentana, su Twitter, specie se si è un volto noto. L’analisi di Daniele Chieffi.
– Le nuove tecnologie e le nuove patologie
Sarebbe interessante un approccio nuovo e maggiormente dinamico, ma appare difficile sino a quando una nuova generazione di psicologi, sociologi e tecnici della comunicazione non riuscirà a “rompere†i vecchi schemi dei protocolli di analisi: non perché siano sbagliati, ma semplicemente perché non si prestano ad una analisi delle nuove patologie, che lungi dall’essere universali (valide ovunque) risentono di una molteplicità ed enorme frammentarietà di fattori non solo locali, ma anche quasi individuali (via Giorgio Fontana)
– Siddi: per lo sviluppo dell’informazione servono 30 milioni
Il futuro dell’informazione è sempre più legato alle scelte politiche dei governi e dell’Unione europea. «In Italia, il settore ha bisogno di almeno 30 milioni all’anno di risorse pubbliche per sostenere lo sviluppo, l’innovazione e il nuovo welfare», dice Franco Siddi, segretario generale della Federazione nazionale della stampa (Fnsi). «Senza questo intervento – aggiunge – rendiamoci conto che molte realtà potranno diventare asfittiche, in un sistema già ora parzialmente ferito a morte».
– Watergate Game
Ricorre in questi giorni l’anniversario del Premio Pulitzer che il «The Washington Post» ha ricevuto 40 anni fa per la sua copertura dello scandalo Watergate. Per l’occasione è stato creato Watergate: The Video Game, videogioco a 8 bit dal sapore un po’ retrò, in cui siete a caccia di esporre la corruzione di Richard Nixon. Impersonificate Bob Woodward, intraprendente giovane reporter che svolge un lavoro di investigazione attraverso interviste, acquisizione di documenti e reportistica incisiva.
– Data journalism e inchieste .Se un’infografica può far dimettere un presidente
Alberto Cairo: In Costa Rica il principale quotidiano La Nacion ha un ottimo team di data journalism, uno dei migliori al mondo. Questa squadra con il suo lavoro ha creato parecchi problemi al presidente e ai ministri. Analizzando i dati i giornalisti hanno scoperto che i ministri nelle dichiarazioni dei redditi mentivano sul vero valore delle case che possedevano. Da qui sono partiti, hanno elaborato grafici e tabelle. Risultato, due ministri si sono dovuti dimettere’’.
– Editoria, raccolta pubblicità su stampa -25,5% nel primo trimestre
(Reuters) – La raccolta pubblicitaria della carta stampata si è ridotta nei primi tre mesi dell’anno del 25,5% rispetto al primo trimestre 2012. E’ quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Fcp (Federazione concessionarie pubblicità ) pubblicati da Primaonline.
– Facebook Home è un disastro
A quanto pare, sostiene Andrew Leonard su Salon, nessuno vuole comprare il telefono di Facebook. E anche l’applicazione sviluppata a Menlo Park, che trasforma l’ home page del telefono in un feed con gli aggiornamenti Facebook, non sta riscuotendo grande successo
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(6 maggio)
– Facebook: un tuo “like” sul social network vale in media 133 euro
A un “mi piace” su una pagina fan di Facebook corrisponde un ritorno economico in media di 174 dollari (133 euro) per un’azienda che ha investito su questa piattaforma. A stabilirlo è una ricerca elaborata dalla società di social media marketing Syncapse e da quella di web search Hotspex che sono arrivate a stilare una classifica del preciso valore che i brand attribuiscono a ogni proprio fan.
– Facebook supera 1,1 miliardi di utenti, 189M solo mobile
La presentazione dei dati sull’andamento di Facebook, a margine della presentazione dei dati finanziari del primo trimestre 2013. Crescono gli utenti, crescono gli utenti mobile, crescono i ricavi, crescono i ricavi mobile. Si restringono leggermente i margini, ma anno su anno i risultati non sono niente male. Tutte le slide.
– 12 Buone Pratiche su Facebook per le Media Companies
Pier Luca Santoro – Possono tornare utili le 12 best practice per le aziende dei media che il Facebook Journalism Program Manager Vadim Lavrusik e Scott Hershkowitz, che si occupa di sviluppo di partner strategico nello sport e dei media per il social network, hanno appena pubblicato.
– Facebook, Twitter e i giornali italiani
Da non perdere la ricerca Blogmeter pubblicata da Vincenzo Cosenza e presentata a margine del Festival del giornalismo 2013 sul rapporto che i giornali italiani hanno con Facebook e Twitter.
– Il ritorno del primo sito Web
Per festeggiare i vent’anni del WWW, il laboratorio svizzero del CERN recupera dai server W3C la prima URL attivata da Tim Berners-Lee. Un ritorno alle origini.
– Brutti Tempi per l’ Informazione Online
Gli internauti del Regno Unito, fatto cento il tempo trascorso online, dedicherebbero alla lettura delle notizie solamente tre minuti per ogni ora dedicata alla Rete, pari al 5% del tempo complessivo.
– Condividere le fotografie su Wikimedia
La Wikimedia Foundation ha varato un’applicazione software destinata a smartphone e tablet: permette di scattare fotografie e archiviarle nella biblioteca di Wikimedia Commons. Le app per iOs e Android hanno concluso da poco il periodo di test pubblico (beta). Saranno uno strumento per ampliare gli scaffali digitali della conoscenza comune con immagini accessibili ad altri.
– [S]Fiducia e Lavoro nei Media in Europa
Fra Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Spagna, Finlandia, Francia, Croazia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito, tra il 2008 ed il 2012 a causa della crisi siano stati più di 12mila i giornalisti che hanno perso il posto di lavoro.
– Cinque anni di YouReporter: il torrente del citizen journalism è ora un fiume
Angelo Cimarosti- YouReporter.it ha compiuto 5 anni, ma non è tempo di bilanci. Certo, si può dare qualche numero: ci sono oltre 400mila contenuti presenti (121mila video, il resto foto) inviati da 65.000 iscritti. Circa 2.500 di questi contenuti sono stati utilizzati dai media per realizzare i loro servizi: network come Cnn, Abc, FoxNews, Al Jazeera, Bbc, tutti i tg italiani, tutte le testate sul web, agenzie come Reuters e Associated Press, il vitale tessuto connettivo dei siti locali. Per non parlare dei blog e del flusso dei social network. E la cifra è per difetto
– Informazione, attenzione ai monopoli
Guido Scorza – Per la gestione dell’attività di intermediazione dei propri diritti la Fieg ha creato un’apposita società di servizi – la Promopress 2000 s.r.l. – alla quale ha affidato un repertorio nel quale, ad oggi, compaiono 330 testate. Promopress, secondo quanto si legge sul sito internet, ha già concluso alcuni contratti di licenza con le agenzie che producono rassegne stampa e pare ora intenzionata a fare altrettanto con ogni altra categoria di utilizzatori.
– Informazione: IPI, tragico bilancio reporter uccisi, ma new media sono speranza
Un totale di 70 giornalisti sono stati uccisi nel 2012, secondo il Comitato per la protezione dei giornalisti, tra i quali 28 in Siria, 12 in Somalia, sette in Pakistan, quattro in Brasile. Ben oltre il 90% degli omicidi di reporter documentati dall’Ipi dai primi anni Novanta e’ rimasto senza giustizia e molto spesso i responsabili non sono neanche finiti sotto processo.
– Giornalisti prezzolati: la cultura ne soffre
Giornalisti? “Molti giornalisti si occupano di cultura privilegiando innanzitutto i rapporti di amicizia, le case editrici e i giri di potere legati a gruppi di pressione. Credo che il mondo del giornalismo culturale sia profondamente viziato. Il giornalista non dovrebbe utilizzare il ruolo che ha all’interno delle redazioni per ottenere e distribuire favoriâ€. Non è Grillo che parla, ma Piero Dorfles, per anni alla conduzione dei servizi culturali del Giornale Radio Rai al Festival del giornalismo culturale a Urbino.
– Pepsi costretta a ritirare “la pubblicità più razzista di tutti i tempi”
Nello spot una donna si trova all’interno di una stazione di polizia per riconoscere un aggressore: tra i sospetti ci sono una capra e poi solo afroamericani
– Pubblicità choc in Svezia: le vacanze in Italia fanno piangere i bambini
Il parco divertimenti di Liseberg, in Svezia, questa volta, sembra aver esagerato. Sono infatti usciti, in questi giorni, secondo quanto riportato da Il Giornale, una serie di manifesti che hanno come soggetto i volti di bambini in lacrime: il messaggio è “Qualche bambino quest’estate sarà costretto a passare le vacanze in Italia”. L’obiettivo della campagna è, chiaramente, quello di promuovere il parco come meta di divertimento migliore rispetto a quello che può offrire una vacanza in Italia.
– La pubblicità sugli smartphone spinge i ricavi di Facebook
La pubblicità sugli smartphone restituisce qualche certezza a Facebook, che ha diffuso conti trimestrali con ricavi in crescita anche se non è ancora stata in grado di trasferire questi miglioramenti sulle ultime righe del bilancio. Il risultato del social network è stato superiore alle attese, mentre le stime sugli utili per azione non sono state centrate per un solo centesimo di dollaro.
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(29 aprile)
– 15 anni di giornalismo digitale in Italia. Quali prospettive?
Marco Pratellesi racconta la sua esperienza a partire da quando a Firenze (1997) fondò con Marco Bardazzi ‘’ Reality Magazine, una palestra per il giornalismo web’’. Venti anni di continua evoluzione nel campo dei media abbiamo vissuto in un laboratorio permanente: qualcosa abbiamo sperimentato e molto abbiamo sbagliato. Ma abbiamo anche imparato tanto.
– Il futuro della tv secondo Netflix
Luca Conti riporta su Pandemia una lettera agli azionisti della società con il suo punto di vista sul futuro dell’azienda e di riflesso della tv nel medio lungo termine. Un documento di 11 pagine tutto da leggere, per capire in quale scenario la televisione sta evolvendo negli USA, ma presto anche in Italia.
– La Gamification dell’ informazione funziona
Pier Luca Santoro – La scorsa settimana si è tenuto Editor’s Lab  hackathon organizzato dal «The New York Times». Un’ area è stata dedicata alla gamification dell’ informazione ed ai newsgames ed al termine della due giorni sono stati sviluppati 12 diversi progetti tra i quali è stato selezionato quello prodotto dal «Chicago Tribune»: “Game Centerâ€.
– Come trovare video virali per i siti di news
Chi trova e verifica i video per i siti d’informazione? Negli Stati Uniti sono nate società che forniscono ogni giorno immagini selezionate, dunque interessanti per i giornali e dall’autenticità certificata. Potenzialmente virali.
– Il crowdfunding in Europa: la folla al servizio della creativitÃ
In tempi di crisi, la cultura e i media sembrano destinati alla rovina. Tuttavia, grazie a diverse piattaforme destinate a iniziative di crowdfunding, arriva una nuova svolta per la creatività . Un corso intensivo sul finanziamento partecipativo in Europa.
– Attacco hacker a M5s: per il Garante privacy Antonello Soro ‘fatto gravissimo’. Ai giornalisti, ‘Attenti a ripubblicare i contenuti’
Il Garante per la privacy, Antonello Soro: ‘’costituisce una lesione della privacy il comportamento degli hacker che avrebbero copiato i contenuti delle email, ma potrebbero verificarsi delle violazioni anche da parte dei mezzi di informazione che si prestassero a ripubblicare i contenuti eventualmente resi noti dagli stessi hacker”.
– Facebook: amicizie e relazioni coi Big Data
Si possono usare motori computazionali anche sui soli dati di Facebook. Ne esce un censimento quasi identico a quello reale di una popolazione.
– Antitrust Ue, consultazione sui rimedi di Google: etichette per i link sponsorizzati e rinuncia a clausole d’esclusivitÃ
La Commissione Ue ha invitato le parti interessate a presentare le loro osservazioni sugli impegni proposti da Google per sciogliere i dubbi di sospetto abuso di posizione…
– La pubblicità online continua a crescere, soprattutto se mobile (e video), ma all’ editoria arrivano le briciole.
Tagliaerbe- Con l’Internet Advertising Revenue Report appena pubblicato, IAB torna a raccontarci anche quest’anno la bella favoletta della pubblicità online che cresce senza sosta. Ma intanto non vedo piovere tutti questi soldi sull’editoria online. In poche parole, non mi sembra che per chi produce e pubblica contenuti su Internet le cose stiano andando così a gonfie vele.
– Pubblicità choc, la donna non era «morta»: solo sbronza
Lo spot sullo strofinaccio che indignò l’ Italia –  Trovata dell’azienda: i nuovi manifesti ritoccati per mettere a tacere le polemiche di «femminicidio»
– Giornalisti e social media
Lella Mazzoli, Professore Ordinario di Sociologia della Comunicazione e direttore del Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università di Urbino, e Pier Luca Santoro, al termine del panel al Festival Internazionale del Giornalismo sulle strategie di presenza nelle reti sociali da parte dell’informazione italiana di mercoledì, intervistati dai ragazzi della Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia.
– Wikileaks batte visa 1 a zero
O la filiale islandese della Visa torna subito ad accettare le donazioni in favore di Wikileaks oppure paga una penale di 5000 euro al giorno. Sentenza inappellabile della Corte Suprema di Reykjavik e prima vittoria giudiziaria per Julian Assange.
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(22 aprile)
– La strategia globale del Guardian
Antonio Rossano – Alan Rusbridger sostiene che l’ â€Open  Journalism†del Guardian è basato essenzialmente sulla relazione con le persone, la loro possibilità di partecipare e condividere i contenuti e questo, principalmente, è il motivo per cui non è possibile mettere il Guardian dietro un “muro†a pagamento. Anche se in finale di frase ha lasciato una piccola finestra aperta, affermando: “ma siamo attenti a come si sviluppa il discorsoâ€.
– Chi ha paura di Twitter?Â
Giuseppe Granieri – Strumenti come Twitter aiutano a rendere esplicito -e quindi pubblico, con un impatto sulle scelte- ciò che accade nella realtà e che non sarebbe pubblico in una società a informazione più rarefatta, come ad esempio quella analogica cui eravamo abituati.
Anche perché gli stessi mass-media (dai giornali ai telegiornali) svolgono un ruolo di amplificazione.
– Twitter avrà un suo editor dati globale
I social media editor avranno dal mese di maggio un collega che sarà , virtualmente, sopra tutti loro. Simon Rogers, già giornalista esperto di editing online al quotidiano britannico Guardian, ha annunciato di aver accettato la proposta di Twitter per un incarico che non ha precedenti: data editor. Toccherà a lui dare un tocco umano alla gestione di migliaia di tweet al secondo, intuendo i flussi e le storie più interessanti.
– Anche Twitter avrà il suo servizio di musica
Probabilmente il servizio comincerà a fornire suggerimenti dei nuovi brani e dei nuovi artisti, basati su vari fattori, come le scelte musicali degli utenti che si segue e, più in generale del gruppo di utenti a cui si appartiene – secondo una specie di “grafo socialeâ€). La fruizione delle tracce audio suggerite e dei video sarà poi affidata a servizi esterni come SoundCloud, Vevo e iTunes. Ma è ancora tutto da confermare.
– Assange parla a Google: pubblicato su Wikileaks il testo di cinque ore di intervista
Wikileaks ha pubblicato l’intero scambio di battute fra Julian Assange e l’allora CEO di Google Eric Schmidt, avvenuto nel 2011 quando il giornalista si trovava agli arresti domiciliari in Inghilterra. Sono cinque ore di intervista richiesta da Schmidt per un libro che, a quanto si apprende, uscirà la prossima settimana.
– Formicablu ospita a Bologna Aron Pilhofer del NY Times
Aron Pilhofer, direttore dell’interactive news service del New York Times, sarà ospite di formicablu e Radio Città del Capo, lunedì 22 aprile alle 18.30.
Il giornalismo contemporaneo sta cambiando in modo radicale e Aron Pilhofer, che guida l’integrazione tra la redazione tradizionale e i nuovi media all’interno del più conosciuto quotidiano statunitense, potrà aiutarci a capire quale direzione prenderà .  Si potrà seguire l’evento in video streaming sul sito di Radio Città del Capo.
– Italia tra le principali sorgenti di spam
Gli spammer italiani inviano agli utenti europei il 6,4% di email spazzatura. Grazie a questo dato, il nostro paese si posiziona al quarto posto nella classifica elaborata da Kaspersky. Il primo posto è occupato dalla Corea del Sud (36,8%), seguita da Cina (11,2%) e Stati Uniti (10,1%).
– “Fatti smart!” : in un video tutorial le indicazioni del Garante per proteggere la privacy su smartphone e tablet
Il Garante raccomanda agli utenti di adottare semplici ma fondamentali accorgimenti, di tenersi sempre informati e di gestire responsabilmente la conservazione e la condivisione di dati personali, e ricorda che è sempre possibile rivolgersi ai suoi uffici per ottenere informazioni e chiarimenti o per richiedere interventi a tutela della propria riservatezza.
– Consumi: studio, i new media rivoluzionano approccio italiani
Cambia l’approccio degli italiani verso i consumi in virtu’ della pluralita’ di new media, mentre il tempo principe della pubblicita’ non e’ piu’ il prime time. E’ quanto emerge dalla ricerca “Consumatori convergenti: nuove esperienze mediali, nuova segmentazione”, realizzata da ‘Con Me’, il Laboratorio frutto della collaborazione tra la School of Management del Politecnico di Milano e Makno/Abis analisi e strategie.
– Nasce Inpiù, quotidiano di informazione digitale
Con un prodotto editoriale distribuito in abbonamento direttamente sugli apparati mobili e sul sito www.inpiu.net la redazione, diretta da Giancarlo Santalmassi, tenterà di identificare le notizie che quotidianamente hanno maggior rilevanza strategica per il Paese. Il comitato scientifico, presieduto da Innocenzo Cipolletta, si incaricherà invece di inquadrarle nello spazio e nel tempo, fornendo analisi, approfondimenti e commenti puntuali e precisi. Il tutto distribuito in real time
– Ovum analizza vari aspetti della Gamification, oltre la tecnologia
La società di analisi Ovum prende in esame gli aspetti strategici, organizzativi, culturali e psicologici delle applicazioni di gamification. Per aumentare il coivolgimento dei clienti e la produttività degli impiegati.
– Il Piacere Laico del Mattino
Pier Luca Santoro – Si conferma, come diceva Friedrich Hegel parlando di preghiera laica del mattino in riferimento ai giornali, che i quotidiani di carta hanno un picco di lettura nelle prime ore della giornata come mostra il grafico
– Anonymous lancia un sito di citizen journalism
Il sito di citizen journalism Your Anon News prende il nome dall’aggregatore di news che il gruppo alimenta e si propone di raccogliere notizie che «spaccano» i media ordinari e blog per espandere il servizio che attualmente gira su Twitter, Facebook e Tumblr. Sarà anche possibile seguire eventi in livestream
– Source: la piattaforma dati che state cercando
Nelly Gennuso – Se state cercando un punto di riferimento per lavorare con i dati dovete sicuramente visitare Source. Si tratta di una piattaforma, come spiega l’articolodi Rachel McAthy pubblicato su Journalism.co.uk, lanciata lo scorso 16 ottobre da Knight-Mozilla OpenNews.
– La Matrice del Native Advertising
Pier Luca Santoro – Ultimamente si parla molto di native advertising e il dibattito tra gli entusiasti, coloro che ne vedono il lato positivo, le opportunità in termini di comunicazione d’impresa e di ricavi per il comparto editoriale, e chi invece ne teme le ripercussioni sul giornalismo a volte è aspro o quantomeno acceso.
– La pubblicità Usa crede nella rete
Continua la corsa degli investimenti pubblicitari sul web, che negli Stati Uniti, mercato principe a livello mondiale, hanno toccato un nuovo picco nel 2012. L’anno si è concluso con un trimestre da 10,31 miliardi di dollari (+14,9% rispetto allo stesso periodo del 2011).
– Record di investimenti in pubblicità a stampa, merito di Microsoft?
Secondo gli ultimi dati diffusi da Publishers Information Bureau, le aziende tecnologiche hanno aumentato la loro spesa per la pubblicità su riviste del 21,6% dal 1° trimestre 2012
– Pubblicità , investimenti febbraio -17,7%, peggio di gennaio – Nielsen
(Reuters) – A febbraio il mercato pubblicitario In Italia è sceso del 17,7% dopo il -15,3% di gennaio, con un risultato nel bimestre di -16,5%. Questi i dati pubblicati oggi da Nielsen, che sottolinea come gli investimenti siano diminuiti a febbraio su tutti i mezzi ad eccezione della Tv che resta a -16,1%.
–WhatsApp è più popolare di Twitter: 200 milioni di utenti attivi
Con 200 milioni di utenti attivi in tutto il mondo, WhatsApp supera addirittura l’utenza di Twitter e si candida a diventare l’app indipendente più usata su smartphone: come rivelato dal CEO Jan Koum all’evento Dive Into Mobile, attualmente Whatsapp processa ogni giorno circa 20 miliardi di messaggi, 8 miliardi in entrata e 12 in uscita
–La SEO del futuro NON è la SEO
Tagliaerbe – La Search engine optimization (SEO) è arrivata al capolinea e quindi l’ ottimizzazione per i motori di ricerca così come la si è concepita per molti anni ormai non ha più senso. Non solo è diventata parte di un contesto più ampio, ma è proprio il concetto che sta alla fonte che è errato.
– #SGCP: la tre giorni della comunicazione politica
Per la prima volta, dal 28 al 30 maggio, accademici, professionisti e politici si incontrano a Roma per gli Stati Generali della Comunicazione Politica, organizzati da Spinning Politics, in partnership con l’Università LUISS Guido Carli e con il patrocinio di Ferpi. Un evento per capire se la comunicazione politica in Italia può (ri)connettere le istituzioni con i cittadini e quale può esserne il ruolo.
– Ecco la legge per i protagonisti della comunicazione
Nuove prospettive per pubblicitari, copywriter, account e public relation con la legge (la numero 4 del 2013) che delinea il loro riconoscimento giuridico e, di conseguenza, la loro tutela. Il tutto, a vantaggio sia dei diretti interessati che dei cittadini-utenti.
– Va forte la tv non generalista
A marzo 2013 la tv non generalista sfiora il 34% di share nel totale giorno, evidenziando una crescita negli ascolti pari al +11% sull’omologo 2012. Mattina e pomeriggio si confermano le fasce orarie più seguite.
– Quando (anche) le parole uccidono le donne
Con questo articolo Luigi Caputo ha vinto il premio dell’ Ordine delle giornaliste e dei giornalisti. Il 28 aprile sarà premiato a Perugia al Festival del giornalismo.
– Associazione stampa sportiva mondiale, ancora un italiano presidente
Sarà ancora un italiano il presidente dell’Associazione internazionale della stampa sportiva mondiale. A Sochi, durante il 76° congresso dell’Associazione, Gianni Merlo è stato confermato all’unanimità dai 135 delegati in rappresentanza di 108 Paesi. Merlo, storica firma della Gazzetta dello Sport, è stato riconfermato per la terza volta consecutiva.
– Rossi (Fnsi): giornalismo deve cambiare. E urge dare dignità ad addetti stampa
La professione, i diritti, il futuro, la politica, le donne: in una intervista a Cinquew.it, il presidente della Federazione nazionale della stampa, Giovanni Rossi, si esprime sulla situazione attuale del giornalismo italiano. Mette in primo piano le condizioni di precarietà di molti colleghi, si dà obiettivi ben precisi.
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(15 aprile)
– WikiLeaks ha ancora qualcosa da dire?
Il rilascio dei Kissinger cable mostra che l’organizzazione riesce ancora a lavorare, nonostante i diversi problemi giudiziari. Ma è davvero così potente come tre anni fa? Un’ analisi della storia degli ultimi tre anni di WikiLeaks viene proposta da Readwrite. Secondo il sito, considerati i problemi giudiziari di Assange,  il processo di Bradley Manning (la fonte più importante di WikiLeaks, la figura dietro i documenti riguardanti le guerre in Medio Oriente e lo stesso video Collateral Murde), e le difficoltà finanziarie, i cablo Kissinger sono sì la prova di un’ organizzazione ancora in forma, ma forse non così potente come una volta.
– Plus D: il nuovo motore di ricerca di Assange e Wikileaks
“Una volta Orwell disse che colui che controlla il presente controlla il passato e colui che controlla il passato controlla il futuro. Il governo americano non è degno di fiducia rispetto a questi documenti. Abbiamo semplicemente fatto quello che dovrebbe fare il governo”. Così Julian Assange, celebre fondatore di Wikileaks, responsabile di aver pubblicato migliaia di dispacci segreti, spiega il lancio di Plus D, il nuovo motore di ricerca di Wikileaks dove da oggi è possibile navigare alla ricerca di più di 1.7 milioni di dispacci diplomatici, fra cui più di 250mila del Dipartimento di Stato Usa, la maggior parte dei quali riguarda eventi avvenuti fra il 2003 ed il 2010.
– News of the World: dov’era la stampa inglese?
Alan Rusbridger, direttore del Guardian, chiede al goÂverno di incaricare gli editori di costiÂtuire un organo regolatore indipenÂdente concedendo un anno di tempo per verificarne l’efficacia prima di sottomettere i giornali ad un regime che minaccia 300 anni di storia della libertà di stampa
– Talenti contro testate: giornalisti Golia contro i giornali Davide (grazie a internet)
Chi c’è dietro una “gazzetta†o un “herald†o un “tribune� Diamo volto e spazio ai giornalisti, alle firme, meglio, per definire un nuovo modello di business per la stampa non più basato sull’ istituzione, sulla testata, ma sul talento dei singoli.
– Chi comanda nei giornali, tra carta e digitale
Un articolo della Columbia Journalism Review fa chiarezza sulle tante sparate autopromozionali degli editori americani. Tutti a dare risonanza alla straordinaria crescita nel digitale, soprattutto nella raccolta pubblicitaria. Ma quanto pesa davvero il digitale nei bilanci degli editori? E chi conta di più, adesso e nella prospettiva del breve e medio termine?
–Google, presentati impegni formali alla Commissione per chiudere indagine Antitrust
Il Commissario Joaquin Almunia ha fatto sapere che qualunque accordo sarà legalmente vincolante e ha chiarito che non si è ancora deciso se aprire un’inchiesta sulle ultime accuse mosse a Google sulle condotte ‘predatorie’ di Android.
– Un team di 40 esperti per Google Glass
Google sta organizzando una squadra composta da 40 elementi che aiuterà gli sviluppatori e i primi utenti di Glass a sfruttare al meglio il dispositivo.
– Google annuncia il testamento digitale
Una nuova opzione permette agli utenti di esprimere le “ultime volontà †sul futuro del nostro account. Si tratta di Inactive Account Manager.
– Anche Facebook lancia il suo impegno in politica
Mark Zuckerberg ha fondato l’organizzazione Fwd.us per portare avanti una politica bipartisan volta a favorire una crescita economica e a creare nuovi posti di lavoro, partendo da una riforma dell’immigrazione che possa agevolare il reclutamento di nuove energie anche da Paesi stranieri.
– La dieta mediatica e l’importanza dello “slow foodâ€
La “sovralimentazioneâ€, in occidente, non è soltanto un problema nutrizionale ma anche mediatico. I mezzi di comunicazione più recenti non portano ad approfondire ma più che altro ad un “bombardamento di messaggi. Lo sostiene Luca De Biase evidenziando l’importanza dello slow food, anche culturale.
– La triste storia dei blog abbandonati
Il blog, quale strumento di espressione personale, non è affatto morto. I blogger invece sono diventati una ”specie in via d’estinzione”.
– Internet trasforma il mondo Previsioni di 5 protagonisti
Per capire il cambiamento, il Boston Consulting Group ha organizzato a Davos una tavola rotonda intitolata “ Digital Game Changer†con Marc Benioff, fondatore di Salesforce.com, Matt Brittin, vice presidente Google del Centro Europa, la giornalista Arianna Huffington, Steve Mollenkopf, presidente di Qualcomm (azienda specializzata nelle tecnologie wireless di prossima generazione) e Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia.
– Twitter: il grande affare dei falsi account
Il NYT dedica un servizio alla ricerca di due blogger italiani sul business dei fake su Twitter, con tanto di prezzario. Mille profili nuovi di zecca come followeer? Sono 18 dollari. Nove dollari al mese per cinque re-tweet al giorno. Ecco il prezzario di un fenomeno abbastanza conosciuto su Twitter, quello dei fake, che Andrea Stroppa e Carlo De Micheli studiano da tempo e che è stato citato niente di meno che dal New York Times. Persino Twitter l’ha ammesso: al momento non esiste soluzione
– Giornalismo e smartphone. Il mobile non è un web più piccolo
Il mobile non è un web più piccolo. La frase appartiene a Gary Kebbel, professore di giornalismo ed esperto di quel giornalismo che approda e sfrutta la tecnologia mobile.
– La trasparenza delle immagini
Le infografiche sono ormai diventate uno strumento narrativo di uso comune fra coloro che vogliono essere certi di evitare le modifiche e le distorsioni tipiche dei giornalisti da un lato e dei social media dall’altro. Ma come essere certi della correttezza, dell’imparzialità e dell’autorevolezza dei contenuti? Quali le responsabilità dei comunicatori? La riflessione di Toni Muzi Falconi.
– – Le colpe della comunicazione
Nella situazione di stallo istituzionale nella quale si trova l’Italia oggi, la comunicazione, sia istituzionale sia politica, ha giocato un ruolo? Dopo le ultime elezioni politiche e amministrative, è stato ampio il dibattito anche tra i professionisti e si sono rincorse opinioni e valutazioni su come la “comunicazione pubblica e istituzionale†sia stata contaminata da personalismi, da favoritismi, da clientelismi che hanno provocato un effetto a catena, danneggiando i principi stessi della sana politica.
– Roidi (Metro): “La free press non è in crisi, soffriamo calo pubblicità â€
Se la free press è in crisi la colpa è tutta della mancanza di pubblicità . Questo spiega Giampaolo Roidi, direttore di Metro, uno dei tre quotidiani a distribuzione gratuita ancora esistenti in Italia, insieme a Leggo e DNews.
“La crisi è congiunturale e la free press ne soffre più della stampa tradizionale perché non ha altro mezzo al di fuori della pubblicità per finanziarsiâ€.
– Grillo e il rebus della piattaforma
Fin dalle scorse elezioni, i leader del MoVimento hanno promesso un portale per integrare e attuare il loro programma. Ma per vederlo in attività ci vorrano almeno altri due o tre mesi. Casaleggio e i suoi, infatti, temono il sovraccarico di utenti. E soprattutto gli hacker che potrebbero mettere a rischio la ‘democrazia virtuale’.
– Incesto tra politica e giornalismo
Ennio Remondino – Ben 55 Onorevoli giornalisti nell’attuale Parlamento. Ed è legittimo. 43 di questi bravi colleghi sono a Montecitorio, 6,8% del tutto. 12 di loro, un povero 3,8% si annidano al Senato. C’è da dire, in difesa della categoria, che gli avvocati ci battono di larga misura. I giornalisti sono soltanto a metà classifica, fotografia del ceto, sempre nel mezzo. Ovviamente questo pone qualche problema tra ruolo del rappresentante eletto e quello di chi dovrebbe rappresentare per mestiere.
– Fieg e Fnsi: un contratto nel segno del cambiamento
Siddi: “Sviluppo contro il declino di mercato e lavoro. Anche lo Stato deve fare la sua parte, no ai costi del welfare solo sull’Inpgi.
– La Rai licenzia Alessandro di Pietro, lui attacca: ‘Sono un capro espiatorio’
Dopo essere stato licenziato in tronco dalla Rai, causa pubblicità occulta durante il programma Occhio alla spesa, il conduttore non ci sta. Di Pietro ritiene il provvedimento adottato nei suoi confronti profondamente ingiusto e immotivato, annunciando ricorso in tribunale.
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(8 aprile)
Xenofobia e giornalismo: e li chiamano i professionisti della parola
Illegal immigrant, no more. Questo lo slogan lanciato dall’Associated Press che non tollererà più l’uso della parola “illegale†se associata a un essere umano. Illegale è un’azione, non una persona. Anche per undocumented scatta il cartellino rosso.
– Per un’ecologia delle parole
John Hudson su Foreign Policy racconta una storia legata all’Associated Press, la grande agenzia americana che ha invitato i suoi reporter a usare con estrema cautela la parola “Islamist”. Islamista, scrive il nuovo decalogo Ap, “è un supporter di un movimento politico che promuove una riorganizzazione del governo e della società secondo le leggi prescritte dall’Islam. Vietato usare Islamisti come sinonimo di combattenti islamici, militanti, estremisti o radicali, che possono essere, ma anche non essere, Islamisti”.
– Ho chiuso con la retorica del 2.0 o di Morozov contro O’Reilly
Luca Conti: L’articolo di Evgeny Morozov sulla retorica di Tim O’Reilly è una critica feroce, dissacrante, che smonta pezzo per pezzo il lavoro di O’Reilly, reinterpretandolo come lo sfruttamento di termini e di concetti relativi a innovazione, trasparenza, partecipazione, per fini meramente speculativi, finanziari e di profitto personale.
– La morte della condivisione e la rete gossipara
Ha ancora senso parlare di condivisione dei contenuti? O i social network l’hanno trasformata in mero pettegolezzo? Questo web mette davvero “in rete†contenuti e conoscenze o ha finito per tradire se stesso? La riflessione di Daniele Chieffi.
– Evoluzione digitale e futuro delle professioni
Il web 2.0 ha stravolto i punti di riferimento dei comunicatori, cambiando per sempre lo scenario, le tecnologie e i metodi di lavoro. I social media hanno reso possibile il contatto diretto con i pubblici, senza bisogno di intermediazioni. Per chi si occupa di Rp è necessario quindi costruire giorno per giorno autorevolezza e reputazione, per non diventare invisibili.
– Come deve essere un contenuto editoriale su Facebook
L’ Huffington Post, secondo uno studio di NewsWhip, è il giornale online che genera maggior engagement su Facebook, superando, a livello di numero di interazioni, molti editori più tradizionali (come Daily Mail, New York Times e CNN). Come ci è riuscito? Dean Praetorius, un senior editor dell’Huffington Post, ha spiegato a AllFacebook come ha dovuto modificare il suo vecchio approccio.
– Flusso e sostanza, il mix di contenuti per essere rilevanti
Luca Conti: una riflessione di Robin Sloan attualissima, se non fosse che è stata scritta nel 2010 (!!) Sloan in sintesi usa la metafora di flow e stock, flusso e sostanza, per definire i contenuti effimeri che aiutano a far circolare idee velocemente e i contenuti più corposi, solidi, che superano la prova del tempo e mantengono valore anche dopo settimane o mesi (…)
– Opportunità e limiti della mobilitazione attraverso i social media
Un nuovo modello per determinare la capacità dei social media di mobilitare la popolazione, per esempio durante una situazione di emergenza, ha messo in luce alcune criticità dell’uso di questi mezzi di comunicazione come strumenti di allerta generale. A fare la differenza sembra essere la presenza di incentivi che spingano le persone a ridiffondere le informazioni.
– Steve Coll, il rettore della Columbia Journalism School che non usa Twitter
Anche se il curriculum di Coll è di tutto rispetto (ha lavorato per il Washington Post, ha vinto due premi Pulitzer, ora scrive per il New Yorker), c’è chi ha storto il naso. Come Michael Wolff di USA Today, che ha puntato il dito contro quell’account Twitter che Coll non ha mai aperto.
– Smartphone, dalla convergenza alla divergenza
L’uomo deve essere uno strano animale, specialmente per quel che riguarda desideri ed obiettivi: fa tanto per raggiungerli e una volta colti li mette da parte, magari andando poi nella direzione opposta. Per un paio di decenni produttori ed utenti hanno flirtato con l’idea di realizzare il device “unicoâ€, in grado di soddisfare tutte le esigenze dell’individuo in mobilità con una pletora di funzionalità . Ma poi, quando è arrivato lo smartphone, ecco, la divergenza. Delegare alcune singole funzioni ad altri device più specializzati e adatti allo scopo…
– Come i Google Glass cambieranno la pubblicitÃ
Google ha dichiarato che non ci saranno annunci pubblicitari sui Glass. “Non ci sono piani per la pubblicità su questo dispositivo,†un portavoce ha riferito a Mashable. “Siamo più interessati all’hardware.â€Â Sebbene i Google Glass non siano ancora un business basato sull’advertising, la vendita di spazi pubblicitari sembra un ottima soluzione per abbassarne il prezzo e renderli più accessibili.
– La pubblicità che ti parla
Sono in arrivo degli annunci vocali in grado di dialogare con il consumatore e di riconoscere anche se si stanno rivolgendo a un uomo o a una donna, scrive Huffington Post. Lo scorso lunedì, Nuance – azienda specializzata in riconoscimento vocale e tecnologia del linguaggio – ha annunciato una nuova formula per diffondere annunci vocali che permette ai consumatori di intrattenere conversazioni vocali con le pubblicità sui dispositivi mobili.
– Pubblicità , l’online debutta nelle rilevazioni di Nielsen
Sbarca anche in Italia il modello già testato negli Usa per il rilevamento dell’advertising su Internet. Steve Hasker (Nielsen): “Più semplice il confronto con gli investimenti sui media tradizionali”
– Cosa condividiamo (NON sempre è ciò che ci piace leggere!)
33Across ha pubblicato di recente i risultati di una ricerca che esamina le abitudini di condivisione dei contenuti: in pratica da un lato ciò che viene condiviso, e dall’altro ciò che viene cliccato dai nostri contatti. Sono stati presi in esame 450 fra i più grandi editori del mondo, e 24 categorie di contenuti, e i risultati dello studio sono stati per certi versi sorprendenti.
– Antitrust Ue, improvviso cambio di rotta nel caso Google.
Google è ormai un incubo per l’Europa, non solo per il dossier sulla privacy, per il quale ieri l’Italia e 5 Paesi Ue hanno deciso di avviare azioni repressive, (Leggi Articolo Key4biz), ma anche quello che riguarda la sua procedura di ottimizzazione fiscale che gli permette di traghettare i profitti nei paradisi fiscali, e last but not least l’indagine per sospetto abuso di posizione dominante sul mercato dei motori di ricerca.
– News Corp: pronta a cedere i giornali locali
Il colosso dei mass media guidato da Rupert Murdoch sta esplorando la cessione della Dow Jones Local Media, controllata nella stampa di provincia con otto testate quotidiane dalla California a New York. News Corp e’ in fase di separazione in due gruppi, televisione e cinema da una parte e editoria tradizionale dell’altra.
– Il Wikileaks Party è pronto
Verrà presentato sabato prossimo e dovrà sostenere la candidatura di Assange al Senato Australiano nelle elezioni di Settembre. Intanto è stato nominato un direttore per la campagna elettorale: è un anti-monarchico.
– Un giudice svedese difende Assange
“Ha agito nel bene dell’umanità con Wikileaks e probabilmente non è possibile estradarlo per le molestie sessuali”, assicura Stefan Lindskog, uno dei giudici della Corte Suprema svedese che sta seguendo il caso.
– Incesto tra politica e giornalismo
Ennio Remondino:  Quel teatrino triste. Già girano le scatole per l’inadeguatezza della politica, come ne è uscita rappresentata in Parlamento, ad affrontare i problemi drammatici del Paese. In più, ci si mette il modo del suo racconto. Da parte dei partiti e dei movimenti quando si rappresentano. E da parte del cosiddetto giornalismo-politico quando dovrebbe farci capire qualcosa di ciò che accade o non accade
– Cinema e internet, amici o nemici e con quali vantaggi?
Questo il tema centrale del prossimo workshop dell’Osservatorio europeo dell’ audiovisivo che affronterà il delicato rapporto tra industria del cinema e distribuzione online, frammentazione del mercato VOD e aspetti giuridici.
– La rivoluzione di Bitcoin
Luca Conti consiglia la lettura dell’analisi di Felix Salmon, blogger per Reuters, che fa il punto su Bitcoin, analizzando il fenomeno in maniera completa, chiara e puntuale. Una delle conclusioni è che Bitcoin intrinsecamente non potrà mai diventare una moneta veramente alternativa alle attuali.
– Editoria. Anselmi: necessari aiuti nella fase di passaggio
“Per un periodo di tempo, due-tre anni, con tutti i controlli pubblici necessari va aiutata la fase di trasformazione multimediale vera per consentire un passaggio che altrimenti si tradurrà in una quantità notevole di disoccupazione e disperazioneâ€.
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(1 aprile)
– Â Social Winner, il giornalismo al tempo di Beppe Grillo
Luna/Pratellesi – È legittimo dire che il vero partito sconfitto alle elezioni politiche del 2013 è stato il partito dei giornalisti? No, perché i giornalisti non sono un partito. Ma la sconfitta c’è stata tutta. Riguardandola oggi la campagna elettorale dal punto di vista della informazione tradizionale è stata un fallimento impietoso.
– Troll e qualità dell’informazione in rete su Melog (Radio24)
Vincos – Beppe Grillo, fautore della democrazia in rete, quella nella quale “uno vale unoâ€, ha scoperto il dissenso e in un recente post ha, per convenienza, preferito etichettarlo come “trollismo organizzato†o “schizzi di merda digitaliâ€. Ma è davvero così? Ne abbiamo parlato a Melog di Gianluca Nicoletti, insieme ad Alessandro Lanni, giornalista e scrittore, e al prof. Andrea Rossetti, docente di filosofia del Diritto.
– I giornali italiani iniziano a guadagnare con i tablet e gli smartphone
Dove si parla di tablet, smartphone, Internet e della crisi dei media tradizionali. Delle prospettive di crescita per gli editori nel digitale. E delle potenzialità della smart tv, la televisione che si collega alla Rete.
Pubblicità , cresce solo internet:  +9,3% a gennaio
Il mercato italiano ha registrato in generale un crollo del 15,3% – I quotidiani confermano il trend negativo con un -25% (-21 milioni), mentre i periodici fanno segnare un -25,1% (-7,5 milioni) – La Tv perde complessivamente il 16,1% (-52 milioni) – Tiene la radio (-2,2%).
–Twitter archive: ora disponibile anche per l’ Italia
“Twitter Archive†– la funzionalità che permette di recuperare l’archivio completo di tutti gli status update (meglio noti come tweet) scritti sulla piattaforma e dei re-tweet – era disponibile in lingua inglese o meglio per gli account settati in lingua inglese. Da qualche giorno invece la funzionalità è stata estesa anche ad altre 16 lingue, italiano compreso.
– Â Camera, il Pd rivuole la rassegna stampa web
‘’Il diritto di accesso all’informazione, come aspetto passivo della libertà d’informazione riconosciuta dalla nostra Costituzione all’art. 21, prevalga sul diritto d’autore. Tanto più che le aziende editrici usufruiscono di significativi contributi pubblici per l’editoria, ragion per cui non è assolutamente giustificabile il divieto di libero accesso da parte dei cittadini alle rassegne stampe on line di Camera e Senato».
– Il Paywall aumenta le vendite del cartaceo
Sono passati due anni da quando il «The New York Times» decise di innalzare un muro, un “metered paywallâ€, inizialmente con 20 articoli gratuiti ora scesi a 10, tra polemiche e perplessità . Ora sappiamo che si è trattato di una scelta vincente con oltre 675mila abbonati all’edizione online.
– Vine, Tumblr e Instagram per il liquid journalism
Paolo Morelli – Non basta più un “semplice†articolo di giornale per raccontare un fatto, ma i contributi multimediali, oltre a essere sempre più richiesti, possono far leva sull’interesse del lettore, sempre più bombardato da informazioni di ogni tipo e con una soglia di attenzione sempre più bassa.
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Internet, iPad e video online: è questa la televisione del futuro
Il Politecnico di Milano fotografa lo stato dei media in Italia. Crolla la pubblicità nei canali generalisti, -11%, boom delle app, smart tv, social network. I tablet in un anno cresciuti del 150%
– L’advertising mobile spinge il fatturato di Twitter verso il primo miliardo
I ricavi pubblicitari di Twitter balzeranno a quota un miliardo di dollari entro il 2014. Nel 2013 il micro-blogging da 140 caratteri raddoppia il fatturato da advertising. I dati di eMarketer.
Facebook influenza l’umore più di tutti gli altri social
Uno studio di Rebtel e SurveyMonkey, effettuato su 1.632 nordamericani maggiorenni e possessori di smartphone, ha evidenziato che Facebook è il social che genera più stress di tutti gli altri (sommati assieme), ma è anche il social che può produrre gli effetti più positivi in assoluto sullo stato d’animo.
– Facebook: nuove forme di pubblicità e più dati a disposizione
E’ stato annunciato un nuovo sistema che consente di proporre Sponsored Stories sulle bacheche degli utenti in base ai siti visitati prima da quest’ultimi, e non più solamente in base alle informazioni contenute all’interno del social network. Per il mondo dell’advertising online si parla di ReTargeting
– Google bacchetta la pubblicità travestita da news
In gergo giornalistico, si chiamano “redazionaliâ€, o meglio “publiredazionaliâ€, e sono oggetto di infinite diatribe tra redazioni, editori e direttori. Google, con un post , entra a gamba tesa nel dibattito, condannando la pratica e promettendo di censurarla sul suo sito di raccolta di news.
Mandato di Melbourne: il documento sul futuro delle Rp
“Il compito delle Relazioni pubbliche è quello di costruire e mantenere relazioni forti tra un’organizzazione e i suoi pubblici, e, così facendo, dare un contributo cruciale alla società â€. Si apre così il Mandato di Melbourne, il documento sul futuro delle Rp approvato nel corso dell’ultimo World PR Forum e ora disponibile in versione italiana. Il commento di Toni Muzi Falconi.
– Assange, inchiesta nel caos
Il procuratore capo Marianne Nye, la grande accusatrice dell’attivista australiano che ne aveva richiesto l’estradizione, lascia il caso dopo tre anni. E una delle donne svedesi che avevano denunciato il giornalista cambia avvocato
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(25 marzo)
– Le tecniche con cui Grillo e Casaleggio prenderanno il potere senza che nemmeno ve ne accorgiate
Il punto che sfugge a tutti quegli editorialisti che hanno scoperto il suo potere il 26 febbraio è che se Grillo non fosse stato già famoso grazie alla televisione il suo blog non sarebbe andato da nessuna parte. La rete è piena di pazzi furiosi che bestemmiano contro Odino e le obliteratrici degli autobus al soldo della trilaterale ma, eccetto quelli che fanno stragi sulle isole norvegesi, nessuno di loro diventa famoso né prende il 25% alle elezioni.
– Tim Berners-Lee: «La democrazia online è una scelta e non un obbligo»
L’ inventore del web Berners-Lee parla a Lettera43.it di politica partecipata e digitale. «Internet non deve trasformarsi in un megafono». Per essere liberale non diventi un diktat. E su Grillo: «È solo l’inizio».
– I nuovi media avanzano ma non c’è ancora il sorpasso
Pier Luca Santoro – Se il mercato complessivo dei Media è in calo del 5%, sull’onda del -10% registrato dai media tradizionali, i new media digitali continuano a crescere: più 3 %. Ma è soprattutto il New Internet a spingere la crescita dei media digitali: più 90% nel 2012.
 -Oltre la multimedialità , il giornalismo si immerge nei deep media
Vi ricordate Snow Fall? Con i deep media un reportage o un racconto vengono smontati, serializzati e fatti rimbalzare su più piattaforme. Si tratta di raccontare storie in modo non lineare, attraverso forme espressive diverse come l’audio, il video e l’interazione sociale. In questo modo il contenuto non scade nel tempo e i lettori continuano ad interessarsi alle singole parti delle vicende.
 – Istella, il “social-motore†della cultura italiana
Due giorni fa, la nuova creatura di Soru ha finalmente preso vita, all’insegna del motto “cercare, contribuire, condividereâ€. Motto che fa subito venire in mente Google (=cercare), Wikipedia (=contribuire), Facebook (=condividere).
– Quotidiani e Twittersfera
Marco Toledo Bastos ha condotto una ricerca sulla notiziabilità all’interno della twittersfera  e sui flussi d’informazione dei principali quotidiani internazionali nella piattaforma di microblogging da 140 caratteri.
– Il politico britannico che vuole bannare Twitter
Il social network non collabora con la polizia, così un parlamentare di Sua Maestà ne propone il divieto.
– Il feed RSS è morto. E adesso?
Forse la prossima chiusura di Google Reader sarà un bene. Ci costringerà , dopo una dozzina d’anni di uso dei feed reader, ad evolvere e a cercare un sistema migliore per tirare verso di noi i contenuti che davvero ci interessano. Ora bisogna solo capire se già esistono strumenti in grado di farlo o se invece saremo costretti a migrare, a 2013 inoltrato, sull’ ennesimo aggregatore di feed, dove perle e banalità sono mischiate in ugual misura.
– In Irak morti 259 giornalisti (e muore anche il giornalismo)
Mimmo Candito – Il mondo dell’informazione tira oggi conti amari: in questi 10 anni di guerra ha lasciato sul terreno 259 giornalisti, un’ottantina i reporter e poi tutti coloro senza i quali non potremmo fare seriamente il nostro mestiere, informatori, interpreti, autisti, accompagnatori. E’ il conto più tragico delle guerre moderne, ma non è il solo bilancio critico dei media. In Irak, si è consumata l’illusione che il reportage di guerra potesse continuare a mantenere l’identità genetica del giornalismo: la pratica sul campo, l’atto testimoniale.
–Dalla Spagna il nuovo giornalismo nato dalla crisi
 La crisi economica ed esistenziale del giornalismo sta producendo in questo paese una proliferazione di iniziative fortunate che potrebbero cambiare il panorama dell’informazione e che sono testimonianze di una nuova realtà dove, forse, c’è futuro. Le più significative si sono date appuntamento la scorsa settimana nell’ambito del XIV Congresso di giornalismo digitale di Huesca (vicino a Saragozza).
– Conflitto interessi, antitrust, Rai… Art.21 chiede incontro a Boldrini e Grasso firmatari, con altri parlamentari, del nostro appello
Durante l’ incontro Art.21 consegnerà loro i rapporti internazionali che hanno segnalato la grave situazione italiana e il testo di quell’ appello che chiede, tra le altre cose, la immediata risoluzione del conflitto di interessi, la eliminazione delle norme che ostacolano il diritto di cronaca, e la liberazione delle Autoritá di garanzia e della Rai dal diretto controllo dei governi e delle forze politiche
 –If book then, conversazioni sul futuro degli ebook
Nonostante la diffusione in Italia sia ancora limitata, pochi ebook reader e pochi ebook, il settore è in forte sviluppo, soprattutto se lo confrontiamo col collasso dell’editoria tradizionale. In settimana si è tenuto If book then, stuzzicante confronto a Milano su questi temi.
– Uomini che odiano donne in rete
Loredana Lipperini nei giorni scorsi ha segnalato questo articolo uscito su un magazine online svedese, relativo alla storia di una donna che si era ritrovata improvvisamente dentro uno stalking online di massa, tanto da dover sporgere denuncia alla polizia.
 - Che cos’è salto.bz?
Nasce salto.bz , nuovo portale d’ infomazione e social network altoatesino. Su salto.bz trovi l’attualità , i retroscena e tutto ciò che fa opinione. Salto.bz è un mezzo d’informazione indipendente e bilingue, che permette ai lettori di contribuire alla visibilità dei temi che interessano la cittadinanza.
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(18 marzo)
– ll nuovo Papa visto – e condiviso – da dietro uno schermo
Nei giorni scorsi questa foto diffusa dalla NBC News è diventata virale sui social network e ci mostra come in 8 anni la combinazione tra smartphone e tablet da un lato, e i social network dall’altro, abbiano cambiato radicalmente il nostro modo di vivere le esperienze e di comunicare/comunicarle.
– Come Twitter influenza il giornalismo
Sul ‘Giornalaio’ sintesi e commento del white paper realizzato dalla giornalista austriaca Nadja Hahn “What Good is Twitter? The Value of Social Media to Public Service Journalismâ€, teso a mostrare ome i social media possono aiutare l’attività di emittenti di servizio pubblico, e più in generale informazione e giornalisti, e aggiungere valore ai loro rapporti.
– Non è un Facebook per giovani: i teenager in fuga dal social network?
L’ allarme in un documento ufficiale dell’azienda: gli utenti più giovani trascorrono meno tempo sul servizio, in favore di Instagram, SnapChat e altri concorrenti
- Twitter e Facebook: la FTC impone nuove regole per la pubblicità sui social network
L’ente americano per la protezione dei diritti dei consumatori è intervenuta per regolamentare la pubblicità sui social network; la Federal Trade Commission ha puntato il dito contro i Vip sponsorizzati che spesso e volentieri adoperano questo tipo di piattaforme per la promozione di nuovi prodotti. Grazie allo sviluppo di queste nuove piattaforme sono cambiate le regole del marketing, soprattutto su Internet, dove la pubblicità viene camuffata da informazione.
– La pubblicità su Google attira solo i click dei neofiti
Uno studio di eBay confermerebbe i bassi risultati generati dalle keyword pubblicitarie su Google. Per altro pare che solo i neofiti del web clicchino sulle campagne.
– La morte di un lettore
Giuseppe Granieri – Google chiude il Reader, «il posto in cui organizzavamo la conoscenza». E forse accelera la decadenza di un formato aperto che ha segnato lo sviluppo della rete.
– In cerca di metodo, conoscenza e validazione
Sergio Maistrello. Abbiamo finalmente una simil massa critica di cittadini che usano strumenti di espressione pubblica, che condividono idee e competenze, che si aggregano intorno a specializzazioni e interessi, che si coordinano in modo fluido per fare insieme e co-creare la realtà in cui vivono. L’immaginavamo, l’aspettavamo. Ora ci siamo. Più o meno
– Per cortesia, evitiamo di taroccare i numeri del giornalismo online
La pratica, lo ricordiamo, legale ed autorizzata, perpetrata dai siti di informazione per aumentare il traffico Internet agli occhi soprattutto degli investitori pubblicitari, mette in luce uno dei più grandi problemi che attanagliano l’editoria in genere e non dà tregua neanche all’online, ovvero la difficoltà dei giornali nel trovare finanziamenti pubblicitari
– Pubblicità e CPM: prima la carta, ultimo il mobile!
Il Financial Times rileva che i moribondi (si fa per dire) quotidiani cartacei registrano un CPM 39 volte superiore al mobile, 11,5 volte superiore ai tablet e 10,8 volte superiore agli annunci pubblicitari che girano dentro ai nostri desktop: il mobile sarà anche di tendenza, ma non porta soldi agli editori.
– Blog Grillo, pubblicità cara: 2,43 euro a clic
Negli ultimi tre mesi il sito del comico genovese ha registrato un aumento di traffico esponenziale: +72% i visitatori unici e +96% il numero di pagine viste. È quanto calcola Panorama in un articolo nel numero in edicola il 14 marzo
– Ultima chiamata per i direttori: sono interessati al futuro dell’informazione?
Domanda delle cento pistole: i direttori che ne dicono della crisi dell’editoria? Se c’è un’area della professione da troppo tempo silente sui temi dello sviluppo e della qualità dell’informazione, con le dovute eccezioni, questa è quella dei responsabili delle testate di carta stampata, radiotelevisive e web. Li si è visti sollevare il capo sulla questione della diffamazione (che li riguardava molto da vicino), poi il silenzio…
– Il ruolo delle Rp nella produzione di contenuti
La centralità dei contenuti nella società dell’informazione obbliga le organizzazioni ad proporsi sempre di più come media company. Uno scenario che richiede un nuovo ruolo delle Rp. Una riflessione di Richard Edelman su un tema posto in passato da Toni Muzi Falconi (le aziende come Giano).
 – Milan e Roma per la prima volta al Soccerex European Forum: i social media? Nuovo canale per far cassa
I manager di Roma e Milan parteciperanno al panel dedicato alle soluzioni per monetizzare questo canale.
– Web, la democrazia è un bluff
INTERNET, L’ITALIA È INDIETRO. Il massmediologo Michele Sorice, direttore del Centro studi Luiss su Media e Comunicazione, non ha dubbi: «La Rete potrebbe offrire un contributo importante per una democrazia partecipativa che funzioni. Se in Italia, però non esistesse il digital divide». Un gap infrastrutturale, geografico e sociologico.
 – Dai social media al Parlamento, i capigruppo del M5S alla prova di Twitter e Facebook
Gli esponenti del M5S utilizzano strategie comunicative diverse, a seconda del social media utilizzato. Su Facebook viene molto curato il livello di interattività con gli altri utenti secondo uno scambio ed una condivisione di informazioni bidirezionale tra politico e cittadino. La strategia su Twitter del Movimento 5 stelle sembra invece cambiare radicalmente, andando nella direzione di una comunicazione strutturata e unidirezionale.
– Skype è illegale in Francia, denunciata dall’authority
L’ autorità garante delle comunicazioni ha deferito Skype alla giustizia francese. L’azienda dovrebbe essere considerata un operatore telefonico.
 – Informazione irresponsabile o pregiudizio consapevole?
Continua a destare polemiche il titolo comparso sulla prima pagina del Tirreno di Pistoia – Montecatini lo scorso 8 febbraio, “Al “turista†albanese piace il furtoâ€. A un mese di distanza, quelle parole fortemente offensive e stigmatizzanti nei confronti della comunità albanese, sono diventate il punto di partenza di un dibattito che ha visto coinvolti cittadini, attivisti, giornalisti italiani e stranieri.
– Usa, stretta sulla pubblicità dei social network
La pubblicità pubblicata su Twitter e Facebook deve da ora in poi rispettare gli standard che gli spot sono costretti a seguire sui media tradizionali negli Stati Uniti. Lo ha affermato la Federal communication commission (Ftc), annunciando le nuove linee guida da seguire per reclamizzare prodotti sui social media, ampliando le regole ormai obsolete per la pubblicità sul web e sui dispositivi mobili
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(11 marzo)
– La morte del giornalismo è un po’ esagerata
Giuseppe Granieri - Google ha sommessamente annunciato la morte del giornalismo il 21 febbraio 2013. E Facebook ha scritto il suo epitaffio il 7 marzo. Ma per il giornalismo è solo una sfida di evoluzione.
– Il web e l’arte della manutenzione della notizia
Lelio Simi segnala la pubblicazione da parte diMinima&Moralia di un estrato dall’eBook ‘’Il web e l’arte della manutenzione della notizia’’, di Alessandro Gazoia (jumpinshark), sul giornalismo digitale, molto interessante…
– Google Glass: il cambiamento antropologico del sesto senso digitale
Uno dei video che sta spopolando su internet nelle ultime settimane é il video dei Google Glass, ovvero quella tecnologia sviluppata da Google che si presenta sotto forma di uno speciale paio di occhiali in grado di svolgere essenzialmente tre funzioni: registrazione di video e immagini, condivisione del materiale registrato, realtà aumentata.
– Â Se il giornalismo partecipativo emancipa la periferia del mondo
A Buenos Aires un gruppo di cittadini ha sfruttato le potenzialità della Rete per dare voce agli abitanti delle “Villas Miseriasâ€, le baraccopoli della capitale argentina. Mundo Villa è la testata all digital che racconta la vita negli slums ignorata dai grandi media.
– Forbes: i patron dell’hi-tech continuano a dominare la classifica dei paperoni del Pianeta. In Italia 23 miliardari
Microsoft e Google, con tre miliardari a testa primeggiano tra le aziende. Al primo posto assoluto il patron di America Movil Carlos Slim, seguito da Bill Gates.
– Come ottenere più follower su Twitter
A Longitudinal Study of Follow Predictors on Twitter è il nome di una ricerca del Georgia Institute of Technology, che ha esaminato 507 account di Twitter (scelti a caso) e 522.368 tweet nell’arco di 15 mesi, per determinare cosa spinge una persona a seguire qualcuno su Twitter.
– Tumblr pianifica l’arrivo della pubblicità nell’app ufficiale
Tumblr si è già espressa in materia di pubblicità , descrivendosi moltoostile a questo metodo di monetizzazione, ma ora sembra che le cose stiano cambiando e pianificando proprio una strategia commerciale basata sugli annunci pubblicitari all’interno dell’app.
– Il sorpasso: nel 2013 saranno venduti più smartphone che cellulari
Le vendite mondiali di smartphone dovrebbero superare per la prima volta quest’anno quelle dei cellulari tradizionali. Lo prevede uno studio IDC, secondo cui in tutto il 2013 dovrebbero essere venduti 918,6 milioni di smartphone, il 50,1% del totale. Da qui al 2017, quindi, le unità vendute dovrebbero raggiungere quota 1,5 miliardi, per rappresentare più di due terzi del totale.
– Pubblicità on line, il mercato cinese vale 9 miliardi e crescerà ad un ritmo del 32% nei prossimi cinque anni
Secondo il China Daily, che riporta una rielaborazione di dati presi da diverse fonti, il mercato è passato da 21 miliardi di yuan del 2008 ai 73 e rotti del 2012. Cioè più che triplicati in soli cinque anni, con tassi di crescita tra il 30 e il 79% all’anno. E per i prossimi cinque PricewaterhouseCoopers prevede una crescita del 32% all’anno circa, per arrivare a fine stima a un valore assoluto del mercato degli annunci online di 23,8 miliardi di euro.
– Citare la fonte non è un ‘favore’
Quella brutta abitudine di non citare, che fa male al giornalismo. Ci sono delle cose nel sistema ‘giornalismo Italia’ che proprio non funzionano. Prassi consolidate che io, giovane sbarbo figlio dei blog, non riesco ad accettare. Una su tutte: non citare le fonti. Quante volte ci è successo in questi tre anni di blog: pubblicavamo una notizia esclusiva, i quotidiani, altri siti, perfino i programmi televisivi la riportavano pari pari senza citarci. Ma non sempre la questione è così semplice.
– ISPO Click: dati su blog e blogger in Italia
 Alberto D’ Ottavi – Anche se siamo nell’era dei social network, i blog continuano a essere letti, soprattutto per approfondimenti e formazione delle opinioni.
– Default editoria: la tempesta perfetta su giornali e tv
È default editoria. La Rcs sembra versare in situazione ben peggiore di quanto giustifichi la mole dei 640 esuberi in Italia e dei 160 in Spagna. La Mondadori, tuttavia, non sta molto meglio. S’è salvata dalla debà cle solo perché ha avviato il piano di drastici tagli e ridimensionamento con anticipo sulla Rizzoli, chiudendo per ora solo 5 periodici contro i 10 annunciati dalla Rcs. Tra l’altro, il 28 febbraio ha lasciato Maurizio Costa l’ad Mondadori e al suo posto entra Ernesto Mauri.
Ma la situazione è in generale, per l’editoria, pressoché fallimentare.
– Le “morte viventi†delle pubblicità sui giornali
Giovanna Cosenza – Nel contesto politico, economico e sociale di questi mesi le immagini pubblicitarie che vedi sui maggiori quotidiani nazionali sembrano ancora più distaccate dal mondo di quanto non siano di solito. Ancor più irreali, fredde, lontane dalla nostra vita di tutti i giorni. Al punto che puoi facilmente trasferire anche alla pubblicità l’area semantica dei “morti viventi†che Grillo applica alla politica e ai media…
-Â La sfida di Grillo al giornalismo italiano: che se non si rinnova subito, muore
Grillo tace su Berlusconi. Proprio mentre il Cavaliere di Arcore rischia seriamente di finire agli arresti domiciliari (le condanne ormai iniziano ad essere troppe anche per lui) il leader del Movimento Cinque Stelle, invece che attaccare il capo della destra in evidente difficoltà , preferisce concentrarsi sul Pd. E sui giornalisti.
– M5S, in Rai giornalisti vicini a Beppe Grillo: “Ok alla privatizzazione e rivedere le concessioni a Mediaset
Nasce “Giornalisti liberi in movimentoâ€, un gruppo che, partendo dalla Rai, si prefigge di aggregare molti addetti del mondo dell’informazione sulle istanze del Movimento 5 stelle.
– Non solo Grillo: Assange prepara il Partito Wikileaks
Dopo una lotta sul piano legale, diplomatico e mediatico (con una serie di interviste a personalità scomode, per lo più sulla tv russa), Assange incalza sulla politica presentando la sua lista al Senato australiano (alto ruolo legislativo nel sistema dell’Australia) nello Stato della Victoria per le elezioni federali di settembre 2013. Come Grillo, per ovvi impedimenti giuridici, Assange dovrà delegare l’incarico ai suoi membri.
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(4 marzo)
– La ‘’legge antiGoogle’’ e il Tyrannosaurus Rex
E’ stata approvata in Germania la legge sul copyright nel Web  che in molti avevano ribattezzato “legge anti-Googleâ€. Rispetto alle intenzioni iniziali ed alle attese degli editori tedeschi la legge è stata “annacquata†e, come riferisce il «The Financial Times», è stato inserito un paragrafo che consente ancora di pubblicare piccoli porzioni di testo, estratti, senza chiedere permesso e pagare una fee per farlo…. (nel video una animazione sulla ‘’morte’’ del Tyrannosaurus Rex.
– Il senso della Rete per la politica: le prime elezioni italiane che scorrono online
Politica al tempo di elezioni. Questa è stata la prima tornata elettorale che avrebbe dovuto vedere un protagonismo della Rete. Avrebbe, appunto.
Riconosco il valore dell’engagement online, dei tentativi di parlare in modo disintermediato con i propri elettori. Anche se dovremmo prima o poi però riflettere se una conversazione unidirezionale fra lo staff di un politico e i suoi follower sia disintermediazione e in quali modi
– Elezioni, la sconfitta del giornalismo
Le recenti elezioni italiane hanno decretato diversi sconfitti, primi fra tutti il Pd e Rivoluzione civile. I giornalisti ne hanno disinvoltamente dimenticato un terzo: se stessi.
Vorrei essere molto esplicito: i giornalisti non ne hanno azzeccata una, e tuttavia continuano a pontificare come se qualcuno avesse loro conferito un qualche diritto di prescienza. Si chiama opinionismo, naturalmente. Ma ha i chiari caratteri del vaniloquio.
– Giornalismo web: il futuro nonostante i giornali
Come saranno i giornali di domani? Con pochissime pagine, non più di otto, meglio ancora se quattro come una volta, con approfondimenti seri e redazioni con giornalisti che lavorano ‘h24’ sul web e dicono quel che accade.
– Un paese di e-pigri
Nell’ e-index del Boston COnsulting Group all’ Italia viene assegnato un indice di e-intensity inferiore alle economie principali dell’Europa ed anche rispetto alla Spagna ed all’Irlanda. Non a caso già nel 2011 la nota società di consulenza ci aveva classificato tra i “Paesi pigriâ€.
– Perché proprio adesso negli usa i giornali passano di mano
Gli investitori e i mercati spingono verso la separazione delle attività  perché non guardano con simpatia a chi ha i piedi in troppe staffe: la diversificazione è d’intralcio. Chi ha affari più remunerativi, che pensi a quelli. È giusto che la carta stampata, in declino, affronti da sola il suo destino, contando solo sulle proprie forze…
– Nuove forme di pubblicità geolocalizzata: Facebook si compra le mappe di Atlas(ex) Microsoft
Grazie a questo nuovo tassello, il gruppo di Facebook potrà assicurare ai propri clienti che vogliano pubblicizzarsi sulla piattaforma, un sistema ancora più efficace per la misurazione del rendimento della pubblicità , perfezionando il tracciamento del rendimento delle campagne promozionali. Ma, il motivo che ha spinto il colosso dei social ad assicurasi le prestazioni di Atlas, sta probabilmente nel fatto che la maggior parte degli inserzionisti che usano Facebook per le loro campagne si servono, appunto, di questa società di advertising.
– Questa pubblicità offende gli italiani
Per la serie continuiamo a farci del male, un bel colpo arriva dalla nuova campagna pubblicitaria della Fiorucci Salumi, incentrata tutta sul magna magna italiano. “Dietro alla piaga della corruzione in Italia c’è da sempre il traffico di salumi†è lo slogan.
– Gli abbagli della pubblicità : chi ha mai baciato un principe azzurro in slip bianco sotto i faraglioni?
Conosco donne che risponderebbero sorridendo a domande come: qual è l’ultima volta che ti sei vista in uno spot? L’ultima volta che ti sei specchiata in una rivista? Qualcuna potrebbe anche guardarmi in cagnesco, prima di ricordare che per professione mi occupo di creatività .
– I nuovi ingredienti del giornalismo sostenibile: eBook e multilinguismo
Prima che nel 2011 Amazon lanciasse il formato Kindle singles, pensato appositamente per la saggistica breve e il long-form journalism, in Italia c’erano già stati esperimenti simili. Si tratta del “testo che sarebbe troppo lungo per il web e troppo costoso per la cartaâ€, ci spiega Maria Cecilia Averame, responsabile editoriale e delle collane di informazione di Quintacopertina.
– Linkiesta. Daniele Chieffi: Per ora mi fermo qui
Firmo la lettera dei blogger e nel mio piccolo mi allineo all’indignazione. Rinnovo la mia solidarietà professionale e personale a Jacopo e Massimiliano e, sempre nel mio piccolo, mi fermo qui.
– Un glossario condiviso per la comunicazione del terzo settore
La creazione di un glossario e una ricerca sugli strumenti di misurazione dell’efficacia degli interventi sociali. Sono le due importanti iniziative che il gruppo di lavoro Ferpi Sociale sta portando avanti con le organizzazioni partecipanti al Tavolo di confronto con il Terzo Settore.
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(25 febbraio)
– Quale futuro per le agenzie di stampa?
Le Agenzie devono accettare la sfida: progettare un nuovo modello di business, costruire l’audience, inventare nuovi servizi e aderire ad una serie di innovazioni commerciali considerati eresie anche solo qualche anno fa. Nel lungo periodo probabilmente hanno più possibilità di sopravvivere delle testate stesse che con i continui tagli e riduzioni di budget rischiano di perdere il carattere distintivo.
– La vita incessante dei  dati
Ogni minuto nel mondo vengono inviate 204 milioni e 166.667 mail mentre Google riceve 2 milioni di richieste di ricerca. In una bellissima infografica Alberto D’ Ottavi mostra l’ attività che in un minuto viene compiuta sulle varie aree della Rete
– Giornalismo: è una questione di (s)fiducia
Alcuni episodi che ruotano attorno alla fiducia riposta – e spesso tradita – del lettore nei confronti della stampa, sempre più bassa secondo un sondaggio inglese: il caso della blogger Maria Popova, che non ha mai segnalato l’affiliazione a programmi di finanziamento per il proprio sito malgrado le donazioni dei lettori, e quello della controversia tra Tesla e New York Times, che vede al centro del dibattito la recensione di un’auto che, secondo i dati raccolti e pubblicati dall’azienda automobilistica, si sarebbe rivelata un falso…
– Google e la privacy: l’Europa minaccia sanzioni
La policy unificata non ha convinto le autorità europee attive nella tutela della privacy: possibili sanzioni nei confronti di Google entro l’estate.
– Digitale: i trend del 2013
Quali saranno le tendenze chiave che domineranno la comunicazione nel 2013? Per il quarto anno consecutivo Hotwire annuncia i 10 trend digitali che segneranno quest’anno che, secondo l’agenzia, si profila straordinario dal punto di vista dell’innovazione.
– Giornalismo cartaceo. Fine della corsa
Il settore editoriale è in coma irreversibile, a quanto pare: in soli quattro anni, tra il 2008 e il 2012, fra quotidiani e periodici, si sono persi oltre 1,1 miliardi di euro di investimenti pubblicitari. Le ultime stime relative allo scorso settembre, elaborate dalla Fieg su 50 testate, segnalano un decremento dei ricavi da vendita del 4 per cento.
- ‘’Zitto e nuota’’: Pier Luca Santoro a Intervistato
Venticinque minuti circa a tutto campo sui temi di maggiore attualità in questo momento per quanto riguarda lo stato attuale dell’ industria dell’informazione e le prospettive per il futuro
– L’ 85,6% degli (internauti) Italiani usa i social network
Oltre a questo dato, pari a quasi 25 milioni di persone, è interessante notare il tempo medio complessivo, pari a quasi 8 ore! Non c’è categoria confrontabile in termini di tempo.
– Sanremo 2013, il Festival più social di sempre
Con 625.553 tweet nelle cinque serate, il Festival di Sanremo 2013 si afferma come l’edizione più social di sempre. Nel giorno della finale i tweet sono stati 174.000, con un incremento del 37% rispetto alla quarta puntata. E la classifica di Twitter coincide, per i big, con quella della gara canora: il vincitore del Festival, Marco Mengoni, è il più twittato di questa edizione con il 28% di tweet, seguito da Elio e le Storie Tese con il 24% di tweet, e dai Modà , al terzo posto, con il 15% di tweet.
– Mobile advertising: il nuovo modo di fare pubblicitÃ
Il Mobile advertising, inteso come pubblicità veicolata sul cellulare, cresce del 55%, per un valore assoluto che sfiora i 90 milioni di euro e rappresenta il 7 % degli investimenti pubblicitari su Internet. Marta Valsecchi, responsabile della ricerca presso l’Osservatorio Mobile Marketing & Service della school of Management al Politecnico di Milano, illustra in un video i relativi dati
– Pubblicità sui siti pirata: la fanno anche Amazon, Samsung e Nokia
Una ricerca a cura dello USC Annenberg Innovation Lab, riporta il sito Digital Music News, conferma la tesi dell’industria discografica secondo cui a sostenere finanziariamente i siti pirata, con le loro inserzioni pubblicitarie, sono alcuni dei marchi industriali e commerciali più rinomati del mondo
– Microsoft spende almeno 30 mln dollari in pubblicità per sfidare Gmail
Microsoft è così convinto di poter fornire il miglior servizio di e-mail di internet che è pronto a spendere almeno 30 milioni di dollari per pubblicizzare la novità negli Stati Uniti. Il gruppo è pronto a portare un’agguerrita concorrenza a Gmail di Google con Outlook.com, aperto a tutti gli utenti in una versione definitiva dopo una fase di ‘anteprima’ attiva dallo scorso 31 luglio.
– Spotify per iPhone: musica gratis grazie alla pubblicità ?
I vertici del servizio starebbero cercando di rinegoziare le condizioni di licenza dei brani musicali con le major per ampliare la propria offerta gratuita con nuove funzionalità .
– «Troppi pasti con sconto, Groupon ci ha rovinati»
Il caso dei ristoratori che devono soddisfare migliaia di clienti senza guadagnare La replica del colosso delle vendite online: offriamo grande visibilitÃ
– Giappone, gambe in affitto alla pubblicitÃ
L’ultima frontiera della pubblicità (…) arriva dal Giappone: farsi tatuare, in maniera non indelebile, il logo di un marchio, o un annuncio pubblicitario, sulle gambe
– Collusion e blocchi chi ti spia online
Ogni volta che navighi su un sito, questo traccia il tuo comportamento e in molti casi lo condivide con soggetti terzi, senza che tu te ne renda conto. Collusion è utile a rendere questo scambio di dati trasparente e, in qualche caso, impedirlo.
– Se rimani anonimo ti posizionerai male, parola di Google
Per gli anonimi, per chi si nasconde dietro uno pseudonimo, per chi non ci mette la faccia, si prospetta  un futuro difficile: non solo saranno perseguitati da certi governi, ma faranno pure fatica ad arrancare fra le pagine di Google.
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(18 febbraio)
– L’ amore infranto del lavoro giornalistico
Una liberazione effettiva dalle “vecchie abitudini†non può passare dalla scomparsa del lavoro del giornalista ma dal suo ripensamento al di fuori del capitalismo. Il primo passo è stato fatto dal capitalismo. Occorre inventarsi il secondo passo, invece di continuare a rincorrere i feticci di qualcuno che, per fortuna, non ci ama più. Solo a queste condizioni il mondo della comunicazione sarà non solo nuovo ma, forse, migliore.
– Il meteorite caduto nella storia del giornalismo “open”
Quello del meteorite in Russia diventerà uno dei casi da inserire di diritto all’interno del manuale del citizen journalism. “Merito” della corruzione e della guida spericolata di alcuni automobilisti russi,spiega Linkiesta.it
– Diritto d’autore, la Ue cerca una soluzione per i contenuti digitali
Contenuti digitali in cerca di una soluzione europea per il diritto d’autore. Questa, però, non deve essere per forza imbastita in una legislazione complessa, ma basta che sia “pragmatica†purché altrettanto efficace. E’ l’approccio adottato dalla Commissione Ue, che ha lanciato una serie di consultazioni sotto il nome di “Licenze per l’Europa” (â€Licensing for Europeâ€) con gli attori chiave del settore
–Â Social Media Relations, un manuale contro i venditori di fumo
“ Social media relations†(editore Gruppo 24Ore) di Daniele Chieffi ‘’è un libro che vale la pena studiare. Non ci sono solo i “consigli degli espertiâ€, ma è un utile stato dell’arte delle potenzialità delle dinamiche sociali del Web, ad uso dei neofiti, dei professionisti ma anche, e soprattutto, degli scettici, quelli che pensano che ‘basta fare un po’ di casino’ ‘’.
– Pinterest introduce la pubblicità , Twitter si lancia sull’e-commerce
Le due piattaforme social unite nel tentativo di monetizzare lo straordinario successo nel mondo. Lo scrapbook più famoso al mondo pronto a lanciare la pubblicità sulla propria piattaforma mentre il sito dell’uccellino permetterà di acquistare beni come una Xbox o un Kindle Fire con un semplice tweet.
- Advertising su tablet, miniera d’oro per Google
Google arriverà a guadagnare fino a 5 miliardi di dollari nel 2013 dalla pubblicità mostrata sui display dei tablet: è la previsione di Marin Software.
- Web Advertising: la pubblicità contestuale di Google sui portali Yahoo
Accordo tra Google e Yahoo! per il Web Advertising, mirato e contestuale grazie al tracciamento: nuove opportunità anche per le imprese online.
-Â Giornalismo, la foto dell’anno 2012
Il primo premio World Press Photo of the Year 2012 è stato assegnato al fotografo svedese Paul Hansen che ha immortalato il funerale di due fratellini di Gaza, uccisi quando la loro casa è stata distrutta da un raid missilistico israeliano
– Cyber bullismo: una infografica spiega il fenomeno
Il 72% degli adolescenti e giovanissimi italiani considera il bullismo come il fenomeno sociale più pericoloso del proprio tempo, giudicandolo più pericoloso delle droghe o delle molestie da parte di adulti.
– Pubblicità , 2012 annus horribilis. Cresce solo internet
Il mercato della pubblicita’ chiude con il peggiore risultato degli ultimi 20 anni con una performance negativa del 14,3%, scendendo per la prima volta dal 2003 sotto la soglia degli 8 miliardi di euro a prezzi correnti. E’ quanto emerge dall’analisi curata da Nielsen Media Research.
– Albania News dice “basta!â€. Stop ai media che discriminano
È di indignazione e condanna la risposta della comunità albanese – e in particolar modo della redazione di Albania News – al titolo comparso in prima pagina sull’edizione del quotidiano Il Tirreno (edizione Pistoia/ Montecatini) dello scorso 8 febbraio. A comparire in prima pagina a caratteri cubitali è infatti la frase “Al “turista†albanese piace il furtoâ€
– Murdoch contro i topless del (suo) ‘Sun’. «E’ un prodotto del secolo scorso…»
Dal 1970 la «Page 3» del tabloid esibisce una bellezza senza veli. Un tweet del magnate ne decreta (forse) la fine
– Editoria: la lenta agonia dei quotidiani italiani
I dati ADS novembre e dicembre 2012. A subire i cali piu’ pesanti sono le testate a maggiore tiratura. Per Corriere e Repubblica perdite del 3-5%, Sole 24 Ore -8,6%. Unica speranza: gli introiti provenienti da tablet e smartphone. Leggi tabella dati ADS a cura di Wall Street Italia.
– La Fnsi lancia l’asse anti-crisi con Fieg
Un fronte comune con gli editori, a livello associativo, per bypassare la crisi che ha colpito il settore, avviando al contempo il risanamento e «chiedendo al nuovo Parlamento e al nuovo governo un deciso intervento sull’editoria». Questo è il piano d’azione della Federazione […]
– I giornali in Germania hanno ancora motivo di sorridere
Nonostante la recente chiusura del Financial Times Deutschland i giornali in Germania hanno performance di gran lunga migliori rispetto alle altre nazioni in Europa e oltreoceano.
– Arriva InPiù, nuova testata web a pagamento
La testata è diretta da Giancarlo Santalmassi, mentre Innocenzo Cipolletta è presidente del Comitato scientifico. “Oggi comincia una nuova avventura nell’informazione, con Inpiù, la nostra iniziativa all’insegna del ’sapere e’ poteré. – spiega Santalmassi nell’editoriale di benvenuto -. Oggi sapere di più, non attribuisce più potere. Sapere meglio, sìâ€
– La frontiera del data journalism
Le startup giornalistiche sono un motore di open innovation. Paul Bradshaw è un reporter inglese che ha avviato una sperimentazione con un quotidiano online, Birmingham Mail, per scandagliare il territorio alla ricerca di dati da rielaborare e analizzare attraverso il blog Behind The Numbers. Da poco ha pubblicato una mappa sugli standard igienici dei luoghi di ristorazione nella città britannica.
-  Bentivegna: “La politica è ormai in rete. Ma i leader politici sono ancora all’ abc”
Molta presenza, ma poca chiarezza. Ne abbiamo parlato con la docente della Sapienza autrice di “Parlamento 2.0”. “Nessuno ha ancora stabilito se c’è un rapporto tra presenza sul web e voti. Un uso finora prevedibile”. I giudizi sui singoli: “Bersani il più sobrio, Berlusconi fa polverone”
– Comunicazione politica 2.0. Le elezioni 2013 sui social network
La campagna elettorale per le Politiche 2013 è in dirittura d’arrivo: il 24 e 25 febbraio si vota. Tra sondaggi, confronti a distanza e possibili alleanze fervono le attività dei candidati, anche sui social network (via Scoop.it)
– “Grazie a quei dati potremmo scoprire anche chi ama la cioccolataâ€
Sul sito voto2013.lastampa.it sono visualizzazioni semplici di una mole di dati enorme e complessa. Interpretare questi flussi di informazioni e renderli decifrabili è il lavoro di un team di una decina di ricercatori dell’Istituto di Alti Studi IMT di Lucca. A guidarli è Alessandro Chessa, assistant professor di fisica statistica all’IMT e direttore del laboratorio Linkalab, il centro di ricerca dove i Big Data diventano chiavi di lettura per immagini.
– Monti: Ritirare tutte le pubblicità offensive, volgari e sessiste
“Ritiro delle pubblicità offensive, volgari e sessiste”. Così Mario Monti su twitter annuncia il suo nuovo impegno per la parità di genere.
– Gi.U.Li.A. lancia un premio di fotografia
Lo sguardo di Giulia, riservato a fotografe e fotografi italiani o che operano in Italia, è organizzato dall’ associazione Gi.U.Li.A. (Giornaliste Unite Libere e Autonome) e premia una fotografia pensata per la pubblicazione su un giornale, un sito web o un manifesto. Il tema scelto per questa prima edizione è “Chiamala violenza, non amore”….
– Le belle storie del giornalismo visuale premiate al World Press Photo Multimedia 2013
La redenzione di una giovane criminale che riesce a cambiare vita dopo anni di brutalità in una gang guatemalteca, un’orsa grizzly filmata per dieci anni tra le Montagne Rocciose canadesi, la nazionale cinese di ciclismo vincitrice di ben sei ori alle Paraolimpiadi di Londra e una visione rarissima dell’America a colori di fine anni ’30: questi alcuni dei temi protagonisti del World Press Photo Multimedia Contest 2013
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(11 febbraio)
– Il cloud è la nuova frontiera dello scontro tra i colossi
di Flavio Calcagno
E’ guerra senza esclusione di colpi tra Google, Microsoft e Amazon per avere il dominio del settore hi-tech. La nuova frontiera di scontro è costituita dai servizi di “public cloudâ€, tra le aree a rapida crescita dell’information technology
– Google e Yahoo!, insieme per la pubblicità mirata
http://punto-informatico.it/3712300/PI/News/google-yahoo-insieme-pubblicita-mirata.aspx
di Mauro Vecchio
Accordo globale e non esclusivo tra l’azienda di Sunnyvale e la Grande G, che fornirà i suoi strumenti pubblicitari per il piazzamento di display advertising sulle proprietà digitali in viola
– LinkedIn prova i messaggi sponsorizzati
http://www.webnews.it/2013/02/08/linkedin-prova-i-messaggi-sponsorizzati/
di Marco Viviani
Se c’è un social network che ha vinto la scommessa finanziaria questo è LinkedIn. A differenza di altre tech-society come Facebook, Zynga, Groupon, ha dimostrato solide basi economiche fin dalla sua quotazione 18 mesi fa. I risultati dell’ultimo quadrimestre hanno lasciato di stucco persino Jeff Weiner e il suo responsabile finanziario, Steve Sordello: +81% del fatturato rispetto al 2011. Niente da stupirsi, dunque, se stanno lavorando a nuovi strumenti remunerativi.
– La Revue Dessinée: la nouvelle vague del reportage a fumetti
http://www.cafebabel.it/article/43340/revue-dessinee-nouvelle-vague-reportage-fumetti.html
intervista a Christian Cailleaux
La Revue Dessinée, un trimestrale a fumetti, che debutterà il prossimo settembre, presentato in occasione della 40sima edizione del Festival di Angoulême. La promessa editoriale? 200 pagine interamente a fumetti, con reportage inediti, inchieste e rubriche, disponibili su carta e su tablet. Il risultato, a giudicare dall’entusiasmo dei primi sostenitori, sembra garantito.
– Terza pagina, fiore all’occhiello dei quotidiani
 http://it.ejo.ch/8497/nuovi-media/terza-pagina-fiore-allocchiello-dei-quotidiani
di Natasha Fioretti
Per lungo tempo fiore all’occhiello dei quotidiani, centro del dibattito culturale e politico della società civile, le pagine culturali, dopo avere vissuto un ventennio d’oro tra gli anni 80’ e i primi del duemila, sono cadute vittima di un processo di modernizzazione e di ristrutturazione della stampa.
– «Assange sta diventando come Ron Hubbard»
di Marta Serafini
Il fondatore di Wikileaks perde appoggi. Anche quello di Jemima Khan che gli pagò parte della cauzione
– Kapochef: quel modello master/slave che diverte tanto i radical geek
http://www.socialmediaitalia.com/?p=2432
di Giorgio Fontana
Nel video di masterchef che ho visto quello che mi fatto cliccare su STOP è la scena in cui sono al lavoro le squadre degli apprendisti masterchef.
Gli chef, scelti dai master, sono diventati i Kapo di Auschwitz, la più degradante perversione della Shoa, con la quale le vittime diventano correi.
Non fate vedere masterchef ai vostri figli, se per voi non c’è più speranza, che abbiate pietas almeno per loro.
– La ricerca sul giornalismo si reinventa
http://it.ejo.ch/8458/giornalismi/la-ricerca-sul-giornalismo-si-reinventa
da Tina Bettels
Digitalizzazione, partecipazione, interazione, economizzazione e globalizzazione sono alcune delle tendenze che negli ultimi tempi si osservano in ambito giornalistico. In Germania una nuova collana “Attualità . Studi sul giornalismo†(Aktuell. Studien zum Journalismus) dimostra che, non solo il giornalismo, ma anche gli studi che lo analizzano sono obbligati a reinventarsi.
– Marketing, qualche numero su Instagram…e i vincitori sono marche di moda.
http://robertoventurini.blogspot.it/2013/02/qualche-numero-su-instagrame-i.html
di Roberto Venturini
Instagram è sicuramente un app (o ormai, una piattaforma) con una forte trazione sul mercato – che purtroppo non fornisce tutte quelle statistiche che noi markettari vorremmo.
Cercando bene, però, qualcosa si trova.
– Dalla SEO alla “Search Marketing Integrationâ€
http://blog.tagliaerbe.com/2013/02/seo-search-marketing-integration.html?
di Tagliarbe
Il panorama SEO è cambiato, e questo cambiamento più essere riassunto in un solo concetto: integrazione. Search Marketing Integration (SMI) è un termine che inizierà a diffondersi parecchio nel mondo della search.
– Twitter: nella ricerca anche i vecchi tweet
http://www.webnews.it/2013/02/08/twitter-nella-ricerca-anche-i-vecchi-tweet/
di Marco Viviani
Twitter sta implementando la ricerca, sia sull’applicazione mobile che sul sito twitter.com. Una query su Twitter restituisce generalmente i cinguettii inviati fino a una settimana prima, ma nei prossimi giorni dovremmo notare il cambiamento. La società ha annunciato di aver messo a punto un modo per includere i vecchi tweet. Non tutti, ma alcuni.
– TimeSpace, l’incubatore di startup per il giornalismo
http://piazzadigitale.corriere.it/2013/02/08/timespace-lincubatore-di-startup-per-il-giornalismo/
di Stefania Cicco
Chi ha un’idea o un progetto in via di sviluppo nell’ambito dei media ha la possibilità di trascorrere quattro mesi a Manhattan, nella sede del New York Times, e lavorare a stretto contatto con chi si occupa di digitale all’ interno del giornale. E’ quanto annunciato pochi giorni fa dal prestigioso quotidiano statunitense, che ha dato il via a TimeSpace.
 Propaganda elettorale nel giorno delle elezioni: e Twitter?
http://blog.debiase.com/2013/02/propaganda-elettorale-nel-giorno-delle-elezioni-e-twitter/
di Luca De Biase
Come si sa nel giorno delle elezioni non si possono fare comizi elettorali. E non si va in tv. A parte quelli che rompono le regole, le aggirano, le raggirano, che cosa faranno i candidati che hanno un account su Twitter (o Facebook)?
– La popolarità mediatica dei candidati alla presidenza del consiglio
di Pier Luca Santoro
“La popolarità corre sui media†è un’iniziativa realizzata da tre società associate che si occupano di monitoraggio e fornitura della rassegna di stampa, web e video e hanno quindi, in casa, l’ accesso alle 1000 fonti giornalistiche quotidiane più importanti del Paese.
– Elezioni 2013: cresce la partecipazione in rete
di Vincenzo Cosenza
A poche settimane dalle votazioni, la partecipazione dei cittadini in rete va crescendo. Diverse le tendenze sui vari social network ma con un minimo comune denominatore: i temi politici convogliano l’attenzione degli utenti.
– Berlusconi e i giornalisti: un’analisi dello stato del giornalismo italiano
di Francesco Linguiti
Berlusconi è (…) utile per meglio comprendere lo stato delle cose della televisione italiana. Ed è ancor più utile per capire lo stato delle cose del giornalismo televisivo italiano.
– Viaggio al centro del lavoro. Intervista doppia sul precariato di ieri e di oggi
http://www.youtube.com/watch?v=htQJofFZUe8
Il confronto fra Antonio Pizzinato (80 anni), ex segretario della Cgil, ed Ester Castano (22 anni) sul tema del precariato e delle trasformazioni che investono il mondo del lavoro e il sindacato
– Agenda digitale, Pier Luigi Dal Pino (Microsoft Italia): ‘Al prossimo governo chiediamo un Ministro per Internet e per l’innovazione’
di Raffaele Barberio
In una intervista a Key4biz, Dal Pino illustra i passaggi essenziali del Manifesto che Microsoft Italia ha inviato a tutti i partiti e movimenti impegnati in questa campagna elettorale
– Trasparenza della PA, i paletti del Garante privacy: mai online dati su salute o vita sessuale
http://www.key4biz.it/News/2013/02/08/Privacy/pa_trasparenza_garante_privacy_215582.html
Il Garante si è espresso sullo schema di decreto legislativo relativo agli obblighi di trasparenza della PA e ha formulato una serie di richieste per evitare la diffusione ‘sproporzionata’ di informazioni delicate.
– Edicole in sciopero per 30 mila posti di lavoro a rischio
http://www.i-dome.com/articolo/21698-Edicole-in-sciopero-per-30-mila-posti-di-lavoro-a-rischio.html
di Flavio Calcagno
Dal 24 al 26 febbraio è stato indetto lo sciopero delle edicole. La protesta – indetta da Snag Confcommercio, Sinagi (Flc Cgil) e Usiagi Ugl – serve a richiamare l’attenzione sullo stato di profonda crisi in cui versa il settore.
– S.Valentino: fidanzate fake su Facebook ( a pagamento)
http://robertoventurini.blogspot.it/2013/02/svalentino-fidanzati-fake-su-facebook.html
di Roberto Venturini
A San Valentino ti senti solo e sfigato perché il tuo profilo Facebook recita “solo e sfigato/a”? Non c’ è problema. NamoroFake.com (brillante iniziativa brasiliana) si occuperà di procurarti una fake-innamorata (…) così potrai fare colpo sugli amici, far  vedere alle donne che sei uno che becca (nonostante gli occhiali tenuti insieme con lo scotch e la cronica incapacità di fissare una donna negli occhi)…
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(4 febbraio)
– Il cappotto di Google agli editori francesi
http://www.giornalettismo.com/archives/746475/cappotto-di-google-agli-editori-francesi/
di Mazzetta
Era cominciata come una barzelletta, con gli editori francesi, tedeschi e italiani che si erano messi insieme per mungere la grassa vacca di Google, è finita con i francesi che hanno lasciato la compagnia con una tazza di latte dopo aver fatto fuoco e fiamme.
– Google: prove d’intesa con l’antitrust in Europa
http://www.webnews.it/2013/02/01/google-prove-dintesa-con-lantitrust-in-europa/
Joaquin Almunia conferma di aver ricevuto una proposta, da parte di Google, per porre fine all’indagine antitrust che vede coinvolto il motore di ricerca
 – Come stanno i giornali italiani
http://www.ilpost.it/2013/02/01/crisi-giornali-italiani/
di Francesco Marinelli (@frankmarinelli)
Testata per testata, il punto della situazione su crisi, licenziamenti, cassa integrazione, prepensionamenti e assunzioni (pochissime) nei quotidiani
– I social media spostano voti?
http://www.ferpi.it/ferpi/novita/notizie_rp/media/i-social-media-spostano-voti/notizia_rp/45404/9
di Andrea Ferrazzi
Twitter e Facebook non sono mezzi ma ambienti, in cui, a dominare dovrebbe essere il messaggio. In una campagna elettorale che usa in modo massiccio i social network e le loro modalità comunicative, il messaggio è il grande assente. Breve e semplice come un tweet, indipendentemente che si tratti di web o di televisione
– Cura dei contenuti e giornalismo: etica, connessioni e valore
http://senzamegafono.com/2013/01/30/cura-dei-contenuti-e-giornalismi-etica-connessioni-e-valore/
di Lelio Simi
Quando si parla di nuove metodologie o di nuove pratiche per il giornalismo dell’era digitale succede che si debba sottolineare come, quelle stesse “nuove†pratiche, in realtà siano un modo per recuperare e valorizzare cose ben conosciute e attuate nel mondo dell’informazione da molto tempo.
– Cortinametraggio: la Rai premia i booktrailer
http://www.cinegiornalisti.com/magazineonlinevisualizza_new.asp?id=5821
Alla IV edizione del Festival Cortinametraggio, che si terrà dal 13 al 17 marzo a Cortina, ci sarà anche Booktrailer, la neonata sezione della rassegna ideata in collaborazione con Rai Cinema e Rai (Rai 5, Radio 3 e Rai Eri). Ai due migliori Booktrailer in concorso verranno assegnati il “Premio Rai Cinema per la qualità cinematografica†e il “Premio Rai per la comunicazione del libro†del valore di 1.000 euro ciascuno.
– Twitter lancia ‘Vine’: microfilmati da 6 secondi
http://www.itnews.it/news/2013/0126175635233/twitter-lancia-vine-microfilmati-da-6-secondi.html
di Nicola Smeerch Bruno
Twitter sperimenta ancora. Il social network ha lanciato una nuova funzionalità dal nome Vine, un servizio che permette ai suoi utenti di caricare sulla piattaforma videoclip brevissimi della durata di 6 secondi
– Vine e dintorni: il giornalismo in formato Lego
http://puntonave.blogautore.repubblica.it/2013/01/30/vine-e-dintorni-il-giornalismo-in-formato-lego/
di Andrea Iannuzzi
“Notizie senza il giornalismo?â€. A lanciare la provocazione, in una lezione tenuta al Reuters Institute dell’università di Oxford, è stato il pluripremiato giornalista del Guardian Paul Lewis, lezione della quale si può leggere un ottimo resoconto in questo post di Federico Guerrini
– Crowdfunding, nuovo paradigma d’impresa
di Estelle Raffaele
Un fenomeno ancora acerbo in Italia ma molto diffuso negli Stati Uniti: è il crowdfunding, una forma partecipativa di finanziamento dal basso che utilizza il web per finanziare progetti di persone o di organizzazioni
– Pubblicità insufficiente
http://blog.debiase.com/2013/01/pubblicita-insufficiente/
di Luca De Biase
Le piattaforme internettare entrano in gioco in una quantità di forme dello scambio: economico, simbolico, informativo… e spesso si trovano a sostituire vecchi intermediari con nuove regole algoritmiche. Ma se questo è vero, la pubblicità non potrà essere l’unico modello di business.
– I teenager preferiscono Tumblr (a Facebook!)
http://blog.tagliaerbe.com/2013/01/tumblr-facebook.html
di Tagliaerbe
Un recente sondaggio sull’utilizzo dei social, effettuato su 1.038 giovani (546 fra i 13 e i 18 anni e 492 fra i 19 e 25 anni), ha messo in luce che Facebook NON è il social network “per definizioneâ€, visto che Tumblr lo supera di diverse lunghezze.
– Crisi, Thomson Reuters manda a casa tremila dipendenti
I licenziamenti riguarderanno non solo i giornalisti, ma anche il personale amministrativo della società che conta in totale circa 50mila dipendenti. La notizia fa ancora più scalpore perché sottolinea come la crisi incida pesantemente anche sul settore dell’informazione economico-finanziaria.
– Comunicazione politica: tv o social network?
di Francesco Pira
Sembrebbe un dilemma amletico. Alla fine chi vince? Se la televisione è il luogo attraverso cui tutti i politici passano, il terreno di confronto con i cittadini sono però i social network. Che guardano sempre meno la tv ma commentano sempre più, anche in modo graffiante, sul web.
– Spagna, attesa contrazione pubblicità del 7% nel 2013
http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/foreignNews/idITL5N0AYI1N20130129
Un sondaggio curato da Zenith tra i direttori acquisti e marketing dei gruppi media segnala che il mercato pubblicitario non si riprenderà in Spagna prima di aprile 2014. Secondo la ricerca, nel 2013 gli investimenti scenderanno del 7%, quasi il doppio rispetto al -3,6% pronosticato appena due mesi fa.
– I Media Spagnoli Scommettono sul Gioco
http://giornalaio.wordpress.com/2013/02/01/i-media-spagnoli-scommettono-sul-gioco/
di Pier Luca Santoro
Il crollo degli investimenti pubblicitari nella maggior parte delle nazioni del sud Europa, Italia compresa, unitamente al forte calo delle vendite per quanto riguarda la carta stampata, richiedono la ricerca di nuove forme di ricavo, l’abbandono del tradizionale binomio basato su vendite e raccolta pubblicitaria che non basta più.
– WikiLeaks: Assange si candida a prossime elezioni australiane
http://www.unita.it/mondo/wikileaks-assange-si-candida-br-a-prossime-elezioni-australiane-1.481167
Lo ha reso noto WikiLeaks su Twitter, poche ore dopo l’annuncio della data del voto da parte del premier australiano Julia Gillard. Le elezioni sono in programma il 14 settembre.
– Nasce “good morning Italia”, esperimento di informazione online
La newsletter mattutina (www.goodmorningitalia.it ), con abbonamento gratuito, è un “concentrato di notizie†pensato per dotare i lettori di tutte le informazioni necessarie ad affrontare le ’sfide’ della giornata.
– Il mobile advertising cresce del 55% e sfiora i 90 milioni di euro
Con una crescita del 55% nel 2012, la pubblicità veicolata sul cellulare sfiora i 90 milioni di euro, conquistando anno su anno sempre più spazio sul digital (attualmente copre il 7% degli investimenti ma nel 2013 si stima arriverà a quota 10%)
– Internet, il grande metronomo dell’informazione
http://it.ejo.ch/8452/nuovi-media/internet-il-grande-metronomo-dellinformazione
di Piero Macri
Ma cosa è accaduto alla stampa? L’industria della carta era strutturata in base a una logica di scansione temporale. Quotidiani, settimanali, mensili. La frequenza nella pubblicazione determinava il modo di fare informazione. Tutto questo non è più vero. Per quanto ancora continuino a esistere edizioni cartacee basate su frequenze temporali diversificate, questo tipo di giornalismo è sempre meno sostenibile
– “I giornalisti devono ascoltare la reteâ€. Intervista a Pierluca Santoro
http://giornalaio.wordpress.com/2013/01/31/intervistato/
Su «OggiScienza», la testata che viene realizzata da Sissa Medialab, una intervista a Pier Luca Santoro sulla Rete, l’utilizzo dei social network da parte dei quotidiani e il mutamento del ruolo del giornalista
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(28 gennaio)
 – Il fascino della storia di Olivetti
http://lucadebiase.nova100.ilsole24ore.com/2013/01/il-fascino-della-storia-di-olivetti.html
di Luca De Biase
Molti hanno notato il filmato che ricostruisce la storia della Programma 101, il primo personal computer della storia, uscito nel 1965 e diventato un successo straordinario, soprattutto negli Stati Uniti, con una vendita di 44 mila pezzi. Il gruppo guidato da Pier Giorgio Perotto all’Olivetti è entrato nella storia dell’informatica.
– Google cresce del 36% grazie alla pubblicitÃ
http://www.ictbusiness.it/cont/news/google-cresce-del-36-grazie-alla-pubblicita/30348/1.html
di Elena Re Garbagnati Â
L’ azienda di Mountain View mette a segno una crescita dei ricavi del 36 per cento negli ultimi tre mesi del 2012, e chiude con un utile netto di 2,89 miliardi di dollari. L’unica nota stonata è la perdita della divisione Motorola Mobility, ma c’è fiducia per una ripresa.
– Novembre nero per la pubblicità in tv, il mercato crolla del 14% e Mediaset perde il 16,6%
http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp
di Andrea Montanari
L’ ultimo trimestre del 2012 in termini di raccolta pubblicitaria sarà davvero nero. La conferma arriva dai dati Nielsen Media Research relativi al periodo gennaio-novembre: il saldo totale degli investimenti, 6,834 miliardi, presenta una contrazione del 14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
– L’advertising di protesta diventa Subvertising e Brandalism in Gran Bretagna
di Eugenio Pozzilli
Si chiama Brandalism, ed è un movimento di protesta contro il comune advertising, a cui oppone il proprio Subvertising. Padri ispiratori sono il Dadaismo, il Situazionismo, e un’abbondante dose di Guerriglia Marketing e Street Art.
– Svezia, canone TV anche per tablet e PC
http://www.webnews.it/2013/01/23/svezia-canone-tv-anche-per-tablet-e-pc/
La Svezia potrebbe aver dato vita ad una normativa destinata poco per volta a diventare una forte tentazione in tutta Europa. Così come in Italia si era già temuto nei mesi passati, infatti, in Svezia il legislatore ha voluto estendere anche a pc e tablet quello che in Italia è denominato “Canone RAIâ€.
– Il giornalismo digitale e il suo scalpitante pubblico connesso
http://www.mediaduemila.it/?p=11833
di Sergio Splendore
Alcuni studiosi intravedono negli esiti delle pratiche messe in atto dai prosumers non solo un cambiamento dei media (e di conseguenza un cambiamento nei modi in cui dobbiamo concepirli), ma addirittura un cambiamento culturale tout court. Il riferimento ovvio è a Jeremy Jenkins e al suo Cultura Convergente (2006).
– Civic hacker in Usa
http://webcartografie.wordpress.com/2013/01/23/civic-hacker/
La Casa Bianca lancia un appello per riunire civic hacker e istituisce il National Day of Civic Hacking nei giorni 1-2 giugno. Spiega che chiederà agli hacker civici di rivolgere più attenzione anche alle comunità locali negli Stati Uniti: esiste una lunga tradizione di sviluppatori software che contribuiscono ad affrontare emergenze nei paesi in via di sviluppo. Il traguardo è di promuovere trasparenza, partecipazione e collaborazione tra pubbliche amministrazioni, startup e cittadini
– Il Centro Europeo di Giornalismo per la cooperazione allo sviluppo
http://www.galileonet.it/agendas/51013231a5717a3068000060
Il Centro Europeo di Giornalismo (European Journalism Centre, EJC) è lieto di annunciare di aver ricevuto un sostegno finanziario da parte della Fondazione Bill & Melinda Gates finalizzato a promuovere attività giornalistiche nell’ambito dello sviluppo globale e degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite. Nel 2013, l’EJC lancerà un progetto di sovvenzioni sostenuto dalla Fondazione Gates.
– A Firenze un seminario per riflettere sulle prospettive di un’informazione multiculturale in Toscana
Associazioni e media multiculturali toscani si incontrano sabato 2 febbraio a Firenze per condividere prospettive ed esigenze nell’ambito del seminario conclusivo del progetto europeo Media4us, promosso da Cospe e Regione Toscana, dal titolo “Quale prospettiva per un’informazione multiculturale in Toscanaâ€.
– La metà delle PMI italiane usa software contraffatto
di Antonia Fontana
Secondo le stime del Business Software Alliance il 48% delle imprese italiane utilizza software contraffatto, contro la media del 34% attestata nel resto d’Europa. Si tratta, dunque, di una cifra piuttosto considerevole che non può non ripercuotersi negativamente sull’intero sistema produttivo del
– Facebook e la memoria
http://blog.tagliaerbe.com/2013/01/facebook-memoria.html
di Tagliaerbe
Da uno studio dell’Università di San Diego emerge che gli status update di Facebook si ricordano 1 volta e mezzo meglio delle frasi di un libro e 2 volte e mezzo meglio dei volti delle persone. I ricercatori si sono detti molto sorpresi del risultato, affermando addirittura che “questo tipo di lacune nella memoria sono paragonabili alle differenze che intercorrono fra chi soffre di amnesia e chi ha una memoria normaleâ€.
– Assange: ‘bugie su bugie nel film su Wikileaks’
Durante un incontro, chiaramente in videoconferenza vista la sua situazione, con l’università di Oxford, Julian Assange boccia il film “The Fith Estateâ€. Parla di un chiaro attacco contro Wikileaks e contro il suo staff.
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(21 gennaio)
– Una nuova narrativa per il giornalismo digitale
http://it.ejo.ch/8243/nuovi-media/una-nuova-narrativa-per-il-giornalismo-digitale di Sara Sbaffi  “La stampa quotidiana era la regina del giornalismo. Era. Oggi occorre far riferimento all’ ‘always on’, al sempre connessi, con labilissimi legami con il senso del luogo e con un’attenzione particolare ai linguaggi, anche giornalistici, ma rigorosamente al plurale e aperti a qualunque contaminazioneâ€.
– Paradossi e Indicazioni
http://giornalaio.wordpress.com/2013/01/19/paradossi-e-indicazioni/ di Pier Luca Santoro  Se la settimana scorsa era il «The Guardian» a puntare sulla carta con una campagna pubblicitaria per promuovere i supplementi del fine settimana del quotidiano e dell’ «The Observer», di proprietà dello stesso gruppo, ora è addirittura il quotidiano con il maggior numero di utenti unici al mondo a suggerire che per aumentare il traffico, le visite al proprio sito aziendale la cosa migliore da fare sia quella di promuoverlo sulla carta.
 – Narrazione e prove: il good journalism di Meyer
http://datajcrew.sudmediatika.it/?p=2103 di Martina Cavanna  Per quasi un secolo i giornalisti di precisione hanno considerato i giornalisti narrativi come loro “nemici naturaliâ€. La divisione tra i due generi appariva assoluta, finché Philip Meyer, uno dei padri del data journalism, non ha proposto una unificazione dei due generi sotto il nome di “Evidence-based narrativeâ€. Il giornalista è arrivato alla conclusione che non per forza un genere debba escludere l’altro.
– Long journalism e qualità dell’ informazione
http://giornalaio.wordpress.com/2013/01/20/avercelo-lungo/ di Pier Luca Santoro  E’  sensato ricercare una correlazione tra lunghezza degli articoli e qualità  dell’informazione? A questa domanda ha cercato di dare una risposta «Colombia Journalism Review» che ha analizzato gli articoli di lunghezza superiore alle 2mila parole pubblicate su «The New York Times», «The Wall Street Journal», «The Washington Post» e «The Los Angeles Times», dal 2003 al 2012.
– Dopo Newsweek vacilla anche il Time
http://it.ejo.ch/8350/nuovi-media/dopo-newsweek-vacilla-anche-il-time di Natascha Fioretti  I giornalisti del noto settimanale d’informazione e di approfondimento Time non si aspettino gli usuali aumenti di stipendio per il 2013, semmai tagli e licenziamenti per una drastica riduzione dei costi. È quanto secondo il New York Post e il Wall Street Journal sta accadendo al settimanale Americano della Time Inc. con la più larga diffusione a livello mondiale e una readership di 25 milioni di lettori.
– Facebook Graph Search, il motore di ricerca (fra le connessioni) di Facebook
http://blog.tagliaerbe.com/2013/01/facebook-graph-search.html di Tagliaerbe  Attenzione: quando si parla di “motore di ricerca di Facebook†NON si parla di qualcosa simile a Google, come il lettore più disattento potrebbe pensare. Graph Search NON cerca fuori da Facebook, ma fra i big data che negli anni il social ha raccolto grazie alle attività dei suoi moltissimi utenti.
– OTT e fisco: la Francia pensa a tassa sui profitti generati dai dati degli utenti
http://www.key4biz.it/News/2013/01/18/Net_economy/ott_tasse_web_company_215073.html di Alessandra Talarico  Le web company come Google, Amazon, Facebook e altre, che pagano tasse irrisorie rispetto ai loro profitti, potrebbero essere presto sottoposte a un regime fiscale fondato sulla raccolta dei dati che sfruttano per il loro business
– Polonia. Operatore mobile ritira pubblicità Lenin
http://it.euronews.com/2013/01/15/polonia-operatore-mobile-ritira-pubblicita-lenin/  Una pubblicità che lascia il segno. Ma quella dell’operatore di telefonia mobile polacco Heyah che mostra Lenin in versione fumetto ha colpito non troppo positivamente in un Paese che ha ricordi poco gradevoli dell’Unione Sovietica. L’operatore telefonico ha promesso di ritirare la campagna pubblicitaria.
– Novembre nero per la pubblicità in tv, il mercato crolla del 14% e Mediaset perde il 16,6%
http://finanza.tiscali.it/news/dettaglio_news.asp?id=201301181646534042&chkAgenzie=TMFI&tipoNews=CAL  L’ultimo trimestre del 2012 in termini di raccolta pubblicitaria sarà davvero nero. La conferma arriva dai dati Nielsen Media Research relativi al periodo gennaio-novembre: il saldo totale degli investimenti, 6,834 miliardi, presenta una contrazione del 14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
– L’Istat “riconosce†e classifica le nuove professioni giornalistiche
http://www.iconfronti.it/listat-riconosce-e-classifica-le-nuove-professioni-giornalistiche/ di Barbara Ruggiero  L’Istat aggiorna la classificazione delle professioni in Italia e inserisce – tra i lavori – il redattore ufficio relazioni con il pubblico, l’addetto ufficio stampa per le istituzioni e il portavoce nelle amministrazioni pubbliche.
– Giornalismo, “un mestiere pericoloso†tra libertà d’espressione e reputazione
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/18/giornalismo-mestiere-pericoloso-tra-liberta-despressione-e-reputazione/474203/ di Luigi Franco  Gli avvocati Caterina Malavenda e Marco Melzi d’Eril sono intervenuti al seminario sul loro libro “Le regole dei giornalisti”, sui rischi del mestiere dell’informazione. Dalla diffamazione alle nuove problematiche sorte con l’avvento di Internet
– Willingness to Pay in Italia
http://mdplab.blogspot.it/2013/01/willingness-to-pay-in-italia.html di Marco Dal Pozzo  Anche in Italia siamo disposti a pagare contenuti. È evidente, però, come si è già detto, che devono essere create le condizioni per cui davvero si sia disposti a pagare denaro. Comunque, il fatto che ci sia una predisposizione al pagamento mi dice che sono piu’ pronti i lettori che gli editori.
– Tv, lo ‘strano’ caso de La7: audience su, pubblicità giù
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/19/tv-lo-strano-caso-de-la7-audience-su-pubblicita-giu/474714/ di Nicola D’Angelo  Aumenta l’audience diminuiscono gli introiti, strano paradosso quello de La7. E per come si sono messe le cose (Berlusconi pienamente in campo, la Rai in balia del centro, il Pd che nella migliore delle ipotesi confonde l’antitrust con il pluralismo) non c’è da essere ottimisti.
– L’ equo compenso e’ legge. Ma la battaglia continua
http://www.facebook.com/notes/giornalisti-freelance-httpfreelance20ningcom/lequo-compenso-e-legge-ma-la-battaglia-continua-di-maurizio-bekar/10151370317609904 diMaurizio Bekar  Ciò che due anni fa pareva un miraggio, ora è realtà : l’equo compenso per i freelance sarà sancito per legge. E’ questo il risultato straordinario di una paziente azione che ha visti impegnati in vario modo Ordine, Fnsi, parlamentari e movimenti di freelance e precari. Il tutto con buona pace di chi – spesso dietro le quinte – ha fatto pressioni per bloccare o sgonfiare la portata di questo indispensabile provvedimento a tutela dei diritti del lavoro. Ora però la battaglia deve continuare: la legge infatti adesso va applicata. E i nodi da affrontare sono ancora molti.
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(14 gennaio)
– Tutto per 10 minuti
http://www.bookcafe.net/blog/blog.cfm?id=1653 di Giuseppe Granieri  «I grandi gruppi editoriali che pubblicano quotidiani di carta», scrive Henry Blodget, «stanno combattendo per soli 10 minuti di attenzione al giorno dell’americano medio». Secondo Henry, il numero più importante per descrivere lo stato del mondo delle news è 70, esattamente quanti sono i minuti che un americano in media dedica a informarsi. Di questi 70 minuti la Tv ne conquista 32, l’online 13 (in crescita rapida) e la carta 10 (in discesa a precipizio).
– Dati, informazione, conoscenza. Giornalismo e cittadinanza per passare all’azione
http://blog.debiase.com/2013/01/dati-informazione-conoscenza-giornalismo-e-cittadinanza-per-passare-allazione/ di Luca De Biase  La mediasfera è fatta per la circolazione di dati, informazioni, conoscenza. Lo scopo di un progetto editoriale oggi deve tener conto delle mutazioni intervenute negli equilibri tra questi elementi.
– L’Architettura dell’Informazione: una risorsa per i giornalisti (e non solo)
http://federicobadaloni.blog.kataweb.it/snodi/001734/architettura-dell-informazione-giornalismo-comunicazione.html  Federico Badaloni ha pubblicato sul suo blog – Snodi – una mini-serie di articoli dedicata al contributo che l’Architettura dell’Informazione può dare al giornalismo e ai comunicatori. Nella prima puntata Badaloni, giornalista e architetto dell’ informazione nel Gruppo Espresso, affronta il tema della produzione dei contenuti destinati ad un ambiente digitale; nella seconda la possibilità di costruire e rappresentare il contesto dell’informazione attraverso un sistema di relazioni fra i contenuti. Mentre nella  terza e ultima parte il tema è quello dei processi di lavoro.
– Usa, giornalista politico lancia blog senza pubblicità . Boom di abbonamenti
http://www.adginforma.it/prima-pagina-mainmenu-14/new-media-mainmenu-57/3647-usa-giornalista-politico-lancia-blog-senza-pubblicita-boom-di-abbonamenti.html  L’informazione on-line a pagamento è una sfida possibile. Almeno stando alle prime sei ore di vita del blog “The dish†curato dal notista politico Andrew Sullivan. Nei primi minuti dopo aver lasciato il sito del Daily Beast, che ha ospitato il blog del noto giornalista negli ultimi anni, “The Dish†ha accumulato 100mila dollari di finanziamento.
–  Pirateria e pubblicità : le relazioni pericolose
http://www.webnews.it/2013/01/11/pirateria-e-pubblicita-le-relazioni-pericolose/ di Giacomo Dotta  Una ricerca mette in luce le relazioni compromettenti tra canali di advertising e siti pirata: Google e Yahoo nella top 10 dei canali più utilizzati.
– Nuovi media e vecchi pregiudizi
http://www.unipd.it/ilbo/content/nuovi-media-e-vecchi-pregiudizi  Internet, lavoro, vita privata. Come le nuove tecnologie cambiano il nostro mondo (Il Mulino 2012) di Stefana Broadbent, scienziata sociale e antropologa dell’ University College London, è molto efficace nel rovesciare alcuni dei luoghi comuni più diffusi sugli effetti dell’ esplosione dei mezzi di comunicazione orizzontali.
– Nuove Fonti di Ricavo per l’Industria dell’informazione
http://giornalaio.wordpress.com/2013/01/10/nuove-fonti-di-ricavo-per-lindustria-dellinformazione/ di Pier Luca Santoro  Alan Rusbridger, editor-in-chief del «The Guardian», durante l’open weekend promosso dal quotidiano anglosassosone a marzo dell’anno scorso, chiedeva cosa le persone fossero disposte a dare ai giornali in cambio delle notizie, elencando come scelte possibili: soldi, tempo e informazioni.
– Social TV: guida alla nuova TV nell’era di Facebook e Twitter
http://www.chefuturo.it/2012/07/c-era-una-volta-la-rai-questa-invece-e-la-storia-della-social-tv-dalla-a-alla-z/  Martedì 15 gennaio verrà presentato a Roma (libreria IBs, Via Nazionale) il nuovo libro di Giampaolo Colletti e Andrea Materia “Social TV: guida alla nuova TV nell’era di Facebook e Twitterâ€, edito dal Gruppo 24 ORE. Â
– Previsioni sui Social Media per il 2013
http://blog.tagliaerbe.com/2013/01/previsioni-social-media-2013.html di Tagliaerbe  Dopo le previsioni su Inbound Marketing e SEO di 2 giorni fa, oggi è il turno delle Social Media Predictions for 2013, fatte da 21 illustri personaggi del settore e raccolte su Social Media Examiner.
– Le domande scomode e la lezione di giornalismo data da una sedicenne
http://www.linkiesta.it/stasi#ixzz2HZorTjtQ http://www.linkiesta.it/stasi di Silvia Fabbi  Elisa Skott ha 16 anni e, nell’isola tedesca dove vive, scrive sul giornalino della scuola, che tira appena 50 copie. Eppure ha dato una lezione di giornalismo, facendo al sindaco la domanda (sul suo passato nella Stasi) che nessuno aveva il coraggio di fare. Risultato? Crisi in giunta e presa di posizione di Berlino.
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(7 gennaio)
– La mappa dei social network nel mondo – dicembre 2012
http://vincos.it/2012/12/31/la-mappa-dei-social-network-nel-mondo-dicembre-2012/?ac=1&sig=47e486c04b096747e5eeb1df3970a30c0a2c0788 di Vincos  La mappa dei social network leader nelle nazioni del mondo diventa sempre meno colorata: le reti dominanti diminuiscono, accrescendo il proprio vantaggio rispetto ai concorrenti. Nel 2009 erano 17 i social network leader in qualche paese del mondo, ora sono soltanto 5. Altre mappe qui: http://webcartografie.wordpress.com/2013/01/04/le-mappe-della-settimana-social-network-votazioni-sherlock-holmes/
– ‘’Il 2013 sarà l’anno del mobileâ€â€¦ oppure no?
http://blog.tagliaerbe.com/2012/12/2013-anno-del-mobile.html di Tagliaerbe
– Crowdadvertising: come la pubblicità può diventare motore del Paese
http://www.huffingtonpost.it/alessandro-rimassa/crowdadvertising-come-la-_b_2342143.html?utm_hp_ref=italy di Alessandro Rimassa  Cos’è il crowdadvertising? Un modo di comunicare il proprio brand miscelando pubblicità , comunicazione e corporate social responsibility. Un’azienda nota sostiene cioè alcune aziende in erba (per tipologia o per scelta diretta): quando l’idea raggiunge su Eppela un finanziamento pari al 50 percento di quello richiesto, il brand noto interviene e dà all’altro 50%.
– “Geniusâ€, la peggior pubblicità del 2012
http://www.iphoneitalia.com/genius-la-peggior-pubblicita-del-2012-444233.html  Il Wall Street Journal ha stilato la classifica delle migliori e peggiori pubblicità del 2012, dando ad Apple il premio meno ambito: lo spot “Genius†è stato infatti premiato come il peggiore di tutto il 2012.
Cronaca di un giornalicidio
http://pubblicogiornale.it/pubblico/pubblico-cronaca-di-un-giornalicidio/?ac=1&sig=47e486c04b096747e5eeb1df3970a30c0a2c0788  Cronaca surreale di un giornalicidio. Perché la breve vita di Pubblico non è solo la vicenda di un quotidiano che non ha avuto la fortuna sperata nelle edicole, me è soprattutto la storia di un disastro imprenditoriale.
– Ossigeno, bilancio di un anno di lavoro
http://www.ossigenoinformazione.it/wp-content/uploads/2012/12/I_DATI_AGGIORNATI_DI_OSSIGENO.pdf  Dal 1 gennaio 2012 Ossigeno ha segnalato in Italia 147 intimidazioni e 315 giornalisti coinvolti. Nel 2011 le intimidazioni sono state 95 ed i giornalisti coinvolti 324 – Leggi i loro nomi, le loro storie, i loro articoli
– Equo compenso: è legge (pubblicata sulla Gazzetta)
http://www.nuovainformazione.it/lavoro/autonomo/equo-compenso-e-legge-e-da-oggi-e-anche-in-gazzetta/  La legge sull’equo compenso è stata pubblicata oggi sulla Gazzetta Ufficiale e entrerà in vigore il 18 gennaio. Da tempo i colleghi liberi professionisti aspettavano questo momento, anche se ormai era cosa fatta, soprattutto dopo l’annuncio della firma della normativa da parte del presidente Napolitano avvenuta il 31 dicembre scorso. Il testo della Legge 31 dicembre 2012, n. 233
– Snow Fall, Long-Form Journalism, e-Singles e in Italia?
http://giornalismonarrativo.wordpress.com/2012/12/31/snow-fall-long-form-journalism-e-singles-e-in-italia/  La novità degli ultimi giorni in tema di long-form journalism è stata senz’altro l’articolo “Snow Fall†di John Branch pubblicato online dal New York Times lo scorso 17 dicembre. L’operazione ha ricevuto molta attenzione tra i nostri addetti ai lavori ed esperti media, in primis il post di Pier Luca Santoro, LSDI e la nota di Luca De Biase. La cosa che è passata un po’ inosservata da noi è che quello stesso articolo, con alcune aggiunte, è anche un ebook, frutto dell’accordo che il Times ha stretto con Byliner, una delle startup nata all’inizio del 2011 e ormai editore di successo con 45 titoli all’attivo in 2 anni, nonché aggregatore e social dedicato all’informazione di qualità .
– Scovare i trend del 2013 usando Google Analytics
http://blog.tagliaerbe.com/2013/01/google-analytics-trend-2013.html di Tagliaerbe  Uno dei suggerimenti di Jeff Walker, pubblicato proprio qualche giorno fa su questo blog, è quello di imparare a leggere i dati che i vari sistemi di analytics ci forniscono, anziché procedere “a nasoâ€. Spesso siamo infatti vittime della nostra supponenza, del “per me la tendenza è quellaâ€, quando basterebbe invece aprire Google Analytics, entrare in qualche menu ed osservare i trend.
– Google, Yahoo!, advertising e pirateria online
http://www.webnews.it/2013/01/03/google-yahoo-advertising-e-pirateria-online/ di Cristiano Ghidotti  Una ricerca condotta dalla USC mostra la presenza di advertising gestito da Google e Yahoo! su numerosi siti dedicati alla diffusione di materiale pirata.
– Google- Ftc: accordo su brevetti e pubblicità in Usa
http://www.lastampa.it/2013/01/04/tecnologia/google-ftc-accordo-su-brevetti-e-pubblicita-in-usa-DHCnLDmBeLbDeHcNSJX7CL/pagina.html  Gli algoritmi utilizzati per la ricerca sul web non violano le leggi. Google ha trovato un accordo su due patteggiamenti con la Federal Trade Commission, l’organismo americano che vigila contro comportamenti anti-concorrenziali ponendo fine a indigini in corso da circa due anni. Le trattative per un’intesa con le autorità europee sono invece ancora in corso.
– Hacks and Hackers, 8 gennaio 2013 a Milano
http://www.meetup.com/Hacks-Hackers-Milano/events/96399422/  HacksHackers – Progetti per migliorare Milano e la Lombardia / La quarta edizione degli appuntamenti di HH Milano punta a lanciare gruppi di lavoro intorno a tre progetti. Più che presentazioni, delle call to action per trasformare idee e prototipi in prodotti che vanno dall’editoriale al civico. Sempre con un’occhio al business plan
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(24 dicembre)
– Giornalismo, inchieste on line cercansi
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/trentino/2012/12/22/Giornalismo-inchieste-line-cercansi_7990994.html  La Fondazione Ahref di Trento lancia un concorso di ‘citizen journalism’ dedicato a proposte di inchieste multimediali, originali ed inedite, su tematiche di attualita’ di rilievo nazionale caratterizzate da un forte impatto sociale e civico. Il concorso, aperto fino al 25 gennaio, vuole incentivare la produzione di informazione civica in rete di qualita’, disponibile per tutti. In palio ci sono 3.000 euro.
– Twitter, quanti falsi profili: il Cnr ora va a caccia dei fake
http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/12/21/news/smascherare_falsi_account_twitter-49160925/ di Mauro Munafò  Via a un progetto di ricerca originale per elaborare un metodo scientifico per smascherare gli account non umani. Partendo da un gruppo di account di cui si sappia per certo quanti sono quelli reali. Ecco come partecipare.
– Nuovi problemi per la pubblicità di Google, ma arriva una soluzione per i click involontari
http://www.assodigitale.it/2012/12/17/nuovi-problemi-per-la-pubblicita-di-google-ma-arriva-una-soluzione-per-i-click-involontari/  Google ha messo a punto “confirmed clicksâ€, un sistema che consiste nel chiedere tramite una finestra di dialogo a un utente che ha cliccato una prova volta sul banner pubblicitario se lo ha fatto apposta oppure inavvertitamente; nel primo caso, l’utente dovrà dare esplicita conferma di voler accedere a una pagina sponsorizzata, nel secondo il banner verrà chiuso.
– Il marketing del dolore su Facebook
http://www.minimarketing.it/2012/12/il-marketing-del-dolore-su-facebook.html di Gianluca Diegoli  Forse sarà capitato di incontrarne anche a voi, di post di gente (di solito quasi-famosi, starlette, ecc.) che sfrutta l’ingenuità delle persone per fare like baiting, per aumentare il proprio EdgeRank, per guadagnare fan e fare in modo che i propri post successivi abbiano così più visibilità naturale in Facebook…
– La qualità degli Open Data
http://segnalazionit.org/2012/12/la-qualita-degli-open-data/ di Vincenzo Patruno e Daniele Frongia  Open Data non vuol dire soltanto rendere pubblici i dati. Una caratteristica fondamentale degli Open Data è infatti quella del riuso. I dati resi pubblici dalle PA devono in altre parole poter essere riutilizzati senza restrizioni e per qualunque scopo.
– Instagram, la pubblicità e il nostro terrore di essere sfruttati
http://cultura.blogosfere.it/2012/12/instagram-la-pubblicita-e-il-nostro-terrore-di-essere-sfruttati.html di Valeria Sirabella  ‘’ È il finimondo: si va ora in giro dicendo che Instagram vende le nostre foto e neppure ci paga, in altre parole ci sfrutta’’.
– Instagram blocca tutto: niente pubblicità con le tue foto
http://gadget.wired.it/news/applicazioni/2012/12/21/instagram-blocca-tutto-niente-pubblicita-con-le-tue-foto-65487.html  Il co-fondatore di Instagram completa la retromarcia e annulla l’annunciata iniziativa di utilizzare le (nostre) foto per fare pubblicità . “All’inizio della settimana abbiamo presentato la nuova policy sulla privacy e i nuovi Termini di Servizio, ma è stato abbastanza chiaro che abbiamo fallito in quella che ritengo una delle nostre maggiori responsabilità : comunicare chiaramente le nostre intenzioni”, scrive Kevin Systrom.
– Wikileaks, assange: nel 2013 pubblicheremo un milione documenti
http://www.trtitalian.com/trtworld/it/newsDetail.aspx  Lo ha annunciato il fondatore Julian Assange durante un discorso di 15 minuti dal balcone dell’ambasciata dell’Ecuador a Londra.
– Wikileaks sbarca a Hollywood: pioggia di film su Assange
http://www.lastampa.it/2012/12/21/tecnologia/wikileaks-sbarca-a-hollywood-pioggia-di-film-su-assange-qyYVklcjKuwT5PbRezgsYK/pagina.html di Claudio Leonardi  La storia di Wikileaks e del suo fondatore, Julian Assange, sta per invadere cinema e televisioni. L’industria dell’intrattenimento prepara film, documentari e fiction sul protagonista del più clamoroso caso di esposizione di documenti segreti della storia, e non c’è da stupirsi.
– Relazioni pubbliche Lab: Tendenze e previsioni 2.0
http://www.ferpi.it/ferpi/novita/notizie_rp/media/rp-lab-tendenze-e-previsioni-20/notizia_rp/45275/9 di Gabriele Cazzulini  Il 2012 del web è stato un anno pirotecnico, funambolico, spericolato, ardito. Un anno “dannunzianoâ€. Un anno che ha insegnato molto. Ecco perchè conviene ragionare insieme sulle tre principali tendenze del web 2012. Non tanto per parlare di storia. Ma per capire come sarà il 2013.
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(17 dicembre) Â Â
– Borse di studio Google per giornalisti di nuova frontiera
http://pinobruno.globalist.it/2012/12/borse-di-studio-per-giornalisti-di-nuova-frontiera/  Google mette a disposizione otto borse di studio per il Journalism Fellowship 2013, destinate a a chi vuole confrontarsi con il giornalismo investigativo e le nuove frontiere della professione (open data journalism, online freedom of expression, new business models for the industry). Il termine per la presentazione delle domande è il 31 gennaio 2013. Ogni singola borsa di studio consiste in 7,500 dollari per corsi intensivi di dieci settimane tra giugno e Agosto 2013, più  1000 dollari di contributo per le spese di viaggio.
– Il caso dell’app del Guardian su Facebook. Un successo controproducente
http://blog.debiase.com/2012/12/il-caso-dellapp-del-guardian-su-facebook-un-successo-controproducente/ di Luca De Biase  Istruttivo il caso dell’app che il Guardian ha pubblicato sul social network Facebook. Ha avuto un successo enorme, sulle prime, con milioni di lettori giudicati “nuovi†per i contenuti del giornale britannico. È seguita una flessione, ma un paio di milioni di lettori sono restati fedeli alla app. Ora però il Guardian ha deciso di chiudere sostanzialmente l’esperienza. Motivo? Il giornale britannico non può accettare il livello di controllo che gli algoritmi della piattaforma Facebook esercitano sui suoi contenuti. (via Lelio Simi)
– Libertà è partecipazione/ Intervista a Frank La Rue
http://ilpuntontc.com/esteri/5872-lintervista-a-frank-la-rue-liberta-e-partecipazione.html di Giorgio Velardi  «The worst case». Il caso peggiore. Frank La Rue, il relatore speciale dell’Onu per la protezione della libertà d’espressione e di stampa, usa queste tre parole quando parla dell’Italia. Focalizzandosi, in particolare, sulla concentrazione del potere mediatico nel nostro Paese.
– Dieci anni di creative commons
http://webcartografie.wordpress.com/2012/12/13/dieci-anni-di-creative-commons/ di luca dello iacovo  Si avvicina il decennale delle licenze creative commons: la prima è stata varata il 15 dicembre del 2002. Sono state decisive per la condivisione della conoscenza e, più di recente, per il decollo degli open data. La Creative Commons Fondation è stata un laboratorio di talenti.
– Un’ indagine Agcom sulla pubblicità , ignorata. Per ora anche dagli editori.
http://marcomele.blog.ilsole24ore.com/2012/12/unindagini-agcom-sulla-pubblicit%C3%A0-ignorata-per-ora-anche-dagli-editori.html di Marco Mele  Nel 2011 la raccolta pubblicitaria su Internet ha superato quella sui quotidiani e quella sui periodici. L’indagine conoscitiva dell’Agcom sul mercato pubblicitario contiene un’analisi attenta e articolata sul funzionamento del mercato, sia sul versante della domanda (il ruolo dei centri media) che su   quello dell’offerta
-In arrivo la pubblicità su Instagram
http://www.techgenius.it/42363/in-arrivo-pubblicita-instagram/ di Salvatore Scotto  La signora Carolyn Everson, responsabile del marketing di Facebook, ha confermato la campagna di “monetizzazione†che sta per invadere anche l’app Instagram. Fino ad ora la condivisione delle foto tramite quest’app era senza pubblicità , ma presto potrebbe non essere più così.
– 10 post in italiano su come scrivere bene online
http://webpersignore.wordpress.com/2012/09/14/come-scrivere-bene-online/?_tmc=TObIXSjudyLOvywe6703nsI3HQR46rFjQs44QtSU6qA di Rachele Muzio  Dieci ottimi articoli su come affrontare lo schermo bianco. Leggerezza, rapidità , esattezza, visibilità , molteplicità di calviniana memoria fanno capolino fra le parole di chi scrive in rete per lavoro e per diletto (via Lelio Simi)
– Crisi dei periodici, il Canada come l’ Italia
http://futurodeiperiodici.wordpress.com/  Il maggiore editore canadese, presente anche negli Usa, il quarto del Nord America, affronta il calo della pubblicità nei periodici, chiude testate, si concentra sui brand forti. Sembra la fotocopia della situazione italiana.
 - Australia, Wikileaks vuole diventare partito e Assange punta al Senato
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/13/australia-wikileaks-vuole-diventare-partito-e-assange-punta-al-senato/445677/ di Lettera22 per il Fatto  Lo conferma lo stesso fondatore dell’organizzazione che divulga documenti segreti che ha aggiunto che diverse personalità di spicco del suo Paese hanno già dato la loro disponibilità per corre alle elezioni. Manca solo la scelta della circoscrizione
 – Giornalisti minacciati. Pietro Grasso, per proteggerli serve una legge ad hoc
http://www.ossigenoinformazione.it/?p=16833 di Matteo Finco  Per proteggere i giornalisti italiani da minacce e intimidazioni così gravi e diffuse “si avverte la necessità di una legge, da studiare bene, che abbia l’obiettivo di sanzionare chi ostacola la libertà di informazioneâ€, ha detto il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso al convegno “Mafia e Informazione. I giornalisti minacciati e le notizie oscurateâ€, che si è svolto oggi nella sala “Caduti di Nassirya†di Palazzo Madama, sede del Senato.
 – Vermibus, l’artista che traduce la pubblicità in arte
http://www.romagnanoi.it/news/Lifestyle/739398/Vermibus-l-artista-che-traduce-la-pubblicit%C3%A0-in-arte.html  Raccoglie per le strade di Berlino i manifesti pubblicitari, li tratta e li ricolloca trasformati in opere da street art.
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(10 dicembre)
– Il neo-tribalismo digitale e la distanza della politica
http://www.intervistato.com/2012/12/il-neo-tribalismo-digitale-e-la.html#.UL29eNfyb1p di Daniele Chieffi  La politica discute di nuove forme di organizzazione, di come ripensare il proprio modello e di conseguenza le forme della leadership e le sue dinamiche di legittimazione. In questo dibattito il web, la Rete entra per lo più, quando va bene, come nuovo media, come nuova forma di propaganda digitale.
– Microsoft vs Google: “Ricerche falsate dalla pubblicità “
http://www.corrierecomunicazioni.it/it-world/18566_microsoft-vs-google-ricerche-falsate-dalla-pubblicita.htm di Paolo Anastasio  Redmond lancia una maxi-campagna contro il search engine, accusato di falsare i risultati delle query nella sezione Shopping: “Si dà priorità ai prodotti degli inserzionisti. Così si ingannano gli utenti”
– Il giornale che scorre
http://www.presseurop.eu/it/content/article/3124351-il-giornale-che-scorre di Sascha Lobo  Dopo la Frankfurter Rundschau, anche il Financial Times Deutschland ha annunciato la chiusura. Ma non è la stampa a essere in crisi, quanto un’idea di informazione ormai superata dagli eventi.
– Il blogger, l’esperto di social media e la sindrome del circoletto chiuso
http://www.techeconomy.it/2012/12/05/il-blogger-lesperto-di-social-media-e-la-sindrome-del-circoletto-chiuso/ di Mariangela Vaglio  Aziende e imprenditori, diffidate dell’esperto di social media che per ogni vostro evento vi rifila da due o tre anni la stessa lista di invitati, sempre uguale qualsiasi sia il prodotto da presentare. Anche se magari alcuni di quella lista eterna e sempre uguale a se stessa sono nomi “notiâ€, vi sta rifilando semplicemente una lista di suoi amici a cui vuole far offrire una cena, un pranzo o un weekend a spese vostre. Siete sicuri di volergliela pagare?
– Quello che non sapevate di Gabo giornalista
http://www.europaquotidiano.it/dettaglio/138788/quello_che_non_sapevate_di_gabo_giornalista  Gabo, periodista, pubblicato dalla Fondazione che egli stesso ha creato, la Fundación para el Nuevo Periodismo Iberoamericano, è un robusto volume di oltre 500 pagine che ha richiesto ben tre anni di lavoro e che è in uscita prima sul mercato latinoamericano e poi in inglese. Un vero e proprio viaggio nell’universo giornalistico dello scrittore colombiano, l’altra faccia insomma dei suoi fantasmi letterari.
– Servizi segreti, una chiave per capire «cosa c’è sotto» la notizia
http://www.dirittiglobali.it/index.php?view=article&catid=32:informazione-a-comunicazione&id=39090:lcome-i-servizi-segreti-usano-i-mediar&format=pdf&ml=2&mlt=yoo_explorer&tmpl=component di Ranieri Polese  Si scrive Osint, si legge Open sources intelligence, ovvero l’uso che i servizi segreti fanno delle notizie apparse sui media. Nell’ epoca delle intercettazioni a tutto campo e della incontrollabile vastità della Rete, questa prospettiva nello studio dei servizi di intelligence va al di là dell’immagine tradizionale che mostra i servizi interessati a fornire ai media notizie manipolate, false. Qui invece l’intelligence ottiene informazioni dalle «fonti aperte» grazie a uno speciale filtro di lettura. Il nuovo saggio di Aldo Giannuli, Come i servizi segreti usano i media (Ponte alle Grazie), vuole insegnare ai lettori quel metodo, per aiutarli ad analizzare le notizie, smontarle, confrontarle, leggerle fra le righe.
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(26 novembre)
 – Chi investe nella produzione di contenuti. Da Monaco segnali per la ricerca di nuovi spazi
http://blog.debiase.com/2012/11/chi-investe-nella-produzione-di-contenuti-da-monaco-segnali-per-la-ricerca-di-nuovi-spazi/ di Luca De Biase  Al Monaco Media Forum si è parlato molto di una possibilità della quale si cercano tracce da molto tempo. Pare che gli investimenti nella produzione di contenuti siano destinati ad aumentare. Perché si stanno chiarendo i nuovi connotati del mercato più complicato della rete. (PaidContent). Non stiamo parlando di piattaforme per i contenuti. Ma proprio della produzione di contenuti. Sette tendenze individuate (e sette perplessità allegate) Â
– Dimissioni durante il tg
http://www.rainews24.it/it/video.php?id=30769  Dimissioni in diretta tv per rivendicare un giornalismo etico e corretto. E’ accaduto alla tv del Maine, Channel Seven news, affiliata ad una delle più prestigiose reti nazionali, la ABC. Protagonisti i due conduttori dei notiziari, Cindy Michaels, 46 anni e Tony Consiglio, 28. In chiusura del telegiornale, hanno comunicato ai telespettatori le loro dimissioni: “Ormai siamo arrivati al culmine – spiega la conduttrice – visto che da tempo ci sono state decisioni da parte dei capi che vanno contro la nostra idea di giornalismo etico e corretto. Credo che ci siano momenti in cui se non puoi più essere in grado di fare bene il tuo lavoro è meglio mollare”.
– “Journeys of Belongingâ€: una video serie per decostruire gli stereotipi
http://www.mmc2000.net/etica-media/journeys-of-belonging-una-video-serie-per-decostruire-gli-stereotipi/  Cosa hanno in comune americani, inglesi, cristiani, musulmani, israeliani, palestinesi, donne e uomini, persone appartenenti a qualsiasi tipo di comunità o minoranza? A svelarlo è Journeys of Belonging, una video serie realizzata da studenti della Scuola di Giornalismo dell’Università del  Missouri per accendere i riflettori su ciò che unisce anche nella diversità .
– Grecia: la crisi alimenta la censura sui media
http://it.ejo.ch/7560/liberta-di-stampa-2/grecia-la-crisi-alimenta-la-censura-sui-media di Philip Di Salvo  Giornalisti arrestati, netizen portati in tribunale. Una petizione chiede l’intervento dell’UE mentre i media ad Atene vivono una nuova stagione di minaccia.  Â
– El PaÃs licenzia 129 giornalisti: è in gioco la qualità dell’informazione di un paese
http://www.valigiablu.it/el-pais-licenzia-129-giornalisti-e-in-gioco-la-qualita-dellinformazione-di-un-paese/ di Marco Nurra  Con i 20 prepensionamenti annunciati si tratta di 1/3 dei dipendenti del quotidiano più importante del paese. Per tutti gli altri è in arrivo un taglio allo stipendio del 15%. Valigia Blu ha intervistato alcuni giornalisti de El PaÃs per raccontarvi cosa sta succedendo.
– I Conti in Tasca all’ Industria dell’ Informazione Italiana
http://it.ejo.ch/7551/nuovi-media/i-conti-in-tasca-allindustria-dellinformazione-italiana di Pier Luca Santoro  Oltre all’impatto della congiuntura economica generale i quotidiani scontano nel complesso un ritardo degli investimenti in tecnologie e digitale che avrebbe potuto essere compiuto quando i ricavi supplementari generati dai “collaterali†lo consentivano.
– La stampa zittita e minacciata: quando i giornalisti fanno il loro dovere
http://www.youtube.com/watch?v=IF_5ZX_wHio  Valeria Marchetti  intervista Alberto Spampinato, presidente di Ossigeno per l’Informazione, e la giovane Ester Castano, cronista milanese minacciata dalla ‘ndrangheta. Un viaggio nel giornalismo che non si piega, non si arrende, non si autocensura
– Longform journalism per la scienza e Now This News
http://webcartografie.wordpress.com/2012/11/15/long-form-journalism-per-la-scienza/
 Varato un sito web di longform journalism dedicato a scienza e tecnologia: si chiama Matter. Prevede di pubblicare un articolo al mese. La prima inchiesta è sul Body integrity identity disorder. E a richiamare l’attenzione è anche il modo in cui ha raccolto finanziamenti: attraverso crowdfunding su Kickstarter. Il gruppo di fondatori aveva chiesto 50mila dollari per iniziare e ha ricevuto fondi per 140mila dollari a marzo.
– La Carta di Milano per il rispetto dell’ infanzia
http://www.ferpi.it/ferpi/novita/notizie_rp/media/la-carta-di-milano-per-il-rispetto-dellinfanzia/notizia_rp/45163/9 di Paolo Ferrara  Il nome del documento prende origine da quella che viene considerata la capitale italiana della comunicazione. E proprio questo mondo deve ripensare il rapporto tra media e minori, ripartendo dall’uso della loro immagine. Terres des Hommes ha deciso di coinvolgere oltre 70 tra esperti di comunicazione, genere, diritti dei bambini, insegnanti, psicologi e rappresentanti delle istituzioni nella creazione del documento presentato lo scorso 20 novembre.
– Monitoraggio media: nasce UniRass, associazione di settore
http://www.ferpi.it/ferpi/novita/notizie_rp/media/monitoraggio-media-nasce-unirass-associazione-di-settore/notizia_rp/45134/9  Le rassegne stampa, sempre più estese al web, a tv e radio e strutturate come complessi monitoraggi richiedono competenze nuove e aprono questioni delicate come la tutela del diritto d’autore. Da queste esigenze nasce una Associazione delle Imprese italiane di monitoraggio media, di comunicazione, di informazione, di cura dell’immagine delle aziende e di servizi informatici finalizzati alla comunicazione
– Social media nella PA: 
cosa dice il diritto
http://www.slideshare.net/ernestobelisario/social-media-nella-pa-cosa-dice-il-diritto? di Ernesto Belisario  Sempre più Amministrazioni scelgono di utilizzare i social media: ma cosa dicono le norme?
– Intervista sul giornalismo digitale
http://www.pandemia.info/2012/11/20/intervista-sul-giornalismo-digitale.html  Nel volume ‘’Giornalismo digitale’’ di Davide Mazzocco,  una intervista a Luca Conti riportata ora dal blog ‘’Pandemia’’
– Se i social media fanno la guerra
http://www.ferpi.it/ferpi/novita/notizie_rp/media/rp-lab-se-i-social-media-fanno-la-guerra/notizia_rp/45149/9 di Gabriele Cazzulini  Il nuovo scenario bellico non è più il campo di battaglia ma il web, come dimostrano gli scontri di Gaza degli ultimi giorni. Ma allora qual è il ruolo dei social media su questo sfondo? E quale il ruolo dei relatori pubblici? Combattenti o neutrali?
– Condivisioni Quotidiane
https://giornalaio.wordpress.com/2012/11/24/condivisioni-quotidiane-2/ di Pier Luca Santoro  «Un paese più informato è un paese più democratico» è una piattaforma, creata da Cemit DS, in cui si trovano aggregati tutti i tweet italiani contenenti il link ad uno dei principali quotidiani online.
– Facebook ufficializza una rete di pubblicità esterna
http://www.techgenius.it/40236/facebook-ufficializza-una-rete-di-pubblicita-esterna/ di Salvatore Scotto  Ci sono state molte discussioni sul fatto che Facebook abbia cambiato negli ultimi giorni la sua privacy, questa è la prima conferma che l’azienda sta per lanciare una rete pubblicitaria, e questo potrebbe rivelarsi uno dei maggiori fattori di successo o di fallimento per Facebook e per la sua strategia di crescita.
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(11 novembre)
– Una Social Media Revolution (inavvertita)
http://mediamondo.wordpress.com/2012/11/10/una-social-media-revolution-inavvertita/ di Giovanni Boccia Artieri  Quella dei social media è una rivoluzione inavvertita, fatta di micro mutamenti nei comportamenti sociali che portano talvolta a deflagrazioni che improvvisamente diventano evidenti.
– Le elezioni Usa, la rivincita del nerd e l’epistemologia del giornalismo
http://senzamegafono.com/2012/11/09/le-elezioni-usa-la-rivincita-del-nerd-e-lepistemologia-del-giornalismo/ di Lelio Simi  “Quando l’obiettività giornalistica si confronta con l’obiettività scientifica, i suoi circuiti sono frittiâ€. È una frase stupenda, l’ha scritta Mark Coddington – giornalista e contributor del Nieman Journalism Lab – che l’ha messa a conclusione di un articolo del suo blog dove, circa una settimana prima del voto delle elezioni Usa, ancora una volta prendeva le difese di Nate Silver
– L’Huffington Post Italia un mese dopo
http://it.ejo.ch/7460/nuovi-media/lhuffington-post-italia-un-mese-dopo di Pier Luca Santoro  Dopo il primo giorno che ha registrato 7046 condivisioni totali (3340 da Facebook, 3242 da Twitter e 464 da G+) dei 132 articoli pubblicati quel giorno, l’intensità  di condivisione dell’ Huffington Post Italia è piuttosto bassa e pare anche mostrare un trend calante. Se si escludono infatti i fine settimana, dove anche il numero di articoli pubblicati è decisamente ridotto tanto quanto lo sono le condivisioni, si passa comunque da 1600/1700 condivisioni a poco più di 1000 negli ultimi due giorni presi in considerazione
– L’era della bufala e la (scarsa) qualità dell’informazione online
http://www.linkiesta.it/blogs/ollmr-comunicazione-business-ed-etica-sul-web/l-era-della-bufala-e-la-scarsa-qualita-dell-info di Daniele Chieffi  Il problema dell’affidabilità dell’informazione online è tutt’altro che liquidabile con una battuta e una mezza risata. Sul Web le notizie false, scorrette, imprecise, si moltiplicano, s’inseguono, diventano virali, crescono di visibilità e fanno danni.
– Obama e la foto più virale di sempre: un falso storico
http://vincos.it/2012/11/07/obama-e-la-foto-piu-virale-di-sempre-un-falso-storico/ di Vincos  Una lezione di social media management da parte dello staff del presidente che è stato in grado di cogliere l’attimo e recuperare una vecchia foto, imponendola, di fatto, come icona del momento. Insomma il meccanismo virale scatta non su basi di “verità †ma soltanto se funzionale al racconto e in risonanza con le aspettative contingenti del pubblico.
– Foto dell’abbraccio tra Barack e Michelle: 3,6 mln di “Mi piace”
http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20121107_215134.shtml  La foto di Barack Obama che abbraccia la moglie Michelle, postata sul profilo Facebook del presidente degli Stati Uniti dai suoi collaboratori per annunciare la sua seconda storica vittoria, è divenuta l’immagine più popolare nella storia del social network e probabilmente il tweet più diffuso, battendo anche i record del teen-idol Justin Bieber.
– Una tempesta in un tweet
http://www.wittgenstein.it/2012/11/08/una-tempesta-in-un-tweet/ di Luca Sofri …in diversi hanno montato una serie di accuse sul “falso fotografico†quando hanno scoperto che quella foto era stata scattata lo scorso agosto. Persino il mio stimabile e saggio amico Massimo Mantellini (mentre Michele Smargiassi ha fatto una riflessione più ampia, privilegiando un ragionamento sulle accuse). In sostanza, se quando il Post festeggerà i tre anni manderemo un tweet dicendo “Grazie a tutti†con una foto della redazione fatta il primo giorno, si tratterà di un falso storico, fanno capire…
– Il pluralismo dell´informazione ai tempi del digitale terrestre
http://www.formiche.net/dettaglio.asp?id=32539&id_sezione=139&blog=1 di Luigi Ricci  Nel riordino della disciplina televisiva, che avrà il compito di regolare gli standard trasmissivi derivanti dalla convergenza web-tv, si tenga conto di impegnare i nuovi concessionari, come accadeva con la Legge Mammì, a destinare una quota di prodotto a programmi d´informazione tramite una testata giornalistica. Di modo che una pluralità di operatori possano garantire all´opinione pubblica una più estesa proposta di news e di programmi di approfondimento, al pari di Rai, Mediaset, La7 e Sky. Questo, in qualche maniera aiuterebbe a migliorare la qualità dell´informazione televisiva.
– L’immoralità del giornalismo moralista . Gabanelli e (è…) la macchina del fango
http://www.glialtrionline.it/2012/11/09/limmoralita-del-giornalismo-moralista-gabanelli-e-e-la-macchina-del-fango/comment-page-1/ di Piero Sansonetti  Milena Gabbanelli considera del tutto secondaria l’imprecisione di qualche particolare nell’inchiesta, perché lei è moralmente convinta che Di Pietro vada distrutto e dunque il suo compito è distruggerlo. Le vie attraverso le quali avviene la demolizione non sono importantissime. Lei risponde ad un imperativo morale. Ecco, il mio dubbio è proprio questo: credo che il giornalismo moralista sia immorale.
– Cresce il giornalismo sociale
http://www.dirittodicritica.com/2012/11/09/giornalismo-sociale-dati-sodalitas/ di Giada Frana  “Se le tematiche sociali non entrano nei network, difficilmente entreranno nell’agenda del Paese come priorità da affrontare per lo sviluppo. Aumentando la quantità di informazioni in questo campo, si aiutano i cittadini a prenderne coscienza e si può smuovere qualcosaâ€: con queste parole Ugo Castellano di Fondazione Sodalitas ha aperto la decima edizione del Premio Giornalismo per il Sociale, un’iniziativa nata per favorire la crescita di una cultura dell’informazione più attenta ai problemi sociali
– Intervistato, un anno di contenuti di qualitÃ
http://www.pandemia.info/2012/11/09/intervistato-un-anno-di-contenuti-di-qualita.html di Luca Conti  Intervistato è uno dei progetti italiani di contenuti online più freschi e frizzanti dell’ultimo anno. Il bilancio, tracciato nella presentazione che segue, lo testimonia. Un format, quello della intervista video via Skype, serializzato, valorizzando chi ha qualcosa da dire, con un archivio* che resta sempre disponibile. –
La cultura della “circulation†e il diritto di sharing
http://mediamondo.wordpress.com/2012/11/09/la-cultura-della-circulation-e-il-diritto-di-sharing/ di Giovanni Boccia Artieri  Il contesto dell’editoria sta cambiando. Pensiamo a come la circolazione di contenuti su Blog e siti di social network stia mutando il principio di diffusione di articoli ed il loro consumo. …
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(4 novembre)
– La battaglia dei fatti e il falso equilibrio. Il Fact checking cambierà la cronaca politica?
http://senzamegafono.com/2012/11/03/la-battaglia-dei-fatti-e-il-falso-equilibrio-il-fact-checking-cambier-la-cronaca-politica/ di Lelio Simi  Qualcuno in questi mesi ha sollevato dei seri dubbi sul fatto che questa pratica giornalistica stia portando realmente un innalzamento qualitativo del dibattito. E se tra gli scettici ci sono anche firme autorevoli del giornalismo americano – e non solo zelanti spin doctor imbufaliti dalla bocciatura del proprio datore di lavoro – ha sicuramente valore seguire la diatriba e il suo evolversi
– Il Giornalismo Non è Mai Stato Sostenibile
http://giornalaio.wordpress.com/2012/11/02/il-giornalismo-non-e-mai-stato-sostenibile/ di Pierluca Santoro  Lo sostiene “Chasing Sustainability on the Net : International research on 69 journalistic pure players and their business modelsâ€, ricerca coordinata da Risto Kunelius, professore dell Università di Tampere in Finlandia, che analizza se e come le start up del giornalismo digitale hanno trovato una loro sostenibilità economica.
– Ma gli androidi in rete sognano pecore umane?
http://www.farsileggere.it/2012/10/androidi-rete-pecore-umane/ di Francesco Vignotto  Pochi giorni fa, ho assistito al più grande successo ‘virale’ della storia dei social media. Una pagina su Facebook aveva subito in pochissimi giorni un incremento improvviso di alcuna decine di migliaia di “mi piaceâ€.Statistiche alla mano, però, mi sono sentito in dovere di placare gli entusiasmi del mio interlocutore: per una pagina in italiano, infatti, era alquanto sospetto che la città di maggior traffico risultasse la capitale di un paese del sudest asiatico…
– Quotidiani online a pagamento in Italia, dal 2013?
http://blog.tagliaerbe.com/2012/10/quotidiani-online-italiani-pagamento-2013.html di Tagliaerbe  Fra un paio di mesi l’accesso ai 2 più grossi quotidiani online nazionali non sarà più gratuito, se non per un piccolo numero di contenuti mensili (vedremo poi se e come la cosa sarà aggirabile, visti i precedenti…), ma solo dietro il pagamento di un abbonamento.Succederà davvero? E se sì, potrà funzionare?A mio parere, potrà esserci qualche piccola probabilità di successo solo se si verificheranno 3 (anzi 4) cose:
– Google-Hollande, la tregua dell’Eliseo
http://www.europaquotidiano.it/dettaglio/138175/googlehollande_la_tregua_delleliseo di Simone Verde  Sembrava che l’incontro fra Hollande e Schmidt fosse per parlare solo del problema dei diritti rivendicati dagli editori francesi, ma a quanto ha rivelato ieri il settimanale satirico Le Canard Enchainé, sempre ben informato, sul tavolo della discussione ci sarebbe anche un problema di evasione fiscale non di poco conto, visto che l’erario francese rivendicherebbe il pagamento di un miliardo di euro per le attività pubblicitarie svolte da Google
– Datemi un blog e un divano e cambierò il giornalismo. Una storia (e un libro) di belle speranze
http://solferino28.corriere.it/2012/11/03/datemi-un-blog-e-un-divano-e-cambiero-il-giornalismo-una-storia-e-un-libro-di-belle-speranze/ di Serena Danna  Andrea Marinelli, 30 anni, perugino di nascita e newyorkese per attitudine, per seguire le primarie ha girato l’America in autostop dormendo sui divani degli sconosciuti (si chiama couchsurfing) e motel da dimenticare. Dallo Iowa al Colorado fino al Michigan, il giovane freelance ha incontrato elettori e candidati restituendo ai lettori un’immagine verace dell’America politica. Quegli incontri, insieme a tante avventure divertenti e profonde descritte da Marinelli giorno per giorno sul suo blog andreamarinelli.wordpress.com e sull’account Twitter @andreamarinelli, sono oggi un ebook, naturalmente selfpublished, L’Ospite , che sta scalando la classifica dei più venduti su Amazon
– Carta Versus Online
http://giornalaio.wordpress.com/2012/11/03/carta-versus-online/ di Pierluca Santoro  Print Power ha aggregato i dati forniti da ZenithOptimedia per le principali nazioni del vecchio continente, Italia compresa, e Stati Uniti, mostrando per ciascun Paese la quota di investimenti pubblicitari online e quella relativa alla carta stampata.
 – Pubblicità , la svolta dei centri media
http://www.economiaweb.it/pubblicita-la-svolta-dei-centri-media/ di Lorenzo Morelli  Gestiscono un budget da 6,9 miliardi (l’ 80% del budget pubblicitario sul mercato italiano). Ma per affrontare il calo degli investimenti devono cambiar pelle. Si cerca il nuovo media mix.
– Donne allo specchio tra spot e realtÃ
http://www.viasarfatti25.unibocconi.it/notizia.php?idArt=11020 Â Una ricerca di SDA Bocconi e Playtex ha indagato l’evoluzione dell’immagine femminile in 50 anni di reclame
– L’advertising digitale sta bene. Se ne parla il 14 novembre a Firenze
http://www.btboresette.com/ladvertising-digitale-sta-bene-e-se-ne-parla-a-firenze/  Il prossimo 14 novembre a Firenze il Gruppo Dada – www.dada.eu - ha organizzato “A-Day – Advertising Day Italia: Sviluppo!â€, un nuovo appuntamento dedicato al mondo dell’advertising digitale. Durante la giornata editori, agenzie e centri media si confronteranno su trend e prospettive di sviluppo del mercato.
– A Mediaset il 63% della pubblicità , caso unico in Europa
http://www.linkiesta.it/pubblicita-tv-mediaset-concentrazio di Antonio Vanuzzo  Le proiezioni sui ricavi pubblicitari televisivi 2012 ancora una volta sanciscono il predominio di Mediaset. Sul piccolo schermo, nonostante il calo dell’audience e dei margini, al Biscione andrà il 63% della torta, pari a 2 miliardi di euro, mentre alla Rai “solo†680 milioni, 21% del totale. Un unicum in Europa.
– La pubblicità choc della cremazione
http://www.huffingtonpost.it/dario-morelli/la-pubblicita-shock-della_b_2042888.html?utm_hp_ref=italy di Dario Morelli  Non esistono settori imprenditoriali – neanche quello delle pompe funebri – ontologicamente incompatibili con la comunicazione pubblicitaria. Chi vende legittimamente qualcosa deve avere il diritto di rivolgersi ai potenziali clienti per presentare la propria offerta. Ma se il tuo business consiste nel maneggiare i morti, forse il piede sull’acceleratore della provocazione potresti anche non metterlo.
– La Guerra fredda della Rete. La lotta per il controllo del web.
http://www.lettera43.it/tecnologia/scenari/la-guerra-fredda-della-rete_4367568871.htm  di Guido Mariani  Una Yalta della comunicazione globale. Un meeting, il primo nell’epoca del web 2.0, per decidere e spartirsi il controllo di Internet. L’appuntamento è fissato a dicembre, a Dubai, per uno scontro senza precedenti: il nome ufficiale è World Conference on international telecommunications (Wcit). Una conferenza organizzata dalla International Telecommunication Union (Itu), l’agenzia delle Nazioni Unite specializzata nelle comunicazioni e nella information technology per fermare la Guerra fredda della Rete e dei suoi operatori.
– “Ecco perché Web e social media sconfinano nella psicopatologia”
http://spettacoli.tiscali.it/articoli/libri/12/10/simone-presi-nella-rete-intervista.html di Cristiano Sanna  Docente di Linguistica all’Università di Roma, saggista pungente, allievo del grande semiologo Tullio De Mauro, Raffaele Simone è tutt’altro che un apocalittico. Conosce i new media e ne studia le varie implicazioni e potenzialità . Ma viene difficile immaginarlo in pellegrinaggio messianico di fronte alla tomba di Steve Jobs, con una candela animata in digitale sull’iPad. Perché non ha perso il gusto del contropelo fatto ad una realtà in cui un po’ tutti siamo Presi nella rete (titolo del suo saggio pubblicato da Garzanti).
– I Social Network e le modificazioni indotte nel cervello. Pericolo o Evoluzione?
di Francesca Fiore  Riflessioni e commenti su un articolo in cui si lancia un allarme relativo al pericolo dell’utilizzo eccessivo di social network, quali Facebook (750 milioni di utenti in tutto il mondo) e Twitter, da parte degli adolescenti
– Libri: ‘’Giornalismo digitale’’, di Davide Mazzocco
http://www.caffenews.it/avanguardie/42110/dove-va-la-stampa/  In “Giornalismo digitale†Davide Mazzocco affronta in modo chiaro e pragmatico le problematiche di una start-up giornalistica, l’autore affronta tre punti nodali: 1) la progettazione e l’architettura di un sito di informazione nel contesto dell’attuale panorama editoriale e nell’era della crossmedialità ; 2) la programmazione, le tempistiche e le peculiarità di un giornale online, 3) le strategie per promuovere al meglio il proprio lavoro attraverso l’indicizzazione sui motori di ricerca
– Libri: Il Casalese. Il libro da bruciare ha partorito un video e una pièce teatrale
http://www.ossigenoinformazione.it/?p=15359  Mentre si difende in Tribunale da querele ed esose richieste di risarcimento, il libro-inchiesta su Nicola Cosentino, Il Casalese – ascesa e tramonto di un leader di terra di lavoro, si fa in tre: è diventato un video-libro e una pièce teatrale itinerante. La nuova iniziativa editoriale è stata presentata martedì scorso in anteprima presso la sede nazionale della FNSI.
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 (29 ottobre)
– La caccia all’influencer e la misura del potere
http://www.ferpi.it/ferpi/novita/notizie_ferpi/notizie_ferpi/la-caccia-allinfluencer-e-la-misura-del-potere-/notizia_ferpi/45030/11 di Daniele Chieffi  Esistono gli influencer? Sì, decisamente e sono anche molto importanti per chi gestisce le PR online, semplicemente perché sono i veri interlocutori. Riuscire a “trovarli†e a valutarli è difficile? Se si considera il potere della loro voce è decisamente più facile. Questo non significa che entrarci in relazione, soprattutto quando si parla di singoli personaggi sui social network o di blogger, sia agevole, ma questa è un’altra storia.
– La coperta corta del giornalismo digitale
http://www.agoravox.it/La-coperta-corta-del-giornalismo.html  La difficoltà con la quale le testate italiane transitano nella nuova epoca digitale è il risultato di una serie di variabili che, messe a sistema, restituiscono il quadro di un cortocircuito. Il paradigma al quale la maggior parte degli editori sembra essersi allineata negli ultimi anni è “passare al digitale, ma senza investireâ€.
– Fact checking, citizen journalism per il Corriere della Sera – Video
http://www.bitmat.it/articolo.php  Corriere.it lancia una nuova area dedicata alla verifica dei fatti e all’intervento diretto dei lettori. Che diventano utenti della loro stessa informazione.
– La Guerra fredda della Rete
http://www.lettera43.it/tecnologia/scenari/la-guerra-fredda-della-rete_4367568871.htm di Guido Mariani  Una Yalta della comunicazione globale. Un meeting, il primo nell’epoca del web 2.0, per decidere e spartirsi il controllo di Internet. L’appuntamento è fissato a dicembre, a Dubai, per uno scontro senza precedenti: il nome ufficiale è World Conference on international telecommunications (Wcit). Una conferenza organizzata dalla International Telecommunication Union (Itu), l’agenzia delle Nazioni Unite specializzata nelle comunicazioni e nella information technology per fermare la Guerra fredda della Rete e dei suoi operatori.
 – Wikileaks, Assange svela i segreti di Guantanamo
http://www.internazionale.it/news/wikileaks/2012/10/26/assange-svela-i-segreti-di-guantanamo/  Il sito di WikiLeaks ha cominciato a mettere in rete più di cento documenti segreti provenienti dal ministero della difesa statunitense che riguardano le regole e le procedure per il trattamento dei detenuti nelle prigioni militari.Tra questi file, chiamati The detainee policies, c’è anche un manuale sul trattamento dei prigionieri nei centri di detenzione di Guantanamo e di Camp Bucca, in Iraq. (qui i documenti, http://wikileaks.org/detaineepolicies/ )
– TYLER: Anonymous lancia l’altro Wikileaks, ‘’depurato dei segreti e dei personalismi di Julian Assange’’
http://www.webnews.it/2012/10/26/tyler-anonymous-lancia-laltro-wikileaks/ di Marco Viviani  Lo strappo tra Anonymous e Wikileaks non è stato ricucito e, anzi, ormai è definitivo. L’indiscrezione proveniente dalla Russia la dice lunga sulle intenzioni autonome del gruppo hackivista: la creazione di TYLER, una piattaforma per la pubblicazione di documenti scottanti, con la stessa logica della creatura di Assange, senza i suoi problemi.
– Leggere [Bene] i Numeri del NYTimes
http://giornalaio.wordpress.com/2012/10/26/leggere-bene-i-numeri-del-nytimes/ di Pier Luca Santoro  I dati diffusi dal «The New York Times» sui suoi risultati economici nei primi nove mesi del 2012 confermano quello che, utilizzando una metafora, ho da tempo deciso di definire il dilemma del prigioniero, pietra miliare della teoria dei giochi che illustra egregiamente il falso paradosso della probabilità contro la logica. Un modello che pare perfettamente calzante all’attuale difficoltà di definire se e come sia possibile rimpiazzare i ricavi della carta con quelli del digitale.
– Facebook vola grazie alla pubblicità su mobile
http://finanza.tiscali.it/news/dettaglio_news.asp?id=201210240816354081&chkAgenzie=TMFI&tipoNews=CAL  Wall Street nera, Facebook, questa volta, brilla. La società fondata da Mark Zuckerberg ha annunciato per il terzo trimestre ricavi in aumento del 32% a 1,26 miliardi di dollari e un utile netto di 311 milioni di dollari, 12 cent per azione.
– Editoria: italiani, francesi e tedeschi insieme a tutela copyright web
http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/economia/dettaglio/nRC_24102012_1914_621196121.html  Gli editori italiani, francesi e tedeschi, al termine di una riunione svolta a Roma, hanno deciso di avviare un’azione congiunta per la promozione e la tutela dei contenuti editoriali online
– Donne e media: uno sguardo sulla realtà francese
http://www.womenews.net/spip3/spip.php?article10945 Intervista raccolta da Caroline Flepp  « Égalité », giornale francese online che ha come fulcro delle informazioni il problema dell’eguaglianza donne-uomini, ha affrontato il tema con una intervista a Marlène Coulomb-Gully , coordinatrice francese dell’indagine del 2009 dell’Osservatorio mondiale dei media sul genere
– Europa: mercato digitale in crescita, ma meno guadagni per i produttori
http://www.helpconsumatori.it/new-media/europa-mercato-digitale-in-crescita-ma-meno-guadagni-per-i-produttori/54948 @AlessioPisano  Il mercato dei prodotti digitali è in costante crescita ma i profitti per i produttori non sono allo stesso livello. Lo dice una ricerca del Joint Research Centre JRC, “The media and content industries. A quantitative overview“, secondo la quale all’aumento della circolazione dei prodotti digitali non equivale un’altrettanto cospicua crescita di entrate per il settore dei produttori.
– Oltre la pubblicità con Shortology
http://www.pubblicitaitalia.it/news/Formazione-e-Cultura/Libri/h-57-va-oltre-la-pubblicita-con-shortology_22101029.aspx  Raccontare le biografie, gli avvenimenti e gli oggetti più importanti della storia dell’umanità in 5 secondi ciascuno. Niente parole ma immagini e pittogrammi, per sintetizzare in modo estremo storie che hanno riempito romanzi, biografie, kolossal cinematografici e mostre.
– Web tivù
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cultura_e_tempolibero/2012/22-ottobre-2012/web-tivu-2112363499595.shtml  Da «Youreporter» alle parrocchie, viaggio tra i videomaker del Veneto: «Un fenomeno in continua crescita»
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(22 ottobre)
– «Niente link se Parigi ci tassa», Google contro i giornali online
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/12_ottobre_18/google-francia-tassa_35f5e726-194c-11e2-b7ea-e60076599502.shtml  I motori di ricerca potrebbero presto pagare una tassa sui contenuti che indicizzano nelle loro sezioni di news. La Francia vuole tassare i motori di ricerca. Ogni volta che gli utenti cliccano un link a un sito di notizie, partendo da un motore di ricerca, scatta l’imposta. Google non ci sta e ora minaccia: se la legge passa, i media francesi non saranno più presenti nei risultati di ricerca.
– Corsera, pubblicità travestita da notizie
http://affaritaliani.libero.it/mediatech/corsera191012.html di Paolo Serventi Longhi  Il Corriere della Sera di oggi 19 ottobre 2012 a pagina 31: Chopard, Max Mara e Breitling. E’ pubblicità chiarissima ma sembrano servizi e notizie. L’articolo 44 del contratto dei giornalisti ed elementari norme etiche nel rapporto con i lettori, che debbono poter distinguere la pubblicità dall’informazione, sono spazzati via. Accade sempre più spesso? Non dobbiamo rassegnarci.
 – Pinocchio, il cibo spazzatura e Gesù: le migliori pubblicità della settimana
http://www.ninjamarketing.it/2012/10/19/pinocchio-cibo-spazzatura-gesu-le-migliori-pubblicita-della-settimana/  Le campagne più creative e divertenti della settimana secondo Ninjamarketing
– Watchdog 2012, la nuova fotografia
http://www.altratv.tv/news/watchdog-2012-la-nuova-fotografia  La nuova ricerca Watchdog 2012 – giunta alla quinta edizione – presenta numeri in chiaroscuro per la rete che fa inchiesta, che propone denunce, che veicola iniziative di pubblica utilità . La ricerca ha interrogato 642 web tv e le 815 testate digitali mappate da Altratv.tv (tasso di risposta 66%).
– Google ranking penalizza concorrenza
http://www.pmi.it/impresa/pubblicita-e-marketing/news/58974/google-ranking-penalizza-concorrenza.html  Google nel mirino Antitrust per abuso di posizione dominante e concorrenza sleale a danno del ranking sul motore di ricerca dei servizi concorrenti, costretti ad acquistare spazi di advertising per migliorare il posizionamento.
– Pubblicità / Twitter all’inseguimento di Facebook
http://www.ilmondo.it/economia/2012-10-17/pubblicit-twitter-all-inseguimento-facebook_116560.shtml di Sandro Orlando  Il primato spetta a Zuckerberg con 3,2 miliardi di dollari di ricavi pubblicitari nel 2011, ma il sito di microblogging sta conquistando sempre più credito
– Il fallimento di Google
http://blog.merlinox.com/il-fallimento-di-google/ di Merlinox  Oggi per il mondo SEO è una giornata di quelle da segnare a calendario, la giornata del disavow. Tecnologicamente non è una evoluzione, anzi: Bing c’era arrivato con qualche mese d’anticipo e più precisamente il 27 giugno 2012. Oggi il mondo del Web è diventato un mondo migliore, grazie a Google.
– Fujitsu presenta una tecnologia in grado di far comunicare TV e Smartphone tramite fotocamera! (video)
http://altadefinizione.hdblog.it/2012/10/17/fujitsu-presenta-una-tecnologia-in-grado-di-far-comunicare-tv-e-smartphone-tramite-fotocamera-video/  Fujitsu ha sviluppato una nuova tecnologia per l’invio di informazioni tramite video. In sostanza, sarà possibile “intercettare†dalla TV le varie informazioni, sia le pubblicità che gli avvisi. Il tutto direttamente dallo smartphone.
– Usa, la campagna elettorale è mobile
http://www.formiche.net/dettaglio.asp?id=31912&id_sezione=93 di Valeria Covato  Ecco come i contendenti alle presidenziali e i loro strateghi digitali stanno lavorando per coinvolgere gli elettori attraverso i loro cellulari
– Giornalismo cinese in trappola (linguistica)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/19/giornalismo-cinese-in-trappola-linguistica/386976/ di Cecilia Attanasio Ghezzi  Nel mondo del giornalismo cinese dobbiamo segnalare una nuova rivista che fa base ad Hong Kong (e ovviamente nella Repubblica popolare è bloccata): Isunaffair.
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(15 ottobre)
– Il giornalismo d’inchiesta? E’ su internet/ Boom di denunce su web tv, web radio, videoblog e portali. Ma gli investimenti sono ancora pochi, prevale l’autofinanziamento
http://affaritaliani.libero.it/mediatech/inchiesta-internet111012.html  L’ inchiesta? Pressoché morta, o quasi, sui giornali di carta, rinasce su web tv, web radio, videoblog e portali. Oggi sono soprattutto i media digitali a denunciare ciò che non va, creando un filo diretto con i cittadini, oggi diventati users. Cresce la collaborazione con la PA locale, ma gli investimenti sono ancora pochi e il più delle volte affidati all’autofinanziamento dei fondatori. Il quinto rapporto Watchdog presenta numeri in chiaroscuro per la rete che fa inchiesta, che propone denunce, che veicola iniziative di pubblica utilitÃ
– Dati Audiweb: Parzialità Versus InaffidabilitÃ
http://giornalaio.wordpress.com/2012/10/11/dati-audiweb-parzialita-versus-inaffidabilita/ di Pier Luca Santoro  Resta aperto il confronto su come ragionevolmente si possano ottenere dati omogenei che investitori e centri media adottino per gli investimenti in advertising online. Se la forza del Web rispetto ad altri media, apparentemente, sta nella misurabilità , pare chiaro che la strada da percorrere in tal senso sia ancora molta; nei social network si direbbe #sapevatelo [sigh!].
– Google, dall’Authorship all’Author Rank
http://blog.tagliaerbe.com/2012/10/google-authorship-author-rank.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+tagliaerbe+%28Tagliablog%29 di Tagliaerbe  Fra le moltissime strade che Google percorre per migliorare la qualità dei risultati del suo motore di ricerca, ce n’è una che reputo particolarmente interessante: quella dell’Authorship – quell’esperimento, partito un annetto fa ma con radici ben più profonde (ricordo che scrissi del rel=â€me†a inizio 2008…), volto a collegare il proprio profilo di Google+ ai propri contenuti prodotti online.
– Pubblicità etica sul web. E’ possibile?
http://www.famigliacristiana.it/famiglia/un-prete-in-rete/blog/un-prete-in-rete_180211084434/pubblicita-etica.aspx di Un prete in Rete  Tra le varie soluzioni che consentono di evitare inserti pubblicitari poco opportuni si fa largo una proposta che concilia etica e advertising. Il nome stesso lo indica: si tratta di Ad-Etic, un network che consente la raccolta pubblicitaria online e a sostegno dei siti cattolici secondo criteri di coerenza con i valori espressi all’interno dei siti stessi. La proposta nasce all’interno della rete Aleteia (www.aleteia.org) uno strumento di evangelizzazione attraverso domande e risposte sulla religione cattolica ed è sostenuta dalla Fondazione per l’evangelizzazione attraverso i media.
– L’isola felice della pubblicità online: +12% / La decima edizione dello Iab Forum e i dati sugli investimenti pubblicitari sul web
http://www.corriere.it/economia/12_ottobre_10/iab-forum-pubblicita-online_0a6b9a0e-12b4-11e2-9375-5d5e6dfabc1a.shtml  Mentre il settore continua a digrignare i denti, la pubblicità online si conferma isola felice. Anche se deve fare i conti un rallentamento rispetto all’anno scorso. Come tradizione, lo IAB Forum snocciola in apertura i dati sugli investimenti pubblicitari nostrani in Rete e fa riferimento un +12% nel 2012, a fronte della flessione complessiva del comparto dell’8,4% testimoniata da Nielsen
– Pubblicità : in America internet rende più della televisione
http://economia.panorama.it/il-grafico-della-settimana/pubblicita-media-internet-televisione-stati-uniti-italia di Claudia Astarita  Dopo aver rubato una grossa fetta di mercato alla carta stampata, alla radio e alla pubblicità outdoor, internet si avvia a vincere anche lo sprint di medio periodo con la televisione. Per lo meno negli Stati Uniti.
– Quanto vale il passaparola della rete?
http://www.spazioimpresa.biz/marketing_comunicazione/Quanto-vale-il-passaparola-della-rete-976.php  Quanto vale il sentito dire negli acquisti? Stando allo studio Nielsen “Global Trust in Advertising†che ha preso in esame un campione di oltre 28.000 utenti internet in 56 Paesi, il valore è grande, anzi grandissimo. Il 92% dei consumatori nel mondo dichiara di fidarsi dei media “earnedâ€, come il passaparola e le raccomandazioni da parte di amici e parenti: dal 2007 questa quota è cresciuta del 18%.
– Gli oligopoli che bloccano le innovazioni
http://www.i-dome.com/articolo/20959-Gli-oligopoli-che-bloccano-le-innovazioni.html di Fabrizio Scatena  Le start-up più innovative in ambito ICT e New Media finiscono per essere inglobate da Apple, Google, Facebook e Amazon
– Anonymous, scontro sulle donazioni di Wikileaks
http://punto-informatico.it/3624008/PI/News/anonymous-scontro-sulle-donazioni-wikileaks.aspx di Mauro Vecchio  Il gruppo hacktivista contro una finestra pop-up affiancata all’ultimo pacchetto di file sulle presidenziali statunitensi. Il sito si difende: non costringiamo alle donazioni
– Perché facciamo giornalismo?
http://www.internazionale.it/news/internazionale-a-ferrara/2012/10/12/perche-facciamo-giornalismo/  Il 5 ottobre il giornalista Carlos Dada, direttore del Faro, ha ricevuto a Ferrara il premio intitolato alla giornalista russa Anna Politkovskaja. “Anna Politkovskaja conservava l’idea romantica che con il nostro lavoro possiamo cambiare il mondo; che la pubblicazione delle notizie eviterà altre morti, altri soprusi; che la denuncia è un modo efficace di combattere l’impunità . Non so se è efficace, ma è l’unico strumento che abbiamoâ€, ha detto Carlos Dada. Il suo discorso integrale sul sito di El Faro.
– Kosovo e media: più libertà , meno libertÃ
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Kosovo/Kosovo-e-media-piu-liberta-meno-liberta-123495 di Francesco Gradari  “Quando non eravamo ancora liberi, eravamo nelle condizioni di produrre un’informazione più indipendente di quanto non si faccia oraâ€. In una intervista l’ amara analisi di Agron Bajrami, caporedattore del quotidiano kosovaro “Koha Ditore”, sullo stato della libertà di stampa nel paese.
– Facebook disegna il mondo, ecco la mappa delle amicizie
http://www.cafebabel.it/images/873/facebook-disegna-mondo-mappa-amicizie/ di Nicola Accardo  Immigrazione, lavoro, storie d’amore e d’amicizia: Mia Newman, studentessa di relazioni internazionali a Stanford negli Stati Uniti, ha realizzato una mappa dei contatti di Facebook per nazione di appartenenza. Su una carta del mondo, un sistema di cerchi, proporzionati al numero di “amicizie†di tutti gli utenti di uno Stato, permette di stilare una classifica paese per paese. Si scoprono fenomeni inspiegabili, ad esempio che gli utenti della Repubblica Centrafricana hanno forti legami con quelli dal Kazakistan, o che la quantità di amicizie dei brasiliani in Congo è superata solo da quelle in Portogallo.
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(8 ottobre)
– La Chiesa e il rovesciamento di senso per la Rete
http://mediamondo.wordpress.com/2012/09/30/la-chiesa-e-il-rovesciamento-di-senso-per-la-rete/ di gboccia  Va letto con attenzione il titolo della quarantasettesima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (2013): “Reti Sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazioneâ€. Le parole contano. E la costruzione di senso che la Chiesa sviluppa attorno ai territori digitali viene spiegata da Antonio Spadaro (direttore di “Civiltà Cattolicaâ€) che commenta un punto di vista che supera ogni approccio moralistico alla Rete contemporanea e scioglie anche il dualismo reale/virtuale concentrandosi sulla centralità degli stati di connessione on-off line
– Vendi i contenuti del tuo sito, grazie a Google Wallet!
http://blog.tagliaerbe.com/2012/10/google-wallet-contenuti.html di Tagliaerbe  Google Wallet ha una proposta molto simile proprio per quel che riguarda la vendita di “digital goodsâ€, e più precisamente per la vendita di “web contentâ€. Sul sito leggo che “Google Wallet for content è un esperimento per vedere se gli utenti sono disposti a pagare per le singole pagine web, se la procedura di acquisto (delle stesse) è sufficientemente facileâ€.
– Facebook vende i tuoi dati alle aziende?
http://www.giornalettismo.com/archives/524245/facebook-vende-i-tuoi-dati-alle-aziende/ di Alessandra Cristofari  Facebook ha introdotto una nuova politica aziendale per rilanciare il settore pubblicità . Alle spalle degli utenti? Scopriamo le polemiche che ruotano intorno alla strategia di Zuckerberg.
– Facebook Ads: l’infografica che spiega cos’è e come funziona la pubblicità a pagamento
http://affreschidigitali.blogosfere.it/2012/10/facebook-ads-linfografica-che-spiega-cose-e-come-funziona-la-pubblicita-a-pagamento.html di Gabriele Cazzulini  Cos’è esattamente la pubblicità su Facebook, come funziona, quali sono le tipologie di annunci a pagamento e quali effetti produce: tutto spiegato con l’aiuto dell’infografica
 – Facebook, come sa quello che compri
http://daily.wired.it/news/internet/2012/10/03/facebook-acquisti-carta-credito-privacy-24174.html di Silvio Gulizia  Wired ha sentito Datalogix, il nuovo partner del social network che ha messo a punto un sistema in grado di rilevare l’efficacia reale delle inserzioni, come ha rivelato proprio una nota del social network di Mark Zuckerberg.
– Giornalismo in ginocchio, si sveglia la Fnsi: “Basta alle interviste fai da teâ€
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/10/01/giornalismo-ginocchio-sveglia-fnsi-basta-alle-interviste/206107/  Su ‘Report‘ (…) avrete visto i politici che si mettono davanti la telecamera e fanno dichiarazioni senza essere intervistati. Questo modo di fare informazione va sradicatoâ€. Roberto Natale, Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, all’improvviso si “accorge†di un certo modo di fare giornalismo (tipico di alcuni suoi colleghi cronisti della Rai): il soliloquio del politico o del potente di turno. Una pratica più e più volte denunciata da ilfattoquotidiano.ite, per fortuna, cominciano ad accorgersene anche altre testate.
– I Social Media influenzano gli acquisti… oppure no?
http://blog.tagliaerbe.com/2012/10/social-media-acquisti.html di Tagliaerbe  Sono ormai diversi anni che si discute circa l’influenza che i social possono esercitare sugli acquisti (online o offline). Ma i pareri sono parecchio discordanti. Un’ ultima ricerca dice che…
– Nielsen: la pubblicità in Italia piange
http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=34261&typeb=0&Nielsen-la-pubblicita-in-Italia-piange  Il mercato pubblicitario italiano 2012 chiuderà in calo dell’8,4% per un investimento complessivo di 7,5 miliardi di euro. La cifra, comprensiva dell’advertising digitale (search, social media e video adv), è stata diffusa da Nielsen che precisa come senza il supporto dei new media il calo sarebbe del 10,2% e il giro d’affari di 6,8 miliardi di euro.
– Il Fatto si schiera contro Audiweb
http://www.webnews.it/2012/10/03/il-fatto-si-schiera-contro-audiweb/ di Marco Viviani  Presa di posizione del Fatto Quotidiano sulle statistiche Audiweb: i parametri di rilevazione vengono messi in discussione. La tensione tra testate online e Audiweb è legata ai timori della perdita di raccolta pubblicitaria, ma ci sono anche ragioni statistiche che a questo stadio rappresentano argomentazioni del tutto concrete
– Assange: ‘Obama, quante bugie’
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/assange-obama-quante-bugie/2192181 di Stefania Maurizi  «Avevi promesso di abolire la legge sulla detenzione infinita senza processo: e non l’hai fatto. Avevi promesso libertà per la Rete: e ci perseguiti»: dal suo rifugio nell’ambasciata dell’Ecuador, il fondatore di WikiLeaks manda un video.
– News: ecco come è cambiato il modo di leggere. Gli italiani? Le preferiscono gratuite
http://www.key4biz.it/News/2012/10/04/Tecnologie/Mobiles_Republic_dispositivi_mobili_notizie_news_informazione_gratuita_tablet_smartphone_face_book_213005.html di Raffaella Natale  Dal sondaggio di Mobiles Republic emerge che i lettori chiedono notizie accurate (80%), fresche (59%) e gratuite (58%). I Paesi maggiormente interessanti alle news free sono Italia (68%) e Francia (65%).
– Il volto umano dei Big Data
http://www.lastampa.it/2012/10/03/tecnologia/il-volto-umano-dei-big-data-Pmalk7JVwOMCcSQi5Qwi8I/index.html di luca indemini  L’immagine più suggestiva per comprendere Big Data la offre Dave Menninger di Greenplum : “Il pianeta è diventato un organismo vivente, che comunica continuamente e Internet ne rappresenta il sistema nervosoâ€. Lungo queste direttrici circolano ogni giorno 2,5 quintillioni di bytes di dati, prodotti da fonti diverse
– Assocarta: «Detassare la pubblicità sui giornali»
http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2012-10-05/assocarta-detassare-pubblicita-giornali-064313.shtml?uuid=AbSU3hoG di Cristina Casadei  Se lo scorso anno per la filiera della carta si è chiuso con un calo del 12%, la prima parte di quest’anno ancora una volta è stata caratterizzata dal segno meno. «Abbiamo una situazione di mercato che registra un andamento negativo per una percentuale tra il 7 e l’8% che ci porta a dire che anche quest’anno il calo sarà a due cifre. Sono due anni consecutivi. Questo significa che i fatturati stanno scendendo molto più rapidamente della produzione e che se non si corre ai ripari nell’intera filiera potrebbero esserci diverse migliaia di posti a rischio», avverte Medugno
– Anna Politkovskaja, la giornalista russa che lottava per i diritti umani. Il ricordo di Pinkblog
http://www.pinkblog.it/post/34347/anna-politkovskaja-la-giornalista-russa-che-lottava-per-i-diritti-umani-il-ricordo-di-pinkblog di  Gioia Dotti  Un omicidio ancora avvolto nel più enigmatico mistero. A sei anni dalla sua tragica scomparsa, noi di Pinkblog la vogliamo ricordare insieme a voi.
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(1 ottobre)
– Huffington Post Italia, i blogger non pagati, la Fiom e la politica “di sinistraâ€
http://www.giornalisticamente.net/blog/2012/09/29/huffington-post-italia-i-blogger-non-pagati-la-fiom-e-la-politica-di-sinistra/ di Ciro Pellegrino  (…) Mi hanno molto colpito alcuni nomi presenti. Penso a Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil. Proprio a lui mi verrebbe da chiedere se non vede nell’apertura di un blog su HuffPo una contraddizione rispetto a quanto ogni giorno proclama sull’eterna vertenza Fiat. La sua visione così rigida del lavoro non si applica in altri ambiti? Vale solo per le tute blu? Folgorato sulla via di Arianna?
– Huffington Post: Gamification e Reaction Bar
http://giornalaio.wordpress.com/2012/09/29/huffington-post-gamification-e-reaction-bar/ di Pier Luca Santoro  L’ «Huffington Post» è il primo giornale online a introdurre per tutte le sue versioni, inclusa la neo nata in italiano, la “reaction barâ€, una barra che permette al lettore di esprimere il proprio sentiment sia in positivo che in negativo, cliccando su uno dei diversi bottoni disponibili ed esercitando opzioni che vanno da ‘’straordinario’’ a ‘’bizzarro’’ passando per ‘’divertente’’ o ‘’preoccupante’’. Questo consente, da un lato, alle persone di esprimersi tanto sinteticamente quanto liberamente su quello che hanno letto e, dall’altro lato, permette un’immediata sentiment analysis della propria proposta editoriale. I vantaggi sono evidenti.
– Una tassa sul web per salvare il giornalismo?
http://www.festivaldelgiornalismo.com/post/27037/ di Vincenzo Marino  La proposta di David Leigh del Guardian, chiedere 2 sterline al mese agli abbonati alla banda larga del Regno Unito da devolvere ai giornali cartacei in base al loro numero di lettori; le critiche di PandoDaily, TechDirty, Forbes, GigaOM: idea impraticabile; come salvare il giornalismo? Charlie Beckett analizza problemi e possibili soluzioni. E infine, l’esordio della nuova piattaforma economico-finanziaria di The Atlantic, Quartz.
– L’ intelligenza dell’uomo digitale
http://www.bookcafe.net/blog/blog.cfm?id=1602 di Giuseppe Granieri  Una delle caratteristiche che deve avere il giornalismo moderno, secondo me, è far guadagnare tempo ai lettori gestendo questo processo di costruzione di una big picture, di una visione più ampia, filtrando la complessità . E per questo la curation è sempre più importante. «La cosa che differenzia un discreto curatore da un grande curatore», scrive oggi Andrew Apostola, «non è la piattaforma che usa, ma l’ampiezza della sua capacità di scoperta». «La curation», dice, «è 99% ricerca e scoperta e 1% presentazione».
– L’ industria televisiva europea regge, soffre la pubblicitÃ
http://www.digital-sat.it/ds-news.php?id=31085  L’industria televisiva europea regge nonostante la crisi, trainata soprattutto dalla pay tv. Soffre, Invece, il mercato pubblicitario, specialmente in Italia e Spagna. La tv, come mezzo, è lontana dall’essere soppiantata da Internet. Cresce, infatti, anche in virtù dell’aumento dei canali tematici, il numero di minuti che i telespettatori passano ogni giorno davanti al piccolo schermo e, in questa speciale classifica, l’Italia mantiene il primo posto. Sono i dati principali contenuti nel X Rapporto annuale di ITMedia Consulting, presentato nella sede della Fnsi a Roma.
– Raccolta pubblicitaria: in futuro informazione vivrà di soli blog?
http://www.wallstreetitalia.com/article/1437986/raccolta-pubblicitaria-in-futuro-informazione-vivra-di-soli-blog.aspx di Luigi Grassia  C’ è un terremoto nella raccolta pubblicitaria, risorsa vitale per le tv e i giornali: il motore di ricerca Google è diventato il numero due del settore in Italia scavalcando nientemeno che la Rai. In assenza di numeri ufficiali, a fare questa valutazione è Antonio Pilati, fra i massimi conoscitori della materia visto che siede nel consiglio di amministrazione della stessa Rai dopo essere stato all’Agenzia delle Comunicazioni e all’Antitrust: «Google è ormai il secondo operatore di pubblicità in Italia» ha detto ieri Pilati in un convegno, «ha superato la Rai ed è alle spalle solo di Publitalia», cioè della concessionaria di Mediaset.
– Google Italia supera la RAI nei guadagni pubblicitari
http://www.nexus-lab.com/2012/09/28/google-italia-rai-guadagni-pubblicitari/  Brutto momento per la RAI, radio televisione italiana, e ottimo invece per Google Italia. Infatti dagli ultimi dati emersi in questo 2012, sembra che BigG sia riuscita a guadagnare dalla pubblicità più della stessa RAI, il più grande Network radio/televisivo italiano.
– Informazione di mutuo soccorso e sistemi anti-bufala
http://blog.debiase.com/2012/09/informazione-di-mutuo-soccorso-e-sistemi-anti-bufala/ di Luca De Biase  1. I fiduciosi dicono che la maggiore disponibilità di informazione consente a più persone di esprimersi; starà poi al pubblico farsi un’idea. Ma il pubblico non ha tempo di farsi un’idea autonoma. E questo fa passare indubbiamente un sacco di bufale. 2. Gli scettici dicono che era meglio quando a controllare erano i giornali. Ma la storia insegna che le bufale sono passate anche sui giornali
 - Informazione e Reti Sociali
http://giornalaio.wordpress.com/2012/09/27/informazione-e-reti-sociali/ di Pier Luca Santoro  Alcuni recenti dati del «Financial Times» confermano il potere del flusso sociale nella definizione dell’agenda informativa del pubblico ed anche come l’audience si vada separando nelle diverse reti sociali con Facebook che assume il ruolo di diffusione di massa e Twitter sempre più concentrato sull’informazione.
 – Dentro Anonymous. Viaggio nelle legioni dei cyberattivisti
http://inform-ant.com/it/ebook/dentro-anonymous.-viaggio-nelle-legioni-dei-cyberattivisti Un ebook di Carola Frediani  Un racconto giornalistico che testimonia il “dietro le quinte” di alcuni cruciali attacchi e che riflette sulle sfide di un movimento di “senza volto” che si propone di difendere la libertà di espressione e la libera circolazione delle informazioni in un mondo in cui invece sempre di più ci viene richiesto, quando non imposto, di metterci la faccia.
– Governance di Internet: il Miur promuove una consultazione
http://www.etribuna.com/eportale/tutti-gli-articoli-del-portale/17409-governance-di-internet-il-miur-promuove-una-consultazione.htmlv  Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca ha avviato una consultazione pubblica, aperta a tutti i cittadini, sul tema della governance di Internet per arricchire e migliorare il documento che riassume la posizione italiana sui principi fondamentali di Internet (vedi allegato) in vista del prossimo Internet Governance Forum (IGF) che avrà luogo a Torino al 18 al 20 ottobre 2012 (evento che anticipa l’edizione internazionale di Baku organizzata dalle Nazioni Unite il 6-9 novembre
 – Scandalo Murdoch, a processo in Gran Bretagna nel 2013
http://www.youtube.com/watch?v=LGbpTVGcV_Y  Il processo per lo scandalo delle intercettazioni telefoniche compiute dai giornali del gruppo Murdoch si svolgerà nel 2013 a Londra. Tra i tredici accusati spiccano Rebekah Brooks e Andy Coulson, giornalisti molto vicini al premier conservatore David Cameron
– Troppa tecnologia “smart†disconnette corpo e mente
http://www.mediaduemila.it/?p=10568 di Luca Protetti  L’uso quotidiano di vari strumenti digitali e tecnologici potrebbe avere delle controindicazioni. Secondo Ross Cunnington, neuroscienziato dell’Università del Queensland (Australia), il cervello umano, sovraccaricato dalla gestione di nuovi e sempre più sofisticati apparecchi, non riesce più a dare l’input giusto per il corretto movimento della mano. Ed ecco quindi che premiamo quando dovremmo strisciare o cerchiamo addirittura di cambiare i canali Tv con il mouse. Errori che porterebbero la persona a sentirsi “incompetenteâ€.
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 (24 settembre)
– Il giornalista orizzontale
http://granieri.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/09/22/il-giornalista-orizzontale/ di Giuseppe Granieri  «Oggi tutti i giornalisti sono dei direttori. Anche i poco-più-che-ventenni». La spiegazione è semplice: il giornalista di oggi, se vuole lavorare, deve essere in grado di far tutto: scrivere, editare foto, impaginare, usare i social media, fare infografiche, gestire strumenti avanzati. E se riesce, deve anche capire qualcosa di programmazione. «L’organizzazione del lavoro da verticale a orizzontale», dice Bob Cohn, «è probabilmente il maggior cambiamento che il mestiere sta vivendo, in un momento in cui i cambiamenti sono tantissimi».
– Facebook sa come spingerti a votare
http://vincos.it/2012/09/16/facebook-sa-come-spingerti-a-votare/ di Vincenzo Cosenza  Durante la campagna elettorale statunitense del 2010 Facebook ha condotto uno dei più grandi esperimenti sociali mai realizzati. Quel 2 novembre di due anni fa ha esposto 60 milioni di utenti ad “messaggio socialeâ€, non di parte, di invito al voto. Come si vede dall’immagine in basso quel messaggio indicava il numero delle persone che avevano già votato, le immagini di sei amici “virtuosiâ€, un link alla mappa dei seggi. (via scoop.it/giorgio fontana)
– Google leader dell’advertising online
http://www.pc-facile.com/news/google_leader_delladvertising_online/72248.htm  Un nuovo studio sul maketing e l’advertising online mette Google sul gradino più alto, leader indisturbato e irraggiungibile. Secondo lo studio, nelle casse di Google entreranno molti più dollari di tutti i possibili competitor, che nell’anno in corso dovranno accontentarsi solo di posizioni di rincalzo.
– Google Analytics: dall’universo della precisione al mondo del pressappoco
http://blog.tagliaerbe.com/2012/09/google-analytics-not-provided.html di Tagliaerbe  Purtroppo Google, togliendo un dato fondamentale e basilare (le parole chiave), ha perduto di credibilità in relazione all’analisi degli accessi. La sua macchina ha tutti gli accessori possibili ma ha tre ruote.
– La bufala di Henry Kinssinger, che però non è una bufala: a proposito della guerra e della comunicazione sulla Rete in Italia
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10830 di Sergio di Cori Modigliani Negli ultimi giorni ha cominciato a circolare sulla rete italiana, con una gigantesca esposizione anche su facebook, l’intervista rilasciata da Henry Kissinger a un giornalista inglese qualche giorno fa. Data la grave e pericolosa situazione internazionale e considerando il fatto che Kissinger è una personalità politica davvero importante, si trattava di una notizia davvero interessante. L’aspetto saliente, va da sé, consisteva nel fatto se quella intervista fosse vera o falsa. Il punto è proprio questo….
– L’ ABC del Giornalismo Radiofonico, un libro di P. Chantler e P. Stewert
http://www.radiospeaker.it/blog/abc-giornalismo-radiofonico-libro-chantler-stewert-742.html  Con Paul Chantler, autore di programmi, giornalista radiofonico e consulente di numerose emittenti inglesi, collabora una spalla non meno nota al giornalismo internazionale, Peter Stewart, docente in tutto il mondo. La prefazione è di Piero Scaramucci, giornalista Rai che nel 1992 assunse la direzione di Radio Popolare ed è ora impegnato con l’attività didattica per la formazione giornalistica presso la scuola di giornalismo dell’Ordine dei Giornalisti allo IULM di Milano
– Storia tragicomica di un giornalista precario
http://www.turiweb.it/cultura/33309-storia-tragicomica-di-un-giornalista-precario.html di Nicola Teofilo  Un libro per colleghi precari e non. Un racconto di vita vissuta, non rivolto soltanto a lettori giornalisti. Questo è il libro di Antonio Loconte, giornalista precario, licenziato senza alcun apparente motivo. Dopo esser stato presentato nei nostri comuni (a Polignano durante “Il libro possibileâ€, a Turi venerdì scorso), “Senza Paracadute. Diario tragicomico di un giornalista precario – Adda Editore†sta girando in tutta Italia.
– La riforma delle professioni, un’opportunità per il mondo delle Rp
http://www.ferpi.it/ferpi/novita/notizie_rp/management/la-riforma-delle-professioni-unopportunit-per-il-mondo-delle-rp/notizia_rp/44868/8 di Ada Sinigalia
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(16 settembre)
– ‘’Al Qaeda, Al Qaeda’’
http://giornalaio.wordpress.com/2012/09/15/giornalismo-diffamazione/ di  Pier Luca Santoro  E’ uscito pochi giorni fa il trailer, l’anteprima di “Al Qaeda, Al Qaedaâ€, docu-film di denuncia contro la disinformazione e la persecuzione a mezzo stampa in Italia, che ricostruisce e narra storie vere, attraverso la testimonianza diretta degli interessati, materiale di archivio e scene originali: le storie che giorno dopo giorno i media raccontano agli italiani, senza ritegno per la verità delle cose e molto spesso senza alcun rispetto per le persone che sono coinvolte.
– Perché in Italia l’Huffington Post non può sfondare
http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2012-07-09/perche-italia-huffington-post-112431.shtml?uuid=AbYb054F di Christian Rocca  Faccio molti auguri a Lucia Annunziata e alla squadra di giornalisti, manager e investitori che sta preparando il lancio di Huffington Post Italia, ma temo che quel modello di informazione da noi non funzionerà . A essere più precisi, il problema è che il modello Huffington Post da noi funziona già molto bene, sicché lo sbarco italiano del sito fondato da Arianna Huffington difficilmente avrà l’impatto che ha avuto negli Stati Uniti.
– La musica? Te la paga la pubblicitÃ
http://daily.wired.it/news/media/2012/09/14/musica-e-pubblicita-matrimonio-in-vista.html di Gianni Sibilla  Da DJ Shadow alla piattaforma Doloder: la ricerca del modo giusto di usare per far pagare alla pubblicità il costo della musica. Funzionerà ?
 – Giornalismo e nuovi media: Peter Gomez “Il web migliora il giornalismo” (VIDEO)
http://internetepolitica.blogosfere.it/2012/09/giornalismo-e-nuovi-media-peter-gomez-il-web-migliora-il-giornalismo.html intervista a Peter Gomez  Negli ultimi anni tanto giornalismo si è trasformato da cartaceo a web. Quello web si è moltiplicato. Come il gionalismo è cambiato in questo passaggio? Perchè i politici temono il web? Il video dell’intervista a Peter Gomez
– 10 Strumenti per la Cura dei Contenuti
http://giornalaio.wordpress.com/2012/09/10/10-strumenti-per-la-cura-dei-contenuti/ di Pier Luca Santoro  Una lista di 10 siti gratuiti per realizzare la cura dei contenuti che è possibile utilizzare per fornire contenuti per il pubblico per creare la propria rivista digitale o il proprio quotidiano. L’ obiettivo di fondo, è importante specificarlo, è quello di costruire una esperienza efficace e ridurre l’impatto dell’ overload di informazioni.
– I “Contenuti di Qualità â€, secondo Google!
http://blog.tagliaerbe.com/2012/09/contenuti-qualita-google.htm di Tagliaerbe  Circa 4 anni e mezzo fa comparvero online le “General Guidelines†destinate ai quality rater di Google, ovvero le linee guida che i “valutatori umani†di Google devono applicare quando analizzano un sito web. Col tempo queste indicazioni sono pian piano “evoluteâ€, e qualche giorno fa Search Engine Land ha riportato alcuni stralci delle nuove “Page Quality Rating Guidelinesâ€, ovvero le linee guida destinate a determinare la qualità di una pagina.
- L’information overload non è un problema
http://it.ejo.ch/7120/nuovi-media/linformation-overload-non-e-un-problema di Pier Luca Santoro  La maggioranza delle persone interpellate per un sondaggio sul sovraccarico di informazione compiuto da due docenti della Northwestern University ha espresso soddisfazione e apprezzamento per la quantità e la varietà di informazioni disponibili in Rete. Nonostante vi siano state delle persone che hanno citato il loro disagio da alcuni aspetti dei “new media†e in qualche raro caso addirittura oppressi dalla quantità di informazioni, nella maggioranza dei casi il tono generale delle discussioni è risultato essere positivo.  Â
-Diritto all’oblio e informazione su Internet: la cancellazione delle notizie
http://www.obiettivotre.com/2012/09/internet-diritto-oblio-e-informazione-cancellazione-notizie/ di Ylenia Caioli  Quando è lecito ottenere la rimozione di una notizia da un sito di informazione? Dopo la recente sentenza della Corte di Cassazione n.5525 del 2012 infatti molti siti di informazioni, noti o meno noti che siano, si sono visti recapitare email che chiedevano la rimozione di notizie di cronaca, pena la citazione in giudizio. ObiettivoTre si è rivolto al legale dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana, l’avvocato Lorenzo Calvani, che illustra la questione in una interessante intervista.
– Uomini e macchine, tutti nella stessa infosfera
http://www3.lastampa.it/cultura/sezioni/articolo/lstp/468108/ di Juan Carlos De Martin  Con Copernico la Terra (e quindi l’umanità ) non è più al centro dell’universo, con Darwin l’uomo non è più al centro del regno animale e con Freud la mente umana viene riconosciuta come niente affatto trasparente a sé stessa, ma piuttosto caratterizzata da inconscio e dal meccanismo di repressione. A queste rivoluzioni, secondo Luciano Floridi – nel suo nuovo libro La rivoluzione dell’informazione (Codice Edizioni) -, ora si aggiunge la rivoluzione dell’informazione, fondata sul riconoscimento che non siamo entità isolate, ma «inforg», ossia organismi informazionali interconnessi, che condividono con agenti biologici e costrutti tecnici un’ambiente globale in ultima analisi costituito da informazione, ovvero l’infosfera
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(9 settembre 2012)
– Nuovi paradigmi nel giornalismo
http://granieri.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/08/21/nuovi-paradigmi-nel-giornalismo/ di Giuseppe Granieri Come spesso accade, le grandi trasformazioni sono innescate da principi semplici. Il modo in cui sta cambiando il giornalismo, la crisi dei giornali, sono -banalmente- la conseguenza di un lungo processo che sta portando i lettori a cambiare il modo in cui si informano e la maniera in cui accedono alle notizie.
– Se il giornale diventa una piattaforma
http://federicobadaloni.blog.kataweb.it/snodi/001702/giornale_piattaforma.html di Federico Badaloni Jeff Jarvis ha scritto di recente un post interrogandosi su cosa sia una piattaforma. La domanda è centrale, soprattutto per chi crede che le “news organizations†(sempre più difficile da tradurre in italiano) dovrebbero trasformarsi in piattaforme digitali per le loro comunità . Le attività che si svolgono in una piattaforma di questo tipo sono due: 1. le persone condividono quel che sanno 2. i professionisti aggiungono valore giornalistico su questo sapere condiviso.
– Analisi dell’Audience delle Fonti d’Informazione su Twitter
http://giornalaio.wordpress.com/2012/08/28/analisi-dellaudience-delle-fonti-dinformazione-su-twitter/ di Pier Luca Santoro  SocialFlow, società di servizi di social analytics, ad inizio di questo mese ha pubblicato i risultati di un’analisi effettuata su sei fonti d’informazione internazionali. Sono stati presi in considerazione i comportamenti dei followers su Twitter di «Al-Jazeera», «BBC News», «CNN», «The Economist», «Fox News» e «The New York Times».
– L’anno dei #socialmediafail: da errore a strategia
http://www.youngdigitallab.com/case-history/social-media-fail-errore-strategia/ di Piero Ghedin  “Il bello di internet è che ti permette di fallire velocementeâ€. La frase di  Avinash Kaushik (???) è la chiave della teoria di Piero Ghedin, secondo cui ‘’oramai il #socialmediafail è una categoria a sé. Una nuova branca del marketing che sfocia nella cultura popolare, e che lascerà un segno indelebile nella storia della comunicazione’’.
– Ten Years Of The Internet – 2002 – 2012 / Data and Analysis
http://www.infoservi.it/ten-years-of-the-internet-2002-2012/7384 di Alberto D’ Ottavi  “Se dieci anni sono un tempo lungo nella vita di chiunque, sul Web sono un’eternità â€, sottolinea Mediabistro nell’intro all’infografica qui sotto che racconta, appunto, gli ultimi dieci anni della Rete. Dal 9 al 33% della popolazione mondiale. E ancora siamo solo all’inizio
– Se la politica e il giornalismo guardano dallo spioncino abbiamo perso tutti
http://www.fanpage.it/se-la-politica-e-il-giornalismo-guardano-dallo-spioncino-abbiamo-perso-tutti/ di Ciro Pellegrino  Sbaglia chi ruba dichiarazioni portando il suo intervistato a prendere un caffè (ma col microfono acceso) e sbaglia anche Favia: uno che non è capace di fare opposizione a Casaleggio come potrà mai amministrare la cosa pubblica?
– Premio Ilaria Alpi: i vincitori della diciottesima edizione
http://www.ilariaalpi.it/?p=4871  Il sovraffollamento delle carceri, gli ultimi criminali nazisti, l’Ilva di Taranto, i traffici di uomini e di rifiuti tossici, la camorra e la sacra corona unita. Sono di network stranieri e di televisioni locali, di web-tv e di emittenti nazionali, i video vincitori della diciottesima edizione del Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi, la manifestazione promossa a Riccione dall’associazione Ilaria Alpi in memoria della reporter del Tg3 uccisa nel 1994 a Mogadiscio insieme all’operatore Miran Hrovatin.
– Disordinate considerazioni sull’informazione di guerra
http://www.reset-italia.net/2012/09/08/disordinate-considerazioni-sullinformazione-di-guerra/#.UExCBqNWJPJ da Reset  Per quel che riguarda il conflitto siriano, mi rendo conto di poter dire poco. La situazione sembra estremamente complicata ed è difficile, come si è detto, valutare le informazioni che arrivano a noi. Posso ad esempio far notare però il silenzio dei media occidentali sulle posizioni e sull’attività del “Comitato nazionale di coordinamento per il cambiamento democraticoâ€, la coalizione delle forze di opposizione al regime siriano contrarie all’ipotesi di un intervento militare straniero e alla settarizzazione del conflitto.
– Â “Telemarchette”, 4 consiglieri nazionali dell’Ordine presentano un esposto per le violazioni deontologiche dei giornalisti tv
http://visanik.blogspot.it/2012/08/telemarchette-4-consiglieri-nazionali.html?spref=fb  Il testo dell’ esposto all’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna presentato da quattro consiglieri nazionali dell’ Ordine: Claudio Visani, Beppe Errani, Gianfranco Sansalone e Saverio Paffumi (che è anche membro della Commissione ricorsi del Consiglio nazionale).
– Fatti cliccare e sarai giornalista partecipativo (guadagnando 2 euro)
http://www.giornalisticamente.net/blog/2012/08/30/fatti-cliccare-e-sarai-giornalista-partecipativo-guadagnando-2-euro/ di Ciro Pellegrino  Questo sito internet. In pratica offre di scrivere articoli “inediti e originali che devono contenere la citazione della font di almeno 2.000/2.500 battuteâ€. Il pagamento? In base ai clic dichiarati da Google Analytics. Se sono meno di 200 niente da fare, non guadagni. Capite perché al di là delle solite diatribe Ordine dei Giornalisti SI/NO, futuro del giornalismo, tecnologie, c’è bisogno di intervenire e seriamente, su questo tipo di atteggiamento? Sbugiardarlo, denunciarlo?
– Apple pensa a Twitter per il futuro dei media
http://www.milanofinanza.it/giornali/dettaglio_giornali.asp di Edoardo Narduzzi  I rumors del mercato tornano a parlare di un potenziale interesse di Apple verso Twitter. La più importante impresa tecnologica per capitalizzazione di borsa starebbe valutando, sempre che Twitter sia interessata, l’ipotesi di acquistare una partecipazione di minoranza nel più importante media digitale di ultima generazione.
– Osimo ospita il primo Festival sul giornalismo d’inchiesta
http://www.anconanotizie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=5978&Itemid=115  Osimo, cittadina dell’Anconetano, ospiterà dal 29 settembre al 20 ottobre il primo Festival sul giornalismo d’inchiesta. Porteranno le loro esperienze e le loro testimonianze inviati e reporter di guerra, giornalisti minacciati dalla mafia e dalla camorra, oltre a personaggi che, per le tristi storie dei loro cari, sono diventati protagonisti delle pagine di cronaca nera.
– Vendite giù e lettori su. I media fotografati dalla nuova Agenda del Giornalista
http://www.adginforma.it/prima-pagina-mainmenu-14/editoria-mainmenu-52/3377-vendite-giu-e-lettori-su-i-media-fotografati-dalla-nuova-agenda-del-giornalista-.html  Testate che chiudono, calo di vendite e lettori in aumento. Questa la fotografia dell’informazione italiana offerta dal secondo volume dell’Agenda del Giornalista, appena pubblicato per completare la collana 2012.
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(26 agosto 2012)
– Lo stato di salute del giornalismo italiano: dalle piattaforme di consultazione alla legge dell’equo compenso
http://www.agoravox.it/Lo-stato-di-salute-del-giornalismo.html di Sara Durantini  Lo stato di salute del giornalismo italiano, digitale e cartaceo, vive un momento di grande cambiamento. A cambiare sono gli attori della sfera editoriale ma anche il pubblico e il linguaggio. E se le nuove parole del giornalismo, come scrive Lewis DVorkin, parlano “alle nuove tecnologie”, è il pubblico ad avere un ruolo di grande importanza proprio in quanto è lui che decide dove reperire la notizia che sta cercando.
– Brand Journalism
http://giornalaio.wordpress.com/2012/08/26/brand-journalism/ di Pier Luca Santoro  Cambia il modo di comunicare, di relazionarsi con le persone e le imprese iniziano ad abbracciare l’idea di diventare loro stesse degli editori, dei produttori di contenuti. (…) Una nuova minaccia per gli editori tradizionali abituati a vendere spazi pubblicitari invece che conoscenza, colonne e/o pixel anzichè valore aggiunto.
– Le 5 W del Giornalismo nel 2012
http://giornalaio.wordpress.com/2012/08/23/le-5-w-del-giornalismo-nel-2012/ di Pier Luca Santoro  Nell’ attuale momento,  con giornalismo partecipativo e social media che assumono una rilevanza crescente all’interno dell’ecosistema dell’informazione, le 5 W dei nuovi media sono domande alle quali dare una risposta è divenuto un requisito basico da soddisfare.
– Come l’ uso di Internet può rivelare la depressione
http://www.lescienze.it/news/2012/08/20/news/internet_salute_mentale-1212606/ di Adrian F. Ward e Piercarlo Valdesolo  Una ricerca ha analizzato le modalità di navigazione in Rete di un gruppo di volontari, prescindendo dai contenuti dei siti visitati: secondo i risultati, alcuni comportamenti, come l’eccessivo utilizzo della posta elettronica o delle chat o il veloce passaggio da un sito all’altro, possono essere indicativi di una tendenza alla depressione
– Usa, pubblicità su carta igienica gratuita
http://www.lettera43.it/economia/aziende/usa-arriva-la-pubblicita-su-carta-igienica-gratuita_4367561973.htm  Annunci pubblicitari su carta igienica gratis: l’ idea di due giovani imprenditori del Michigan, i fratelli Jordan e Bryan Silverman – http://www.corrierevicentino.it/2012/08/usa-arriva-la-pubblicita-su-carta.html – gli spot stampati sui rotoli della loro carta igienica – rigorosamente ecologica – viene utilizzato un inchiostro a base di soia, e il costo per gli inserzionisti è pari a un minimo di 99 dollari per 20 mila annunci, ossia circa mezzo centesimo per ogni pubblicità .
– Altratv.tv il futuro è sul Web
http://www.controcampus.it/2012/08/altratv-tv-il-futuro-e-sul-web/  Lo stesso passaggio che c’è stato dalla radio alla televisione. Così sarà il passaggio dalla televisione al web.Critico, innovativo ed estremamente moderno. “Una piccola rivoluzione culturale e non solo tecnologica si profila all’orizzonte e non può che essere salutata con favore da chi, da anni, osserva e frequenta il mondo dell’informazione.†(Giampaolo Colletti)
– Riconoscimento facciale, l’ultima frontiera del marketing
http://gadget.wired.it/news/applicazioni/2012/08/17/riconoscimento-facciale-per-il-marketing-193456.html di Anna Lisa Bonfranceschi  I sistemi di riconoscimento facciale potrebbero presto diventare una diffusa realtà per promuovere pubblicità sempre più mirate. Anche se non tutti i consumatori potrebbero gradire queste invadenti strategie di marketing.
– Creare Un Sito Di Nicchia: Perché E’ Così Importante
http://www.masternewmedia.org/it/importanza-sito-di-nicchia-online/ di Robin Good  Il futuro è dei siti di informazione di nicchia, non di siti generalisti che parlano di tanti argomenti diversi, anche se coordinati da un certo “taglio” editoriale. La specializzazione è una necessità dell’ecosistema informativo Internet, dove più contenuti aggiungiamo, e più aumenta la necessità di far leva su criteri di affidabilità e specializzazione allorchè si tratta di poter trovare ciò che veramente conta.
– App.net, il social network che scommette sull’assenza della pubblicitÃ
www.macitynet.it/macity/articolo/App.net-il-social-network-che-scommette-sullassenza-della-pubblicit/aA62149 di Mauro Notarianni  Dalton Caldwell, fondatore di Imeem, uno dei primi social network di successo venduto nel 2009 a MySpace, propone la creazione di un ambiente social aperto e senza pubblicità , modellato sullo stile di Twitter ma sostenuto dalle tasse d’ iscrizione
– Siria e social media, se il conflitto non è “coolâ€
http://www.federicoguerrini.com/social-media/siria-e-social-media-se-il-conflitto-non-e-cool/ di Federico Guerrini  Ci sono gli stessi morti, gli stessi massacri. La stessa voglia di una generazione di chiudere i conti con un passato autoritario e vivere secondo regole nuove (magari diverse da quelle che vorremmo noi occidentali, ma questo è un altro discorso). Eppure il conflitto in Siria, su Twitter, Facebook e compagnia bella, non “fa audienceâ€. Su Twitter ne parlano quasi solo gli addetti ai lavori. Come si spiega? Abbiamo provato ad azzardare qualche motivazione qui.
– Facebook presenta il nuovo sito Facebook per le aziende
http://www.spotandweb.it/news/22349/facebook-presenta-il-nuovo-sito-facebook-per-le-aziende.html  Facebook per le aziende nasce con l’obiettivo di aiutare le piccole e medie imprese italiane, quasi 5 milioni nel nostro Paese, a far crescere il loro business e migliorare il rapporto con i propri clienti attraverso la piattaforma.
– “Nessun bavaglio ma si tiri fuori dai cassetti la riforma dell’ordine e si istituisca il giurì per la lealtà dell’informazioneâ€
http://www.articolo21.org/2012/08/nessun-bavaglio-ma-tirar-fuori-dai-cassetti-la-riforma-dellordine-e-istituire-il-giuri-per-la-lealta-dellinformazione/ di Franco Siddi  Non c’è e non ci sarà . in un Paese che voglia essere democratico, un tempo buono o un’occasione giusta per i bavagli alla stampa. Chi si mette in rapporto con il sistema dell’informazione sa quanto soffra di leggi sbagliate e disagi – dai conflitti d’interesse irrisolti a un mercato squilibrato  che produce grave precarietà nel lavoro – per capire che le riforme utili sono altre, compresa quella dell’ordinamento professionale dei giornalisti e delle forme di autoregolamentazione.
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(14 agosto 2012)
– L’ Insostenibile Leggerezza dell’ Essere Solamente Online
di Pier Luca Santoro (Osservatorio europeo di giornalismo)  Secondo quanto riportato da Italia Oggi sia Linkiesta che Il Post sarebbero, riprendendo il titolo del film forse più celebre di Dario Argento, in profondo rosso. E’ dunque davvero impossibile la sostenibilità per l’informazione online nel nostro Paese? Il caso di Varese News sembra smentire le previsioni più nefaste con dati Audiweb che posizionano la testata locale all digital al di sopra di tutte le altre start up solo online nazionali. Un successo che si basa sul rapporto con la comunità , con il pubblico di rifermento, come ha affermato Marco Giovannelli, Direttore del quotidiano lombardo, durante Digit, la due giorni tenutasi ad inizio luglio dedicata proprio al giornalismo digitale in Italia.
– Partito Pirata Italiano: come cambiare la politica italiana con Internet. #partitopirata
di Rudy Bandiera ( Rudybandiera.com)  Cinque anni fa,  se qualcuno vi avesse detto che Grillo sarebbe diventato il secondo partito italiano, voi ci avreste creduto? E’ con questa premessa che parte, sul sito di Rudy Bandiera, una intervista  a un esponente del Parito pirata italiano. Gianfranco (questo il nome dell’ intervistato), racconta le varie fasi dei sviluppo del partito (primi segni di vita nel 2006) e spiega che si tratta di un ‘’Partito completamente orizzontale, non piramidale come quelli attuali’’. Vogliono che tutti gli iscritti abbiano lo stesso “potereâ€. Ognuno ha il diritto e dovere di essere protagonista della propria società impegnandosi in prima persona senza fidarsi del santone/salvatore di turno.
– La comunicazione di plastica – Nella società ipadizzata è ancora più importante il dito del touch
di Francesco Cataldo Verrina (Spotandweb)  Non conta quanti applicativi abbiamo caricato o quanti touch al minuto esercitiamo sullo schermo, ma ciò che di produttivo riusciamo a fare, avvelendoci delle nuove tecnologie, non a caso definite “abilitantiâ€. Soprattutto per un qualsivoglia comunicatore di professione la differenza tra un “dito irrequieto†e un “dito razionale†assume una rilevanza notevole.
– Cracker, geek, flamer e troll: chi sono costoro?!
di Riccardo Scandellari (Skande.com)  Una lista, con sintetica spiegazione, dei termini più utilizzati dal linguaggio nato dallo sviluppo delle nuove tecnologie
– I tablet non sono un ‘’toccasana’’
di Pier Luca Santoro (Giornalaio)  La distribuzione diffusa e la convergenza, la capacità di dare significato ad ogni format, ad ogni device, ancora una volta incluso il supporto cartaceo, sono il binario da seguire senza cullarsi esclusivamente nella tabletmania.
– Un quarto degli americani partecipa ai social network attraverso i dispositivi mobili
(emarketer.com)  Secondo eMarketer, circa 82 milioni di americani dotati di apparecchi mobili useranno nel 2012, almeno una volta al mese, il social networking: in pratica più di un quarto della popolaziione Usa. La grande maggioranza (95,5%) frequentano le reti sociali via smartphone. Nel 2014, prevede eMarketer, quasi la metà dei cittadini americani saranno dei ‘’mobile social networkers’’.
– Così il Tg3 ha violato la privacy dei minori
(globalist.it) Â Il telegiornale racconta – giustamente – il calvario di un bambino malato. Ma ne mostra tranquillamente il volto e il corpo straziato dal male. Incredibile. Â
– Giornalismo, Cotroneo: «Meglio il praticantato nelle scuole che nelle redazioni»
Intervista a Roberto Cotroneo (repubblicadeglistagisti.it)  La professione è profondamente cambiata, la parte artigianale che c’era un tempo non esiste più. Quindi è molto meglio fare un praticantato nelle scuole e imparare più cose possibile. Perché oggi il livello tecnologico nel mestiere è talmente importante che non si può più imparare a Repubblica, come ho fatto io. Se mi chiede se sia giusto avere delle scuole di giornalismo quasi gratis magari per i meno abbienti con un ingresso ad altissimo livello, con selezioni molto forti, sì, è un problema che dovremmo porci. Però ora le scuole di giornalismo costano perché costa farle davvero: una volta per fare questo mestiere serviva la macchina da scrivere e due fogli. Oggi non è più così.
– I contenuti li scriverà un software. Oppure uno “schiavoâ€
di Tagliaerbe (Tagliablog)  Su Amazon Mechanical Turk tu puoi assumere persone umane per fargli fare lavori da tacchino. Pagarli qualche spicciolo per fargli fare cose come prendere 200 account su Twitter, ordinarli per rank, e mettere al loro fianco 5 aggettivi, come suggerisce di fare Matt Cutts in questo video sul “white hat linkbaitâ€. Cose che forse riuscirà a fare anche Stats Monkey, in una delle sue prossime versioni. Ma siccome oggi il software ancora non ci arriva, ecco che si preferisce assumere manodopera sottopagata, schiavi digitali che lavorano per pochi dollari a pezzo. Come a Journatic, dove si è scoperto che il grosso del lavoro veniva fatto da filippini, pagati 2-4 dollari ad articolo. Veniva fatto da esseri umani, non da algoritmi. Probabilmente perché l’uomo, in alcune parti del mondo, costa meno della macchina. E finché ci saranno persone che scrivono per un piatto di lenticchie, e lettori ai quali van bene contenuti stile “catene di Markov“, questo sarà il giornalismo che ci toccherà leggere.
– Facebook non farà un motore di ricerca
di Taglierbe (Tagliablog)  Solo 4 mesi fa c’era chi dava quasi per scontato lo sbarco di Facebook nell’arena dei motori di ricerca.E invece, secondo una recente intervista rilasciata dall’ex-Googler (ora in Facebook) Lars Rasmussen al Sidney Morning Herald, Facebook non ha alcuna intenzione di buttarsi nella search. Se dunque Google sta spingendo tantissimo su Google+ (e quindi sul lato social), Facebook non farà il percorso inverso.
 – Social media sex: l’infografica sulla guerra dei sessi tra uomini e donne
di Gabriele Cazzulini (affreschidigitali)  I social media sono ovunque e per tutti. Ma uomini e donne li usano in modo molto diverso: le differenze di genere valgono anche in questo caso. Chi condivide di più: uomini o donne? Chi è più attivo su Facebook o su Twitter? Chi gioca di più? Uomini o donne? Alla fine, ritorniamo sempre all’inizio, ad Adamo ed Eva e al loro eterno amore-odio. Anche social. Ecco una bella infografica di BT Infinity.